WINE/ ANTICHI PODERI JERZU: DAL CANNONAU AL VERMENTINO TUTTA LA SARDEGNA DELL’OGLIASTRA NEL CALICE

Quando un paese di tremila anime esprime tutto il suo sapere nel vino. Siamo a Jerzu, in Sardegna dove una comunità e anche un territorio vivono attorno alla cooperativa sociale che produce e commercializza il vino di Sardegna: Cannonau e Vermentino. Ci troviamo vicino al mare ad una altitudine che varia dai 350 ai 750 metri di altezza. Qui a Jerzu nel 1950 il farmacista Josto Miglior fondò la cantina sociale Jerzu Antichi Poderi, amalgamando un tessuto sociale unico, uomini e famiglie, tutti mossi da una passione unica per il vino, che si sono uniti per conferire le uve per creare qualcosa di unico la vocazione per il Cannonau e il Vermentino. Il primo è vitigno a bacca rossa di cui la coltura è diffusa in tutta la Sardegna – a lungo si è ritenuto che questo vitigno fosse stato importato dagli spagnoli attorno al 1400, ma recenti ritrovamenti archeologici fanno risalire la presenza del vitigno in terra dell’isola a ben 3200 anni fa. Vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise: di colore rosso rubino, fruttato, speziato e corposo. Il Vermentino è vitigno a bacca bianca semi aromatico, assume nomi diversi a seconda dei territori di produzione. Sembra che le sue origini siano spagnole; a lungo considerato il vino bianco tipico di Sardegna, oggi è largamente diffuso in molte altre regioni.

(Ristorante Al Ceppo, ph Simonetta Ramogida)

 

La cooperativa sociale riconosce ai piccoli produttori associati un valore serio. I vini sono puliti, piacevolissimi. Jerzu è in un angolo di provincia dell’Ogliastra, a metà strada tra Olbia e Cagliari. La sottozona raccoglie il 30% di produzione di Cannonau, vitigno di origine spagnola, considerato un parente molto stetto del Tocai piacentino. Tracce della coltivazione di Cannonau risalgono al 1130. Nel ‘700, nell’eredità al primogenito, venivano conferiti anche gli attrezzi per fare il vino. oggi i vigneti di Cannonau in questa area arrivano fino al mare. Nel corso di una degustazione che si è svolta a Roma al ristorante Al Ceppo a piazza Ungheria, abbiamo assaporato 5 diversi vini Cannonau: Jerzu le cui vigne si trovano a 500 metri di altezza, S’Alinu ad un’altitudine maggiore e un terreno con una matrice calcare. Franco Usai, direttore commerciale di Antichi Poderi Jerzu ha spiegato che in cantina la cooperativa sociale ha iniziato a lavorare con una nuova bottaia, per il 50% di rovere francese.

 

(ph, Simonetta Ramogida)

 

La prima annata risale al 1996. Tutta l’area di coltivazione è suddivisa in nove macrozone e l’obiettivo è la ricerca dell’eccellenza di ogni zona. Il prossimo passaggio sarà infatti la ricerca della produzione monoparcellare, in modo da ottenere un vino da un unico vigneto. In tutto sono presenti 500 ettari di superficie vitata con 400 soci per una produzione di un milione e 600 mila bottiglie all’anno, di cui il 45% viene venduto in Italia, il 20% all’estero, il 35% resta in Sardegna. Tra i clienti europei spiccano la Norvegia, l’Inghilterra, la Svizzera, oltre a Singapore, gli Usa, il Canada e l’Australia.

 

(ph, Simonetta Ramogida)

Cannonau Cinquesse doc 2020 è tra le nuove linee di Cannonau proposte dalla cantina sociale di Jerzu Antichi Poderi, cooperativa che oggi una produzione di 35 mila quintali di uva. “Con Cinquesse – ha continuato Usai – vogliamo superare il preconcetto che il Cannonau debba essere solo un vino pesante, un pò ruvido, con tannini sempre un pò fuori tono”. Cinquesse è un Cannonau di grande piacevolezza. Il colore è rosso rubino luminoso. Al naso esprime sensazioni di mora selvatica e foglia di mirto, di pepe verde e grafite. In bocca è fresco e sapido, dal sorso scorrevole e pieno allo stesso tempo. Si abbina bene a primi piatti senza dimenticare la cacciagione. nel corso dell’incontro romano in degustazione anche: Is Baus 2019 Riserva Cru, l’uva viene interamente raccolta a mano nella seconda metà di settembre, proviene da vitigni di particolare pregio praticamente un cru, la fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata per almeno 25 giorni e svolge la malolattica in contenitori di legno di rovere; la maturazione avviene in barriques e tonneaux di rovere francese per 12 mesi poi affinato in bottiglia per sei mesi. E’ un vino equilibrato elegante e avvolgente, al palato intenso epersistente.

(ph, Simonetta Ramogida)

 

E’ stata poi la volta del vino S’Alinu 2019 Cru, è stato degustato poi il Cannonau Josto Miglio dedicato al fondatore: si tratta del vino più rappresentativo dell’azienda, che rimane un fiore all’occhiello del territorio e della produzione vinicola regionale.  Un Cannonau selezionato nelle migliori vigne degli Antichi Poderi Jerzu. Per passare poi al Cannonau di Sardegna Doc Rosso Riserva Jerzu, con un  bouquet intenso, persistente, un vino sapido, intenso di fresca acidità con tannini fini e delicati. Si è quindi passati alla degustazione dei vini a bacca bianca, il  Vermentino di sardegna: il primo è stato Lucean Le Stelle Vermentino di Sardegna Doc. Di colore giallo paglierino brillante con buona fluidità, con un bouquet di agrumi, delicato e persistente, ottimo da accompagnare ai crostacei. Infine, ultimo assaggio Telavè Vermentino di Sardegna Doc, anche questo di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Dal profumo tipicamente aromatico con bouquet fine ed elegante. Ottimo come aperitivo, si accompagna bene con i piatti di crostacei o di pesce in generale. La cantina sociale Jerzu produce anche un rosato, Isara.

 

(ph, Simonetta Ramogida)

 

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca