PHOTO/ ROBERT CAPA UNA MOSTRA DAGLI ARCHIVI DELL’AGENZIA MAGNUM AL CENTRO SAINT-BENIN

La rassegna, accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, offre al visitatore la possibilità, attraverso le 300 foto esposte, selezionate dagli archivi dell’Agenzia Magnum Photos, di ripercorrere gli anni più complessi della storia del secolo breve.
La mostra è articolata in 9 sezioni tematiche: Fotografie degli esordi, 1932–1935; La speranza di una società più giusta, 1936; Spagna: l’impegno civile, 1936–1939; La Cina sotto il fuoco del Giappone, 1938; A fianco dei soldati americani, 1943–1945; Verso una pace ritrovata, 1944–1954; Viaggi a est, 1947–1948; Israele terra promessa, 1948–1950; Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954.
Ungherese, Robert Capa nasce a Budapest nel 1913. Inizia il suo cammino nella fotografia molto giovane a Berlino e incarna sin da subito la figura del fotoreporter giramondo, curioso, intelligente, che riesce a leggere la storia in tutti i suoi anfratti. Robert in gioventù si trasferisce a Berlino, dove inizia la sua folgorante carriera.

 


Nel 1947 fonda con Henri Cartier-Bresson e David Seymour l’agenzia Magnum Photos, che esalta l’indipendenza intellettuale e lavorativa del fotoreporter. Capa parte dalla microstoria delle persone per giungere alla macrostoria, quella con la “s” maiuscola dei grandi avvenimenti. La sua forza è quella di riuscire a farci comprendere attraverso i dettagli, le sfumature, il legame tra i due imprescindibili momenti.

“Se non hai fatto una buona fotografia, vuol dire che non ti sei avvicinato a sufficienza»: Robert Capa era solito ripetere questo mantra anche mentre scattava le sue stesse foto che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, come quelle dello sbarco in Normandia, della guerra civile spagnola, dell’invasione della Cina da parte del Giappone, della guerra d’Indocina.

Ma Robert Capa non è stato solo un fotografo di guerra (anzi, il miglior fotografo di guerra mai esistito secondo molti), ma un uomo curioso, sempre e di tutto, che ha fotografato anche star del cinema e registi. Ora, una mostra ad Abano Terme ce lo restituisce in tutta la sua interezza espressiva mettendo in luce, attraverso le immagini di personaggi legati alla cultura e al mondo del cinema, la sua visione complessiva della fotografia.

 

Quando si parla di Robert Capa (pseudonimo di Endre Ernő Friedmann; Budapest, 1913 – Tay Ninh, 1954), si pensa subito ai suoi reportage di guerra (come quella civile spagnola, la seconda Guerra Mondiale, il conflitto arabo-israeliano); eppure il celeberrimo fotografo e fondatore – insieme a Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert – dell’agenzia Magnum ha immortalato, nei suoi scatti, anche personaggi del mondo della cultura, come Picasso, Hemingway e Matisse.

Muore in Indocina nel 1954, ferito da una mina anti-uomo mentre documenta la guerra al fronte. Henri Cartier-Bresson scrisse di lui: “Per me, Capa indossava l’abito di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria”.

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca