FOOD/ FILEJA ALLA TROPEANA E UN CALICE DI VINO PUGLIESE NONE ROSATO NEGROAMARO IGP SALENTO TENUTA MARANO

Fileja, o Scilatelle, o Scilate una pasta molto diffusa in Calabria e anche in Basilicata, fatta con acqua e farina di semola, senza uovo, si prepara con un ferretto tipo quelli da calza attorno al quale viene girata la pasta precendentemente filata. Ma tranquilli… si trovano anche al supermercato fresche nei frigoriferi e spesso anche secche imbustate come per le orecchiette…

 

(Fileja fatta in casa)

 

VINO IN ABBINAMENTO: NONE ROSATO NEGROAMARO TENUTA MARANO IGP SALENTO – PUGLIA

 

None è un vino prodotto dall’azienda vitivinicola Tenuta Marano a partire da uve negromaro prodotte in agro di Guagnano a 45 m su livello del mare, da vigne di 25 anni coltivate a spalliera con 4.800 ceppi per ettaro.

La vendemmia manuale viene effettuata nella parte finale del mese di settembre e la vinificazione dopo la diraspatura procede con una macerazione di 12 ore sulle bucce, alla quale fa seguito una sgrondatura in pressa soffice e una fermentazione a temperatura controllata di circa 15°C. None si presenta nel calice con un colore rosa tenue con riflessi violacei, al naso si possono avvertire intensi sentori di frutti di bosco, ribes e lampone, con una nota di floreale, mentre in bocca questo vino è morbido ed equilibrato, con una decisa nota di freschezza. Abbinamento: indicato come aperitivo, con i primi piatti elaborati, e con i secondi piatti a basi di pesce o carni bianche, ottimo in abbinamento alla zuppa di pesce.

Si tratta di una pasta a base di acqua e farina, che viene filata a mano con un ferretto o un rametto di ginestra, dando vita a dei cordoncini lunghi e ricurvi, perfetti per accogliere i sughi più saporiti.

 

(Scilatelle con la ‘nduja)

 

La ricetta dei fileja si tramanda da generazioni e risale a tempi antichi, quando le massaie preparavano la pasta in casa con ingredienti semplici e genuini. Ogni famiglia ha il suo segreto per ottenere dei fileja perfetti, ma la regola fondamentale è impastare bene la farina con l’acqua tiepida e il sale, fino ad ottenere un composto elastico e omogeneo.

 

(Fileja con le cozze)

Poi si staccano dei pezzetti di pasta e si formano dei cordoncini, che vengono fatti scorrere sul ferretto con una leggera pressione delle mani. Il risultato sono dei fileja lunghi circa 8-10 centimetri, con un diametro di mezzo centimetro e una superficie ruvida e porosa.

(Fileja fatta in casa 1)

 

I fileja possono essere consumati freschi o essiccati, in modo da conservarli per più tempo. Si cuociono in abbondante acqua bollente salata per 8-10 minuti e si condono con i sughi tipici della cucina calabrese, come il pomodoro fresco con la ‘nduja, il salume piccante e spalmabile che è una specialità della zona, o il ragù di carne di maiale o di capra. Non possono mancare il formaggio pecorino del monte Poro, grattugiato o a scaglie, e il peperoncino piccante, per dare un tocco di vivacità al piatto.

(fileja fatta in casa 2)

 

I fileja sono una pasta che esprime la cultura e la storia di un territorio, che ha saputo valorizzare i prodotti della sua terra con semplicità e fantasia. Un piatto che conquista i palati con il suo gusto intenso e genuino, e che vi farà innamorare della Calabria.

 

fileja di tropea (Fileja al sugo di pomodoro)

La fileja alla tropeana costituisce un primo piatto unico e inimitabile tipico della bellissima Calabria. Le fileja e’ una pasta fresca tipica della provincia di Vibo Valentia, ed è preparata con farina di grano duro, acqua e sale. La sua particolarità è quella di essere stesa con il ferro o con stecca sottile di una pianta chiamata gutimo in dialetto calabrese.

Questo tipo di pasta solitamente è condito con la ‘nduja di Spilinga, oppure con un condimento di pesce, o anche con le cozze, ma si abbina benissimo anche con il sugo di carne, che è l’antica ricetta calabrese, poi riproposta con altri ingredienti. Per la Fileja alla Tropeana, le scilatelle vengono condite con un sugo a base di verdure, precisamente melanzane e zucchine, e cipolla rossa di Tropea. Ed ecco la ricetta…

INGREDIENTI

500 gr di scilatelle
un cucchiaino di ‘nduja se di gradimento
3 zucchine
2 melanzane
10 pomodorini Pachino
1 cipolla rossa di Tropea
2 spicchi di aglio
4 cucchiai parmigiano grattugiato
1 peperoncino piccante
olio extravergine d’oliva
qualche foglia di basilico
sale fino

 

PREPARAZIONE

Lavaee le zucchine sotto l’acqua corrente, quindi asciugarle e tagliatrle a cubetti. Mettetrle da parte, quindi eseguire la stessa operazione con le melanzane cercando di ottenere dei cubetti delle stesse dimensioni delle zucchine. Prendere due padelle e in ognuna versare un filo d’olio extravergine d’oliva e uno spicchio di aglio. In una padella versare le zucchine e nell’altra le melanzane, quindi cuocere le verdure a cubetti per circa 10 minuti, aggiungendo il sale e senza aggiungere altri ingredienti. Nel frattempo affettare sottilmente la cipolla di Tropea e metterla da parte, quindi lavare, asciugare e tagliare i pomodorini a metà o in quarti se sono troppo grandi e metteli da parte.Tagliare il peperoncino a rondelle

A questo punto, in un’altra padella versare l’olio extravergine d’oliva  e unire la cipolla di Tropea. Aggiungere le zucchine e le melanzane. Lasciarle insaporire e unire anche i pomodorini tagliati in precedenza. Regolare di sale, se necessario e proseguire la cottura per altri 10 minuti. Unire il basilico tritato. Mettere il condimento da parte e nel frattempo riempire una casseruola d’acqua e portarla a bollore, quindi cuocere la fileja all’interno. Ci vorranno almeno 10 minuti, almeno 20 minuti per quella secca, scolare quindi le scilatelle dopo aver aggiunto il sale e amalgamarle con il condimento nella padella. Mantecate il tutto sul fuoco, quindi unire del parmigiano grattugiato. Saltaee la pasta per qualche minuto, quindi servite la fileja alla tropeana in tavola ben calda. Impiattare, et voilà… buon appetito…

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