TRAVEL/ L’HAVANA COMACCHIO BERLINO, E LE ALTRE CITTA’ AL MONDO DA VISITARE NEL 2019

Ci sono Venezia, l’Avana, Matera, Modena, Berlino, Amsterdam, Cracovia, Istanbul, Bruxelles, Comacchio e Ancona.

Le dieci città imperdibili da visitare nel 2019 più incredibili al mondo per architetture, cultura, celebrazioni, eventi sportivi, posizione geografica o anche solo per tradizioni enogastronomiche.

 

(foto di simonetta ramogida)

 

Da sempre paragonata a Venezia, Comacchio è il centro storico più originale ed affascinante del Parco del Delta del Po, che nella vita almeno una volta merita di essere visitato, con le sue oasi, il verde che si perde nella laguna, i gabbiani, gli aironi che accompagnano l’andare lento del flusso fluviale del Po. Un posto magico, per gli amanti di fotografia un posto meraviglioso dove giocare con le sfumature di luce che durante la giornata regalano emozioni indicibili.  Erede dell’antica Spina, Comacchio ha origini antichissime ed ancora oggi è una città lagunare che incanta grazie al suo centro storico ed ai suoi monumenti, tra questi c’è Trepponti con le sue imponenti scalinate, il seicentesco Duomo di San Cassiano, Palazzo Bellini e la Manifattura dei Marinati, l’antica fabbrica adibita alla cottura e marinatura dell’anguilla.

Comacchio fu costruita per agevolare lo sviluppo economico sfruttando i vantaggi del fiume, e oggi  si presenta come un fitto dedalo di canali, con piccoli ponti che collegano i diversi angoli della città. Le case sono state costruite a schiera e hanno tinte pastello, ricordano alcune calle di Venezia.  Prima di lasciare la città si consiglia naturalmente il giro sul Delta del Po e poi un tour sulle tradizionali batane, le piccole imbarcazioni a chiglia piatta che fino a qualche decennio fa costituivano il normale mezzo di trasporto per gli abitanti di Comacchio. Un itinerario mozzafiato per rivivere l’atmosfera di un tempo può essere fatto attraverso il suggestivo paesaggio fatto di casoni di pesca,  passando attraverso la Salina, rifugio di vivaci colonie di uccelli acquatici tra cui gli splendidi fenicotteri rosa, giungendo magari in bicicletta fino al centro storico di Comacchio con i suoi suggestivi canali e monumenti. Sono 320 le specie di uccelli presenti nel Parco del Delta del Po che rappresenta una delle oasi migliori d’Italia anche per l’osservazione dell’avifauna, come ha rimarcato anche il Lipu, la principale associazione che promuove la tutela dei volatili.

 

 

 

 

Istanbul, perla d’Oriente sta per inaugurare quello che è stato definito l’aeroporto più pazzo del mondo: 77 milioni di metri

quadrati, 3500 atterraggi/partenze al giorno, vuole diventare l’hub più importante al mondo. Ma Istanbul è già una città globale, dove da sempre si respira oriente e occidente. Una metropoli che è al tempo stesso veloce come le capitali europee, e misteriosa, piena di fascino e tutta da scoprire come lo sono solo le città di altre culture. La cucina è ottima, la pizza è gustosa come quella napoletana, lo yogurt viene usato in grande quantità in molti cibi ed è gustosissimo. Si può vivere con poco a Istanbul e visitare le famosissime moschee (Santa Sofia, la Moschea di Solimano, la Moschea Blu), attraversare il Bosforo, fare una tappa in un hammam per un bagno turco, e naturalmente visitare il bazar. Lì si può trovare di tutto: sete preziose, gioielli d’oro, ma soprattutto le spezie. Un consiglio: non tornate in Italia senza aver comprato le spezie nel bazar, e i poi i pistacchi, il the alla menta, l’hennè per i capelli, le essenze profumate da spargere per la casa una volta tornati. In ultimo, regalate un paio di orecchini d’argento. Gli artigiani lì sono bravissimi, e i gioielli veramente unici. Poi c’è l’amore per i tappeti, bellissimi, di seta o di lana, non bisogna sottrarsi alla cerimonia del the quando è in corso la trattativa sul prezzo. Molti anni fa, scambiai un orologio swatch con due tappetini da cucina, fu molto divertente. In Italia l’orologio costava all’epoca 50 mila lire. I tappetini ce l’ho ancora. E poi c’è la Cappadocia, da vedere almeno una volta nella vita. Luogo sacro e culla del cattolicesimo.

