Torna a Verona la grande kermesse del vino dopo due anni di assenza a causa della pandemia, così il Vinitaly nell’edizione n.54 del 2022 si annuncia piena di sorprese e certamente tra le più attese. Tra gli stand di Veronafiere gli esperti del settore, viticoltori, giornalisti enogastronomici, sommelier e winelovers avranno a disposizione personale selezionato e preparato per coinvolgere anche i neofiti nelle degustazioni attraverso il racconto dei vignaioli e degli enologi. Un’occasione per conoscere il Belpaese attraverso quello che produce in vigna. Ogni regione infatti avrà un box di riferimento, con una vetrina assai assortita, caratterizzata dalle produzioni dei torroir di riferimento. Oggi intanto, aspettando Vinitaly e in attesa del ritorno in presenza, OperaWine apre il sipario sul vino italiano con il tradizionale grand tasting organizzato in collaborazione con Wine Spectator.
La più prestigiosa rivista americana di settore, bibbia dell’enologia a stelle e strisce, ha selezionato i 130 migliori produttori italiani che diventano protagonisti della super-degustazione in programma il 9 aprile alle ex Gallerie mercatali di Verona, in viale del Lavoro. L’evento offre agli operatori e alla stampa specializzata da tutto il mondo la possibilità di conoscere le migliori cantine della Penisola che, pur nella differenza di territorio, stile produttivo e dimensioni aziendali, sono accomunate dall’altissima qualità dei vini prodotti.
Il piacere di bere del buon vino è sempre più un piacere “diffuso”, proprio per questo si è pensato di illustrare alcuni dei vini assolutamente da non perdere al Vinitaly, non sempre new entry ma certamente di grande interesse olfattivo e di gusto… Ed ecco una selezione.
Librandi Gravello IGT 2014 – Ciro’ – Padiglione 6 Stand F2: Padiglione 12 Stand 65
Il Gravello è tra i Migliori Vini d’Italia per la rivista Wine Spectator e sarà presente ad Operawine a Verona nella giornata che fa da Anteprima a Vinitaly. è un vino rosso corposo, intenso e territoriale, nato da uve Gaglioppo al 60% e per il restante 40% di Cabernet Sauvignon, affinato in barrique francesi per 12 mesi. Ha un bouquet profondo di frutti rossi, bacche nere e spezie dolci e un gusto asciutto, caldo e morbido, con ritorni aromatici fruttati. L’annata scelta, la 2014, presenta un bouquet ricco e elegante. Note di frutti di bosco e amarena, alle quali segue una sensazione a metà tra il vegetale e il balsamico, corroborata da un altrettanto mediterranea mineralità. Toni di sottobosco, tabacco e tostatura di cacao. In bocca è potente, equilibrato e dalla lunga persistenza.
Primitivo Selva della Rocca IGP Cantina Le Grotte di Biagio Cruciani- Padiglione Hall3 StandC5
Vino di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Olfatto: Al naso si presenta intenso e persistente, fine, stupisce immediatamente per la ricchezza dei suoi frutti rossi e piccoli frutti di bosco, accompagnati da un piacevole sottofondo speziato ottenuto dal rovere e quella propria delle uve.
Amarone Costasera 2016 di Masi – Padiglione 7/Stand C3
Frutto dell’autorevole expertise di Masi nella tecnica dell’appassimento, è tra i vini al vertice della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2022 firmata da Daniele Cernilli “DoctorWine” con il punteggio di 94/100, aggiudicandosi anche il premio speciale “Qualità Diffusa”, che riconosce l’alta qualità di un vino, anche quando prodotto in quantità importanti. Il maestoso Amarone è anche tra i Top 100 della Guida ai Vini di Verona 2022 e a livello internazionale ha ottenuto 96 punti da James Suckling, il punteggio più alto assegnato fino ad ora dal wine critic al vino portabandiera di Masi nel mondo. Mister Amarone, come viene denominato Sandro Boscaini, il patron di Masi ha fatto dell’Amarone un vino commercializzato in 140 paesi. Il Gruppo è quotato all’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana dal 2015.
Veronese IGT La Poja 2021- Allegrini – Padiglione 6 Stand E5
Il vino sarà il protagonista assoluto dell’evento, con la possibilità di degustare le nuove annate di tutte le aziende del gruppo: Allegrini, Corte Giara, Poggio al Tesoro (Bolgheri) e San Polo (Montalcino), oltre alla produzione francese di Olivier Leflaive e Thibault Liger-Belair, che Allegrini distribuisce nel mercato italiano.
Allegrini sarà presente, come ogni anno dalla nascita della manifestazione, ad OperaWine, che vede premiate le 130 migliori etichette italiane secondo Wine Spectator. Il vino presentato, sabato 9 aprile, sarà La Poja 2012.
Rosso rubino scuro, al naso esprime ampie note fruttate impreziosite da sentori di spezie e di erbe officinali. Al palato è succoso, lungo, armonico e ricco. Un assaggio equilibrato, anche fresco, caratterizzato da una trama tannica di grande delicatezza e da una finale vibrante per persistenza. Produttore leader della Valpolicella Classica, Allegrini è una realtà vitivinicola riconosciuta da sempre come una delle cantine italiane più importanti e significative. Quando nel 1979 Giovanni Allegrini, mosso da una geniale intuizione e da una profonda conoscenza della sua amata Valpolicella, decise di piantare sulla sommità de La Grola, il più importante dei vigneti aziendali, solo uva Corvina Veronese forse non immaginava lo straordinario successo che questo vino avrebbe raggiunto. Il Veronese IGT “La Poja” di Allegrini è un rosso di trascinante personalità, tanto fresco e reattivo quanto morbido ed armonioso.
Chianti Classico Riserva Ser Lapo Docg 2019 di Castello di Fonterutoli- Padiglione 9 Stand D2 D3 D4
E’ un vino rosso chiantigiano, ottenuto da Sangiovese in prevalenza con una piccola aggiunta di Merlot, è affinato in legno piccolo per 12 mesi. L’annata 2019 è molto solida, al naso si muove tra richiami ai frutti rossi presenti anche sentori di spezie, floreali come le viole ed erbe aromatiche. Un grande vino, frutto di un’annata produttiva eccezionale, dove sole, acqua e temperatura sono state perfette per lo sviluppo delle piante e per portare a maturazione uve eccellenti sotto ogni profilo. Così è Ser Lapo Chianti Classico Riserva Docg 2019 di Castello di Fonterutoli ora sul mercato. Oltre alle condizioni climatiche favorevoli del 2019, Ser Lapo deve le sue peculiarità alle colline di Cornia e Caggiolo a Castellina in Chianti, tra i 250 e i 350 metri di altitudine, dove vigneti di 15-20 anni di età affondano le loro radici in terreni composti da argille e calcare.
Amaro Cardus medaglia d’oro World Spirits Awards- Padiglione Sol&Agrifood Padiglione 12 Stand 8 e 12
Infusione di tradizione, innovazione e sapori. Particolarmente apprezzato per il gusto autentico e per il forte potere digestivo.
Un sapore deciso, aromatico e persistente, ottenuto secondo i più tradizionali metodi di produzione, con 40 giorni di infusione nei tini di acciaio e post riduzione alcolica a 28%. I processi di macerazione dei tre ingredienti base attivano l’estrazione delle componenti amare, grazie alle quali il prodotto finale permette l’attività digestiva. Il colore è un classico marrone ottenuto dalle bucce pregiate del bergamotto, il cardo selvatico, il mirtillo: un trittico di benessere e salute, ed è frutto del lavoro dell’azienda agricola Patea di Brancaleone (Reggio Calabria), e che vince tra i migliori amari al mondo la medaglia d’oro della World Spirits Award (WSA 2022).
Brunello di Montalcino Riserva – Col di Lamo Pad. 9 Stand B5
Dice Giovanna Neri che con sua figlia Diletta produce un magnifico Brunello: “il buon vino si fa in vigna”. Sarà il tocco femminile dell’azienda Col di Lamo a Montalcino dove i dettagli contano e la grande cura con cui viene prodotto il Brunello Col di Lamo ma questo vino è particolarmente buono. Col di Lamo è una delle aziende emergenti più dinamiche e innovative del panorama di Montalcino con una piccola produzione di assoluta qualità e ricercatezza. La tenuta si estende per un territorio di circa 80 ettari, di cui 6 a Brunello di Montalcino, 1,5 a Rosso di Montalcino, e 2 ettari a vitigni autoctoni, ed è situata in una delle zone più suggestive della Toscana: tra Montalcino e le dolci colline della Val d’Orcia. I vigneti sono collocati a un’altitudine di circa 300 m s.l.m e hanno una conduzione in regime biologico, così come l’intera cantina di design.
