PHOTO/ GABRIELE BASILICO: RITORNI A BEIRUT MOSTRA FOTOGRAFICA AD ALESSANDRIA

A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE FOTOGRAFO UNA MOSTRA AD ALESSANDRIA CELEBRA LA SUA ARTE RICORDANDO IL LAVORO SVOLTO PRESSO BEIRUT NEL CORSO DI 4 VIAGGI FOTOGRAFICI. BASILICO NOTO SOPRATTUTTO PER IL SUO LAVORO NEL CAMPO DELLE ARCHITETTURE HA SCOPERTO MOLTE ALTRE CITTA’ CON IL SUO SGUARDO CURIOSO E ORIGINALISSIMO IMPRIMENDO AD OGNI SCATTO LA FIRMA DI UN OCCHIO ATTENTO E REGOLATORE TANTO CHE LE SUE IMMAGINI SONO RICONOSCIBILI A PRIMA VISTA. NON C’E’ FOTO DI BASILICO SE NON C’E’ ANCHE L’ARCHITETTURA LE LINEE LA GEOMETRIA DEI LUOGHI E PERFINO DELLE PERSONE NEI LUOGHI. TUTTO SI COMBINA TUTTO SI DISEGNA: UN ALTRO SCHEMA IN UNA NUOVA FORMA COSI’ CHE LA SCENA DIVENTA ESSA STESSA IMMAGINE E CROCEVIA.

GABRIELE   BASILICO   “RITORNI   A   BEIRUT”

 

Gabriele Basilico, Beirut 2003
Gabriele Basilico, Beirut 2003

Ad Alessandria la mostra GABRIELE BASILICO – Ritorni a Beirut_ Back to Beirut presso le Sale d’Arte in via Machiavelli 13. 
L’esposizione voluta dall’Amministrazione Comunale di Alessandria, è organizzata dall’Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme in collaborazione e con la cura di Giovanna Calvenzi dell’Archivio Gabriele Basilico e Christian Caujolle, direttore artistico.

L’esposizione presenta il lavoro realizzato da Gabriele Basilico durante quattro missioni fotografiche a Beirut nel 1991, 2003, 2008 e 2011. È una mostra che viene proposta per la prima volta in Italia e che vuole ricordare la relazione profonda e appassionata che ha legato Gabriele Basilico alla città libanese che nel corso degli anni è diventata anche uno dei cardini centrali del suo impegno con la fotografia. Il sintetico riassunto delle quattro missioni disegna le tappe del percorso fotografico del grande maestro a Beirut a cominciare da quando nel 1991 la scrittrice libanese Dominique Eddé, per incarico della Fondazione Hariri, invita un gruppo internazionale di fotografi a documentare l’area centrale della città di Beirut, straziata da una guerra durata quindici anni, prima della sua ricostruzione. Al progetto partecipano Gabriele Basilico, René Burri, Raymond Depardon, Fouad Elkoury, Robert Frank e Josef Koudelka.Successivamente, e siamo nel 2003 Stefano Boeri, direttore della rivista di architettura “Domus”, propone a Gabriele Basilico di documentare la ricostruzione della città, non per selezione di singole architetture ma per vedute urbane corrispondenti alle riprese fotografiche realizzate nel 1991.

Nel 2008 Gabriele Basilico è a Beirut per la presentazione di una sua mostra al Planet Discovery Center. Continua a fotografare la città, a documentarne la ricostruzione, questa volta senza uno specifico incarico e allontanandosi anche dal centro storico. La Fondazione Hariri decide nel 2009 di lanciare una seconda missione di documentazione fotografica collettiva con l’obiettivo di creare un archivio visivo che testimoni lo sviluppo della città. Invita quindi Fouad Elkoury (presente nel 1991 e che coordina la nuova missione), Klavdij Sluban, Robert Polidori e Gabriele Basilico, che lavorerà a Beirut nel 2011.

