Lifestyle/ L’Appennino reggiano diventa una galleria d’arte parola dello street artist Mister Dada

Daniele Castagnetti (Montecchio Emilia, 1976), in arte Mister Dada, è uno street artist da sempre attivo sul territorio in cui è nato. A Reggio Emilia sono famosi i suoi murales Come se piovesse, alto dieci metri e realizzato per la biblioteca di San Pellegrino, e Ubuntu, realizzato per le mura della scuola media Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 2018, in occasione del centenario della nascita di Nelson Mandela. Inclusione e valorizzazione del territorio sono i focus attorno cui ruota il lavoro dell’artista, che oggi fa parlare di sé per una nuova sfida: trasformare l’Appennino reggiano  in una gigantesca galleria d’arte.

Mister Dada, Ubuntu
Mister Dada, Ubuntu

 

L’idea di Castagnetti è quella di trasformare il territorio lungo tutto l’Appennino reggiano in una sorta di galleria d’arte, con murales realizzati sulle pareti delle abitazioni e degli esercizi commerciali dei paesi, raccontando così storia, tradizioni e cultura locale. Il progetto nasce nel 2020, durante il lockdown, per poi essere posticipato al 2023-2024, e le richieste di adesione giunte finora sono tantissime. “Dal volantino che ho diffuso, sono stato contattato da un numero incredibile di persone, circa 50. È stato davvero sorprendente e mi ha dato un grande slancio”, racconta Mister Dada.

“A causa della pandemia il mio lavoro ha avuto un notevole rallentamento ma questo non mi ha impedito di poter progettare qualcosa di nuovo. E ho avuto così l’idea di partire dalle basi, dall’Appennino che amo profondamente. Ho deciso di diffondere l’idea attraverso volantini distribuiti in tutti i bar e ristoranti lungo l’Appennino”, racconta l’artista. Castagnetti ha deciso di intervenire nella zona che comprende i comuni dell’Appennino, come quello di Castelnovo ne’ Monti, dove c’è la Pietra di Bismantova, un monte dal famoso profilo a forma di nave, fino ad arrivare al fiume Enza e al torrente del Dolo. “Volevo creare murales a tema montagne per valorizzare la bellezza naturale di queste terre e celebrare le loro peculiarità, inclusi il lavoro delle persone, la flora, la fauna, le attitudini e tutto ciò che caratterizza la montagna, dando loro un valore”, racconta. Il progetto si apre anche a un’ottica turistica: l’idea è quella di creare un percorso che possa invogliare le persone a visitare l’Appennino reggiano, per apprezzarne l’arte ma anche e soprattutto le montagne.

 

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