Il 19 dicembre 1996 muore a Parigi Marcello Mastroianni all’età di 72 anni, è l’interprete di Federico Fellini e di Ettore Scola. Capace di far ridere tanto quanto piangere, comico e drammatico. Figlio di un falegname, vicino al partito comunista, fu nel picchetto d’onore ai funerali di Enrico Berlinguer. “La memoria – diceva – va alimentata”. Lo ricordiamo in film splendidi con Sofia Loren che fu sua compagna di viaggio nel cinema italiano che conta (Ieri, oggi e domani è un film indimenticabile), che dire poi della sua interpretazione in Sostiene Pereira,diretto da Roberto Faenza dal libro di Antonio Tabucchi, senza voler ricordare tutti i film che fece con Federico Fellini.
Marcello Mastroianni è l’interprete di oltre 140 film relativi a tutti i generi cinematografici, dalla commedia sentimentale al dramma. Tanto perchè diceva di sè di essere un uomo pigro. La dolce vita e 8½ gli conferiscono un enorme successo internazionale tanto che nel 1962 il Time lo definisce il divo straniero più popolare negli Stati Uniti. Marcello Mastroianni è stato l’attore di Fellini, ma soprattutto di Ettore Scola che lo ha diretto in nove film, più un episodio. Ma ci piace ricordarlo per la sua interpretazione in un film spesso dimenticato ma pieno di poesia e d’amore Oci Ciornie (Occhi neri).
Il film muovendosi lungo le atmosfere dei racconti di Anton Čechov (in particolare La signora col cagnolino), mette in scena la figura di un uomo senza spina dorsale, inerte, privo di passioni e ideali, incapace di prendere in mano la propria vita: eppure chi guarda non riesce a emettere una sentenza definitiva di condanna nei confronti di Romano Patroni che dopo aver rinunciato anche all’amore dell’unica donna che era stata in grado di ridestarlo dal torpore di anni pigri, si ritira su un battello per lavorare come cameriere del ristorante. Ed è proprio lì che comincia la narrazione dell’emblematica storia del protagonista del film che si sviluppa in un dialogo tra lo stesso Romano, ormai anziano, attempato e fatalmente sfiduciato e Pavel (il bravo Vsevolod Larionov), un commerciante russo che, reduce da un recentissimo matrimonio, fornisce l’ideale contrappunto alla sua ignavia.Nel film una struggente Silvana Mangano, nei panni di Elisa, la moglie, mite ma consapevole che tiene le redini dell’amministrazione della casa, degli affari. Poi c’è il destino e l’incontro che costringe Romno a fare i conti con la sua storia di uomo per via di una un’apparizione improvvisa, davvero inaspettata. Benevolo il giudizio degli gli sceneggiatori (Nikita Michalkov, Alexandre Adabascian e Suso Cecchi D’Amico) nei confronti del loro personaggio. A distanza di molti anni Ripley’ Home Video pubblica e distribuisce la versione lunga (e restaurata) di Oci Ciornie, quella che corrisponde al montaggio rivisto dalla produzione in accordo con il regista, prima che intervenissero quei tagli ritenuti opportuni per la presentazione del film al Festival di Cannes del 1987.
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