Fattoria Dei Barbi – Cinelli Colombini – Senza Solfiti – Toscana – Padiglione Hall 9 Stand C6
Era il 7 ottobre 2021 quando Stefano Cinelli Colombini annunciava un progetto in divenire della Fattoria Dei Barbi con la promessa di ritrovarsi al Vinitaly 2022.. Quella novità oggi è una certezza e debutta così il sangiovese di Montalcino in purezza Senza Solfiti 2021 della Fattoria Dei Barbi: un IGT Toscana rosso realizzato secondo il protocollo per un “Vino senza chimica aggiunta” dell’Università di Pisa, frutto di un progetto di ricerca iniziato nel 2013, che esclude l’uso dell’anidride solforosa e l’aggiunta di ogni prodotto chimico.
Schenk Italian Winery – Padiglioone 3 – Stand E6
Due nuovi vini, questi, legati alla recente acquisizione da parte del Gruppo di 100 ettari di terra nel Salento per potenziare le Tenute Masso Antico; il nuovo rosso Amicale prodotto con uve corvina veronesi, rinnovato nella qualità e vestito di un nuovo packaging moderno e accattivante; il Roma DOC bianco biologico e il Roma DOC rosso biologico, nati dalla collaborazione del Gruppo con Tenimenti Leone, realtà vitivinicola laziale con la quale sono stati prodotti questi due vini dal grande potenziale, specie per il mercato estero; il Gran Pagliareto 2017, prodotto dalla cantina Lunadoro di Valiano di Montepulciano (SI), proprietà del Gruppo Schenk dal 2016 e convertita al 100% a produzione biologica. Saranno in degustazione anche il Metodo Classico Bacio della Luna, brut già vincitore della silver medal all’International Wine Challenge 2021 che si caratterizza per il suo colore giallo brillante con riflessi dorati, note fresche di frutta bianca e un perlage fine e persistente; il Primitivo BIO Tenute Masso Antico e il nuovo rosso Le Anfore BIO Tenute Masso Antico (quest’ultimo affinato con un doppio passaggio, prima in anfora di cocciopesto e poi in botti di rovere francese e americano). Tra le novità che Schenk Italian Wineries porterà al Vinitaly anche il nuovo rosso Corte del Golfo IGT che lunedì 11 aprile alle ore 11.00 (presso lo stand di Schenk) sarà protagonista di una degustazione speciale alla presenza del wine expert Luca Maroni che, nel suo Annuario 2022, gli ha assegnato il titolo di 1° Miglior Vino Rosso con 99 punti. Prodotto da uve Cesanese, Merlot e Nero buono, al bicchiere si presenta di un color rosso rubino intenso mentre al palato risulta elegante e piacevole, ben strutturato, giustamente tannico e con note di amarena, tabacco e vaniglia date dal passaggio nel legno.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2019 “Bucci”- Padiglione Marche / Stand C6 C9
E’ il primo vino bianco al mondo secondo la classifica di Wine Enthusiast. Giallo paglierino intenso, al naso esprime un profumo delicato, piacevolmente fruttato, caratterizzato da un lieve sentore di mela golden, di fiori di acacia e di mandorla. Al palato è secco, fresco, equilibrato, di buon corpo, fine e persistente. Anche come aperitivo, si abbina a primi piatti di pesce, brodetti di crostacei, carni bianche, formaggi freschi. Un Verdicchio straordinariamente fragrante, equilibrato e al tempo stesso caratterizzato da quella profondità gustativa che solo i migliori vini bianchi possono vantare.
Mastroberardino Stilema Greco di Tufo Docg – Padiglione& – stand E3
Da uve greco, affina prevalentemente in acciaio, solo il 7% fermenta e matura per 12 mesi in legno. Di colore giallo paglierino brillante. L’apertura olfattiva evidenzia note di mela, pesca gialla, arachidi, accenni agrumati e nuance di salvia. In seconda battuta emerge una fine sfumatura salmastra che lascia poi spazio al fumé. Solidità e sapidità al sorso, con trasparente freschezza e un finale teso, profondo e verticale. Selezionato come miglior vino al mondo da Wine Spectator, il 2017 va a completare il progetto Stilema. Sembra con questo vino che la “raffinatezza” della linea dei vini Stilema e la costante qualità in generale dei vini di Piero Mastroberadino, non tradiscano mai le aspettative. Non c’è solo l’eleganza in questo vino ma l’integrità dei profumi, la ricchezza estrattiva, la complessità. Il Greco di Tufo Stilema 2017 incanta per la tipicità ineguagliabile, per la forte identità territoriale, che è proprio la caratteristica fondativa del sistema “Stilema”: un vino che non trova imitazione.

