LAVORO/ BANKITALIA: CRESCE MENO L’OCCUPAZIONE FEMMINILE E NEL MEZZOGIORNO

Segnali di indebolimento dell’economia nel bimestre maggio-giugno arrivano anche dai dati diffusi dalla Banca d’Italia che rileva nella sua analisi sul Mercato del Lavoro, una minore crescita dell’occupazione femminile e dell’occupazione al sud, una minore crescita in generale rispetto al bimestre precedente. Si tratta delle due componenti del mercato del lavoro cosiddette “marginali”, in quanto crescono con l’espandersi dell’economia e diminuiscono quando si intravedono venti di recessione o comunque di minore incremento del pil. Inoltre, nel settore turismo alberghiero si registra un calo delle nuove posizioni lavorative sia a tempo indeterminato che a termine. Nel periodo maggio-giugno, l’occupazione è aumentata relativamente meno tra le donne penalizzate in misura maggiore dall’indebolimento del commercio, e nel Mezzogiorno che ha risentito di più del rallentamento del turismo. Nel mese di maggio alcuni territori di Emilia-Romagna, Marche e Toscana sono stati interessati da alluvioni che hanno provocato ingenti danni alle colture e il conseguente rallentamento della creazione di posizioni di lavoro nel settore agricolo. Non sono invece emersi segnali di indebolimento nel complesso del settore privato non agricolo. In maggio e in giugno la domanda di lavoro nel settore privato non agricolo ha continuato a
espandersi, seppure a ritmi lievemente meno sostenuti rispetto ai primi quattro mesi dell’anno: al netto dei fattori stagionali, in questi due mesi sono state create poco meno di 75.000 posizioni lavorative, a fronte di circa 100.000 in ciascuno dei due bimestri precedenti.   Nonostante il rallentamento, nel primo semestre dell’anno le attivazioni nette sono state superiori del 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022, del 55 per cento nel confronto con la seconda metà del 2022.Si indebolisce la crescita dell’occupazione nel turismo, dopo un quadrimestre particolarmente  favorevole. Dopo il forte aumento dei primi quattro mesi dell’anno, dovuto alla dinamica positiva dei flussi turistici, in maggio e in giugno la domanda di lavoro nel turismo ha rallentato: 20.000 attivazioni nette, contro 38.000 nel bimestre marzo-aprile e 30.000 in quello gennaio-febbraio. In maggio e in giugno la crescita dell’occupazione dipendente si è indebolita anche nel
commercio, seppure meno intensamente, mentre è rimasta sostanzialmente stabile negli altri servizi e nell’industria in senso stretto. In quest’ultimo comparto è proseguita la ripresa dei settori manifatturieri a maggiore intensità energetica, che hanno continuato a beneficiare del calo dei prezzi dell’energia. Nelle costruzioni l’occupazione è salita più che nei primi mesi del 2023.Nei mesi di marzo e aprile del 2023 la disoccupazione amministrativa, misurata dalle Dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro (DID) presentate da chi non ha un’occupazione, è diminuita, seguendo l’usuale andamento stagionale. Il calo del numero di disoccupati – corrispondente a circa 110.000 persone – è stato tuttavia più contenuto rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, rispecchiando il più marcato aumento del tasso di partecipazione osservato nell’anno in corso.
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