FOOD/ GIORNATA MONDIALE DEL PISTACCHIO LA CELEBRIAMO CON UN PIATTO DI TAGLIATELLE GAMBERI E PISTACCHI DI BRONTE E UN CALICE DI LOCOROTONDO DOC ANTICO I PASTINI

Oggi è la Giornata Mondiale del Pistacchio. Un frutto “secco” originario dell’Asia Minore, albero da frutto appartenente alla famiglia delle Anacardiacee, ricco di fibre, di acidi grassi e di antiossidanti, e sali minerali come potassio, calcio, rame, zinco e ferro, vitamina B6, fosforo e tiamina. Ideale per dolci e per aggiungere un tocco in più ai nostri piatti, in Sicilia è celebre anche l’arancina al pistacchio. Dal gusto gelato, un classico senza tempo, al pesto per gli spaghetti, il pistacchio è un condimento per la pizza e per la pasta, negli impasti, nelle farciture di innumerevoli dolci, ma anche in glasse salate e nei salumi, diventando un vero prodotto di tendenza della gastronomia. Un successo sancito dai consumatori, che ormai lo mettono ai primi posti nelle loro preferenze, ed un fenomeno che spopola anche nel delivery.
Personalmente lo utilizzo come condimento per gli spaghetti. Il pesto di pistacchi è semplice da fare e si trova anche già pronto, basta aggiungere  un po’ di granella di pistacchi e un filo di olio evo a conclusione della preparazione.
Perché è detto “l’oro verde”:  pianta di origini persiane originaria del bacino del Mediterraneo, il pistacchio si trova citato persino nell’Antico Testamento e veniva coltivato già al tempo degli ebrei per il suo prezioso frutto. In Sicilia furono gli arabi durante la loro dominazione a sviluppare la coltivazione di questa pianta dal frutto particolare. Il pistacchio verde è il simbolo della città di Bronte e del suo territorio, le pendici dell’Etna, suo habitat d’eccellenza di cui rappresenta la maggior fonte di ricchezza. Se il pistacchio è chiamato “oro verde”, è oltre che per il colore verde smeraldo, per quelle caratteristiche organolettiche, derivate da un microclima irripetibile altrove, che ne fanno un frutto d’alto pregio, eccellente per dimensioni e sapore rispetto ai pistacchi provenienti da Grecia, Medio Oriente, California o Argentina. È la raccolta ogni 2 anni che fa del Pistacchio di Bronte Dop un frutto unico.
Oggi celebriamo la Giornata mondiale del pistacchio con un piatto semplice e gourmet: le tagliatelle con gamberi e pesto di Bronte.
VINO IN ABBINAMENTO: UN BIANCO PUBLIESE LOCOROTONDO ANTICO DOC I PASTINI

Nato dall’uvaggio dei tre vitigni bianchi autoctoni per eccellenza della Valle d’Itria: 60% Verdeca, 35% Bianco d’Alessano e 5% Minutolo.
L’Antico è un vino bianco DOP prodotto per tradizione millenaria dai coltivatori del luogo. Come il nome suggerisce viene vinificato secondo tradizione: il sistema di allevamento è quello ad alberello, le tre varietà di uve  vengono combinate nelle quantità prestabilite sin dall’impianto, quindi vengono curate, vendemmiate,  diraspate e vinificate insieme seguendo le più moderne tecniche enologiche.
È una tecnica antichissima che richiede grande esperienza in quanto le uve vengono raccolte insieme pur avendo epoche di maturazione differenti, questo procedimento permette di ottenere un vino straordinariamente bilanciato.
L’Antico si presenta con un colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli caratterizzato da sentori fruttati, dal gusto asciutto e pieno, che permane prolungatamente in bocca.
Vino che si beve giovane, ottimo come aperitivo, molto indicato all’accostamento con piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare.
TAGLIATELLE GAMBERI E PISTACCHI DI BRONTE
INGREDIENTI
400 gr tagliatelle all’uovo (preferisco le Mosconi o quelle fresche del negozio della pasta all’uovo)
200 gr di gamberoni
100 gr granella di pistacchi di Bronte
1 spicchio di glio
olio extravergine d’oliva
prezzemolo
sale fino
pepe nero
peperoncino (solo per gli appassionati)
mezzo bicchiere di vino

Se i gamberi sono surgelati, lasciarli scongelare a temperatura ambiente e poi privarli del carapace, se invece i gamberi sono freschi, pulirli direttamente. In un tegame fare dorare uno spicchio d’aglio in abbondante olio evo, eventualmente il peperoncino, unire i gamberi, fare insaporire, sfumare con il vino bianco e quando sarà evaporato aggiungere il prezzemolo. Si può aggiungere qualche pomodorino pachino a pezzetti. Niente o poco sale. Chiudere il fuoco e cuocere le tagliatelle in abbondante acqua, salare e togliere dal fuoco ancora al dente. Mettere da parte un pò di acqua di cottura. Aggiungere la pasta al condimento di gamberi, mettere la granella di pistacchi di Bronte amalgamare il tutto. Se necessario aggiungere un po’ di acqua di cottura che avremo conservato. Infine il prezzemolo tagliuzzato piccolissimo. Impiattare e ad ogni pietanza aggiungere un giro di olio evo.

Una alternativa (come nella foto) è quella di aggiungere anche in fase di cottura dei gamberi, qualche pomodorino Pachino… E buon appetito!

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