Sul podio della classifica regionale di OperaWine 2022 la Toscana guida la squadra enoica con 36 produttori, seguita da Piemonte (20) e Veneto (19).
A dominare, nelle valutazioni di Wine Spectator, sono i rossi con 97 etichette in degustazione il 9 aprile a Verona. Tra queste primeggiano le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone e Chianti Classico entrambe a quota 9.
Completano il super wine tasting dell’Italia enoica 22 vini bianchi, 9 sparkling e 2 vini dolci/passiti.
Da Nord a Sud, sono 9 le cantine new entry di OperaWine 2022, mentre sono 21 le “all timer”, quelle presenti dalla prima edizione del 2012.
Ecco l’elenco completo dei vini in degustazione a OperaWine 2022
- Binomio Binomio Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2016
- Masciarelli Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2015
- D’Angelo Aglianico del Vulture Caselle 2012
- Grifalco della Lucania Aglianico del Vulture Superiore Damaschito 2015
- Tenuta del Portale Aglianico del Vulture Palmenti 2013
- Librandi Val di Neto Gravello 2014
- Vincenzo Ippolito Colli del Mancuso Cirò Rosso Classico Superiore Riserva 2015
- Feudi di San Gregorio Fiano di Avellino DOCG 2019
- Mastroberardino Stilèma Greco di Tufo DOCG 2017
- Montevetrano Igt Colli di Salerno Rosso Montevetrano
- Quintodecimo Taurasi Vigna Quintodecimo Riserva 2014
- Salvatore Molettieri Taurasi Vigna Cinque Querce 2011
- Terredora di Paolo Fiano di Avellino CampoRe 2017
- Cleto Chiarli e Figli Vecchia Modena Premium Lambrusco di Sorbara Doc 2021
- Medici Ermete Lambrusco Secco Reggiano Arte e Concerto 2020
- Bastianich Venezia-Giulia Red Calabrone 2015
- Jermann Venezia-Giulia Vintage Tunina 2018
- Livio Felluga Rosazzo Abbazia di Rosazzo 2016
- Marco Felluga Sauvignon Collio Riserva Russiz Superiore 2017
- Vie di Romans Pinot Grigio Friuli Isonzo Dessimis 2019
- Famiglia Cotarella Montiano 2015
- Cantine Lunae Bosoni Vermentino Colli di Luni-Liguria Black Label 2018
- Terenzuola Colli di Luni Vermentino Fosso di Corsano 2018
- ArPePe Valtellina Superiore Sassella Riserva 2002 Rocce Rosse
- Ca’ del Bosco Franciacorta Annamaria Clementi 2011
- Guido Berlucchi Berlucchi Palazzo Lana Riserva 2009
- Nino Negri Sfursat 5 Stelle 2016
- Rainoldi Valtellina Superiore Sassella Riserva 2007
- Bisci Verdicchio di Matelica Vigneto Fogliano 2019
- Garofoli Podium 2016
- Umani Ronchi Conero Campo San Giorgio Riserva 2012
- Catabbo Tintilia del Molise 2018
- Aldo Conterno Barolo Romirasco 2012
- Antoniolo Gattinara San Francesco Riserva 2017
- Braida di Giacomo Bologna Bricco dell’Uccellone 2017
- Cavallotto Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva 2013
- Elvio Cogno Barolo Ravera 2013
- Falletto di Bruno Giacosa Barbaresco 2016 Asili Riserva
- G.B. Burlotto Barolo Monvigliero 2016
- G.D. Vajra Barolo Bricco delle Viole 2010
- Giuseppe Mascarello & Figlio Barolo Monprivato 2017
- Luciano Sandrone Barolo Aleste 2017
- Massolino Barolo Vigna Rionda Riserva 2010
- Michele Chiarlo Nizza Cipressi Vintage
- Oddero Barolo Vignarionda Riserva 2009
- Paolo Scavino Bric del Fiasc Riserva 2008
- Pecchenino Barolo Le Coste di Monforte 2008
- Pio Cesare Barolo Mosconi 2016
- Produttori del Barbaresco Barbaresco Montestefano Riserva 2015
- Renato Ratti Barolo Rocche dell’Annunziata 2011
- Roagna Barolo Pira 2016
- Vietti Barolo Villero Riserva 2013
- Gianfranco Fino Primitivo Salento Es 2015
- Leone de Castris Salice Salentino Donna Lisa Riserva 2017
- Tormaresca Aglianico Castel del Monte Bocca di Lupo 2016
- Agricola Punica Agricola Punica Isola dei Nuraghi Barrua 2012
- Tenute Sella & Mosca Cannonau Riserva 2018
- Benanti Etna White Superiore Pietra Marina 2016
- Cusumano Salealto Tenuta Ficuzza 2018
- Donnafugata Passito di Pantelleria Ben Ryé 2018
- F. Tornatore Trimarchisa Etna 2016
- Graci Etna Rosso Arcuria Sopra il Pozzo 2016
