ART/ L’IMPRESSIONISMO HA 150 ANNI UNA MOSTRA A ROMA FINO AL 28 LUGLIO SVELA ANCHE UN INEDITO DI MONET

L’ALBA DELLA MODERNITA’ CON UNA MOSTRA A ROMA AL MUSEO DELLA FANTERIA FINO AL 28 LUGLIO 2024 E UN INEDITO DI MONET

 

Era il 15 aprile 1874, quando il fotografo Nadar inaugurò la prima mostra impressionista. Dopo 150 anni, il Museo Storico della Fanteria di Roma, nel complesso monumentale di Santa Croce in Gerusalemme, presenta l’antologica Impressionisti – L’alba della modernità. Con circa 66 artisti, tra i quali Dags, De Nettis, Manet, Renoir. E oltre 160 opere, tutte provenienti da collezioni private italiane e francesi, tra le quali un inedito lavoro di Monet. La mostra termina il 28 luglio 2024.
L’esposizione offre un’ampia galleria di dipinti, disegni, acquarelli, sculture, ceramiche ed incisioni di artisti noti e meno noti, che parteciparono alle otto mostre parigine organizzate fino al 1886. In aggiunta un corollario di lettere, fotografie, libri e oggetti, specchio della sensibilità ottocentesca.

Marcellin Desboutin, Ritratto del figlio con il cagnolino
(Marcellin Desboutin, Ritratto del figlio con il cagnolino)

Nel Catalogo delle Opere di Monet, pubblicato nel 1966 dalla storica dell’arte Luigina Rossi Bertolatto, lo studio preparatorio di Les Pêcheurs de Poissy di Monet, era stato menzionato come parte di una collezione privata in Inghilterra. Si trattava della collezione del mercante inglese Alex Reid, il cui patrimonio di opere andò disperso dopo la sua morte. Lo studio dei pescatori di Poissy passò poi alla galleria Vaudoyer di Parigi e successivamente all’attuale proprietario.
Il focus dell’esposizione è sull’anti-accademismo e sulla pittura en plein air della scuola di Barbizon, che generarono un nuovo modo di fare arte all’epoca dell’industrializzazione, dei primi voli aerei e della nascita di cinema, elettricità e telefono. La mostra evidenzia inoltre un aspetto poco conosciuto dell’impressionismo relativo alla grafica, al disegno, all’incisione e alle tecniche di stampa che guardavano alla recente invenzione della fotografia.
Accanto ai molti dipinti a olio saranno esposti infatti bozzetti preparatori e litografie di opere note. Tra questiLa maison du doctor Gachet di Cézanne, L’homme à la pipe di Van Gogh, Il ritratto di Berthe Morisot e il Bar aux Folies- Bergère di Manet, La loge di Renoir e ancora le celebri ballerine di Degas. Di quest’ultimo saranno presenti anche alcune sculture in bronzo, realizzate durante gli studi dell’artista sul movimento.

 

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