LA MAGIA DEI PONTI: MOSTRA FOTOGRAFICA DI SIMONETTA RAMOGIDA

LA MAGIA DEI PONTI

Personale di Simonetta Ramogida, Roma 2008

 

L’Arco non dorme mai (antico proverbio arabo)

 

 

 

Il ponte è molto più di una semplice connessione tra due parti, o un elemento di transito. E’ anche più di una piazza sospesa sull’acqua in cui le persone e le auto transitano in una specie di elogio della leggerezza. I ponti rientrano nella sfera della comunicazione tra i popoli e le civiltà. Senza i ponti gli stati sarebbero ancora separati, le città distanti, i villaggi dispersi. Simonetta Ramogida comincia a interessarsi di ponti negli anni ’90 e arricchisce il suo portfolio con le immagini scattate in tutto il mondo: da New York a Venezia, da Roma a Marrakech. Ci mostra i ponti sulle ferrovie, un piccolo ponticello nelle campagne, il ponte visionario di una processione del Venerdì Santo. I ponti che diventano archi nelle architetture delle medine in Tunisia o in Marocco. Il ponte su cui l’artista ha fotografato Carla Bruni, quando non era ancora la first lady di Francia. Senza dimenticare i ponti immaginari, dai corpi femminili al Muro di Berlino, che restituiscono al concetto di “ponte” il suo ruolo di collegamento tra realtà e immaginario, tra passato e futuro.

La mostra, composta di 20 immagini b/n e colore, è un’anteprima di una più ampia esposizione che presentata a febbraio 2009 presso i locali della Banca Sella di via Poli a Roma.

Simonetta Ramogida, nata a Roma, dopo la laurea in Scienze Politiche, consegue il Master in Giornalismo e Comunicazione di massa presso la Libera Università Luiss, mentre si occupa di ricerca economica alla Sapienza. Inizia la carriera giornalistica a Prima Comunicazione dove per diversi anni si occupa di sindacato e comunicazione, mentre collabora con l’Anica, di cui cura diverse campagne di comunicazione, e con Il Messaggero nelle pagine “I nostri soldi”. Successivamente collabora con l’Agi e l’Ansa fino ad approdare all’Asca, poi diventata Askanews a seguito della fusione con Tmnews, dove da molti anni si occupa prevalentemente di economia e finanza. Successivamente di enogadtronomia e turismo. Parallelamente ha intrapreso un percorso di ricerca artistica nel campo della fotografia.

Al suo attivo la mostra Farda tra i profughi del 2001, realizzata per la Croce Rossa Italiana in occasione del centenario con il contributo della Fondazione Cariplo, di Kodak e del Museo di Fotografia Ken Damy. Inoltre ha partecipato a diverse collettive tra cui “Viaggio in Tunisia”, e “Marocco”.

 

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