- Morgante Nero d’Avola Doc Sicilia Riserva Don Antonio 2016
- Planeta Eruzione 1614 Nerello Mascalese 2018
- Tasca d’Almerita Contrada Sciaravuova V.V. 2017 Tenuta Tascante
- Altesino Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
- Antinori Guado al Tasso 2018
- Avignonesi Vino Nobile di Montepulciano Poggetto di Sopra 2016
- Baricci Brunello di Montalcino 2013
- Barone Ricasoli Gran Selezione Castello di Brolio 2015
- Biondi-Santi Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva 2004
- Boscarelli Vino Nobile di Montepulciano Il Nocio 2016
- Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2012 Riserva
- Carpineto Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016
- Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012
- Castellare di Castellina Toscana I Sodi di San Niccolò 2017
- Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio all’Oro Riserva 2015
- Castello di Albola Chianti Classico Santa Caterina Gran Selezione 2015
- Castello di Ama Castello dì Ama Vigneto La Casuccia 2006
- Castello di Monsanto Chianti Classico Gran Selezione Vigna Il Poggio 2015
- Castello di Volpaia Il Puro Casanova Chianti Classico Gran Selezione 2017
- Eredi Fuligni Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010
- Fattoria di Fèlsina Toscana Fontalloro 2013
- Fontodi Chianti Classico Vigna del Sorbo Riserva 2010
- Il Poggione Brunello di Montalcino 2015 Riserva Vigna Paganelli
- Istine Chianti Classico Levigne Riserva 2016
- Le Macchiole Le Macchiole Toscana Messorio 2015
- Marchesi de’ Frescobaldi Ripe al Convento di CastelGiocondo Brunello di Montalcino Riserva 2015
- Mastrojanni Brunello di Montalcino 2013 Vigna Loreto
- Mazzei Siepi 2015 Toscana
- Ornellaia Ornellaia Bolgheri Superiore 2009
- Petrolo Petrolo Val d’Arno di Sopra Galatrona 2019
- Poggerino Chianti Classico Bugialla Riserva 2015
- Rocca delle Macìe Chianti Classico Gran Selezione Trinità 2016 Limited Edition
- San Felice Vigorello Toscana 2018
- San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 Riserva
- San Giusto a Rentennano Percarlo 2010
- Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2010
- Tenuta di Trinoro Trinoro 2015
- Tenuta San Guido Sassicaia 2011
- Valdicava Valdicava Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva
- Cantina Terlano Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019
- Cantina Tramin Troy Chardonnay Riserva 2016
- Elena Walch Beyond the Clouds 2019
- Ferrari Brut Perlé 2007
- Maso Martis Madame Martis Riserva 2009
- Tenuta San Leonardo VIgneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015
- Lungarotti Torgiano Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2013
- Scacciadiavoli Montefalco Sagrantino 2011
- Tabarrini Sagrantino Campo alla Cerqua 2012
- Les Crêtes Chardonnay Valle d’Aosta Cuvée Bois 2020
- Desiderio Bisol & Figli Bisol1542 Cartizze Dry, Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg
- Mionetto Dry Valdobbiadene Superiore di Cartizze NV
- Nino Franco Grave di Stecca 2014
- Allegrini La Poja Igt Veronese 2012
- Bertani Amarone della Valpolicella Classico 2010
- Cesari Amarone Della Valpolicella Classico Bosan Riserva 2010
- Gini Soave Classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne 2012
- Leonildo Pieropan Soave Classico La Rocca 2015
- Maculan Acininobili 2004
- Masi Amarone Classico Mazzano 2006
- Prà Prà Soave Classico Otto 2014
- Roberto Anselmi Capitel Croce 2019
- Romano Dal Forno Amarone della Valpolicella 2010
- Suavia Soave Classico Monte Carbonare 2015
- Tedeschi Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2011
- Tommasi Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva De Buris 2010
- Tommaso Bussola Amarone della Valpolicella Doc TB Vigneto Alto 2007
- Zenato Amarone Riserva Sergio Zenato 2006
- Zymè Amarone Classico della Valpolicella Riserva La Mattonara 2003
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