WINE/ ECCO I CONSUMI DI VINO DEGLI AMERICANI: NEW YORK IN TESTA MA C’E’ CHI NON CONOSCE IL VINO ITALIANO COLPA DELLA PUBBLICITA’

Il 65% della popolazione statunitense (21-65 anni) ha consumato vino nell’ultimo anno, il 39% vino mixati New York (71%) e millennials (69%) le incidenze maggiori nei consumi. Sempre i millennials (48%) californiani (45%) hanno bevuto più vino mixato.La birra è ‘divertimento/convivialità’ (28%) e ‘monotonia’ (11%). Il vino ‘relax’ (19%) e ‘status symbol’ (12%)‘Prezzo basso’ (18%) ‘varietale’ (16%) e ‘brand reputation’ (15%) sono in generale i principali criteri di scelta.Il 28% ha bevuto vino italiano lo scorso anno, il 36% a New York, il 32% in California, il 34% tra i millennials. Per i wine consumers ‘tradizione’ e ‘relax’ sono i sinonimi del vino italiano, ‘eleganza’ e ‘creatività’ per quello francese. Non conosco il vino italiano’ (37%), ‘costa troppo’ (22%) ‘preferisco i vini americani’ (21%) tra i motivi dei non user (72%) del prodotto made in italy. La ‘qualità’ (52%) e la ‘versatilità’ (45%) sono i punti di forza del vino italiano rispetto ai concorrenti. ‘Promozione/pubblicità’ (51%) e ‘prezzo’ (40%) i punti di debolezza. L’88% di chi consuma vino italiano è disposto a pagarlo di più (93% i millennials).‘Biologici’ (25%), ‘flavoured’ (23%), ‘autoctoni’ (22%), ‘sostenibili’ (20%), ‘sparkling’ e ‘premium’ (15%) i principali trend a 5 anni. Il packaging del prossimo futuro è ecosostenibile (46%).

I dati sono stati resi noti oggi in occasione del Vinitaly che si svolge a Verona, fino al 18 aprile e messi a punto da Nomisma-Verronafiere.

 

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