Come spiegato nel corso di un primo incontro che il Commissario del Parco ha avuto con i rappresentanti dei comuni interessati: il progetto prevede l’unione del territorio calabrese dal Mar Tirreno al Mar Ionio attraversando come tappe i luoghi percorsi da Ruggero II di Altavilla, come i castelli di Stilo, Vibo Valentia e Arena. Vuole unire i comuni attraversati che hanno molto da offrire sul piano culturale, aprendo le porte al turismo. Il messaggio che l’incontro tra gli Enti intende proporre è l’unione come punto di forza di questo cammino, un’unione tra i vari comuni che si intreccia tra spettacolari paesaggi naturalistici e luoghi pieni di cultura e spiritualità. Sono tre gli elementi caratterizzanti: Natura, Cultura, Spiritualità. Un progetto che nasce dall’esigenza di valorizzare gran parte dell’entroterra delle Serre Calabresi, esaltando la bellezza dei paesaggi, dei boschi, dei corsi d’acqua e della biodiversità, le tradizioni e le testimonianze architettoniche di grande rilevanza presenti nei borghi coinvolti.
L’aspetto spirituale mette in luce quelli che sono i luoghi del cammino nei quali hanno interagito tre santi: San Giovanni Theristis, San Bruno di Colonia e San Pietro Spina di Gerocarne. Il cammino infatti presenta dei luoghi simbolo di culto visitabili quali Stilo, Bivongi con il Monasterto dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, San Bruno con la Certosa, Soriano con il Monastero di San Domenico, Gerocarne con il Monastero dei Basiliani, Dinami con i ruderi di Monsoreto e Mileto con la sede vescovile risalente al periodo di Ruggero I di Altavilla.
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