Lo stesso Basilico ha scritto nel 2003: “La pratica del ritornare crea una singolare disposizione sentimentale: come l’attesa per un appuntamento desiderato, un risvegliarsi della memoria per luoghi, oggetti, persone, come se si riaccendesse il motore di una macchina ferma da tempo. Per Beirut è stato anche di più”.

 

È una mostra che viene proposta per la prima volta in Italia e che vuole ricordare la relazione profonda e appassionata che ha legato Gabriele Basilico alla città libanese che nel corso degli anni è diventata anche uno dei cardini centrali del suo impegno con la fotografia.

Il nuovo evento espositivo di portata nazionale, è altresì una dedica all’opera di Gabriele Basilico nel decennale della scomparsa.

Gabriele Basilico (1944-2013)
nasce a Milano e inizia a
fotografare alla fine degli anni
’60, ancora studente di
architettura. Predilige la
fotografia di indagine sociale. La
sua prima mostra è nel 1970,
“Glasgow. Processo di
trasformazione di una città”. Il
suo primo libro è del 1980, uno
studio sul fenomeno delle sale
da ballo, Dancing in Emilia.
Dal 1978 lavora al censimento
delle realtà industriali milanesi,
che diventerà Milano. Ritratti di
fabbriche, pubblicato nel 1981
ed esposto al Padiglione d’Arte
Contemporanea di Milano nel
1983. Le trasformazioni del
paesaggio contemporaneo, la
forma e l’identità delle città e
delle metropoli, diventeranno in
breve i suoi ambiti di ricerca
privilegiati.
Nel 1984 partecipa alla Mission
Photographique de la D.A.T.A.R.,
voluta dal governo francese per
documentare le trasformazioni
del territorio nazionale. Nel 1991
partecipa a una missione
collettiva di documentazione
della città di Beirut al termine
della guerra civile durata
quindici anni. A Beirut tornerà
altre tre volte: nel 2003, nel 2008
e nel 2011. Acquisisce quindi
una notorietà internazionale che
gli consente, spesso in
collaborazione con istituzioni
pubbliche italiane e straniere, di
realizzare campagne
fotografiche sui temi del
paesaggio urbano e della
trasformazione delle città.
Nel 2006 partecipa a un
importante progetto collettivo
voluto dalla Camera di
Commercio di Alessandria in
collaborazione con la Provincia
di Alessandria dal titolo
“Monferrato, terra senza confini”.
Nel 2007 è invitato alla LII
Biennale di Venezia dove
presenta fotografie a colori della
serie Beirut 1991. Nello stesso
anno realizza una campagna
fotografica sulla Silicon Valley su
incarico del San Francisco
Museum of Modern Art. Nel
2008 realizza una ricerca sulla
città di Roma, presentata al
Palazzo delle Esposizioni con il
libro Roma 2007. Dello stesso
anno è una ricerca sulla
trasformazione della città di
Mosca vista dalle sette “torri
staliniane”, pubblicata in Mosca
verticale. La sua ricerca si allarga
alle grandi metropoli del mondo
e nel 2010-2011 lavora su
Istanbul, Shanghai, Rio de
Janeiro. Nel 2012 partecipa alla
XIII Mostra Internazionale di
Architettura della Biennale di
Venezia con il progetto Common
Pavilions.
Le sue opere fanno parte di
importanti collezioni private e
pubbliche internazionali.

 

Sale d’Arte
Via Machiavelli 13
Alessandria
Orario:
da giovedì a domenica

IMMAGINI DELLA CONFERENZA STAMPA: Presenti il Sindaco e Assessore alla Cultura Giorgio Abonante, il Presidente di ASM Costruire Insieme Franco Ferrari, il Direttore di ASM Costruire Insieme Laura Polastri e il curatore degli allestimenti espositivi  Giorgio Annone

GABRIELE BASILICO/Ritorni a Beirut, Back to Beirut: alcune immagini

Clicca sotto per chiudere la ricerca