 

(esempio di arte bizantina)

 

Ancona è una città perfetta per trascorrere un sereno week end tra cultura, escursioni, shopping e una buona tavola. Accompagnata dai favolosi vini Verdicchio di Jesi, Rosso Conero e Rosso Piceno la cucina fissa le proprie origini nel pescato del mare Adriatico: alici, cefali, cozze, moscardini, ma anche baccalà e stoccafisso. Scendendo lungo il vicolo degli Orefici fino a Corso Mazzini si può trovare facilmente un piatto di pesce all’anconetana, baccalà in umido con patate, magari assaggiando nell’attesa anche le famosissime olive ascolane, tesoro culinario anche questo marchigiano, oppure si possono mangiare le lumache di mare o le tipiche cozze alla marinara. Il tour potrebbe poi partire dal centro storico della città che mostra influenze bizantine, veneziane e romane visitando la Cattedrale di San Ciriaco, una delle chiese medievali più importanti del Belpaese, e l’Anfiteatro romano che risale al primo secolo dopo Cristo. Camminando si arriva attraverso le stradine dello shopping in piazza della Repubblica, dove si può ammirare il Campanile della chiesa del SS. Sacramento. Nel centro di Ancona non si può perdere la visita alla Loggia dei Mercanti, che rivela l’animo mercantile della città marchigiana, situata appunto in via della Loggia. Per l’aperitivo o per la movida c’è Piazza del Papa, salotto della città con tanti pub e lounge bar.

 

Matera, la splendida cittadina dei Sassi in Basilicata, che è nata nella pietra ed è la protagonista italiana del nuovo anno con la sua speciale nomina a Capitale Europea della Cultura 2019. Il  programma delle manifestazioni culturali  prevede circa 300 eventi che si svolgeranno dal 19 gennaio fino al 20 dicembre, per dodici mesi di celebrazione della cultura che inizieranno con una cerimonia d’inaugurazione che vedrà la performance di bande marcianti di ben 27 capitali europee della cultura. Ma accanto agli appuntamenti in calendario tra i sassi, c’è un susseguirsi di altre piccole e insolite manifestazioni trainate dagli eventi più importanti che danno voce alla cultura italiana in tutte le sue declinazioni, più 5 mostre internazionali.

I Sassi Patrimonio Unesco diventeranno ancora più incredibili, con i riflettori mondiali che li illumineranno notte e giorno. I turisti saranno attratti, dalle chiese rupestri e tradizioni millenarie, ottima cucina e grande ospitalità.

L’appuntamento clou è fissato per il 19 gennaio 2019 in diretta Rai Uno in Eurovisione a cui seguiranno ben 48 settimane di eventi, mostre di cui 5 internazionali, inaugurazioni, concerti, manifestazioni culturali che termineranno il 20 dicembre 2019.

 

(foto di Simonetta Ramogida)

 

Berlino: quest’anno ricorrono i 30 anni dalla caduta del muro. Ci aspettano grandi festeggiamenti. La città ormai ricostruita e riunita dopo quell’indimenticabile novembre 1989 è sempre stata un grande polo di attrazione culturale per la sua tradizione musicale e per la sua unicità. Berlino città moderna sempre un passo un pò avanti rispetto alle altre metropoli, giovane da vivere e facile da visitare. Accogliente come non ci si aspetterebbe mai in Germania. Multiculturale, dove è divertente andar per ristoranti etnici assaggiando di qua e di là piatti turchi o greci nei quartieri meta di emigranti provenienti da quei paesi.

Berlino capitale del mondo, come le più grandi: New York, Londra, Parigi. Muoversi a Berlino è piuttosto facile grazie alla rete della metropolitana ma c’è perfino qualche traghetto nella rete urbana dei trasporti che comprende anche i bus. La Porta del Brandeburgo è il simbolo di Berlino: ai tempi della Guerra Fredda fu l’emblema della divisione della Germania in due, e passarvi per lasciare Berlino Ovest ed entrare in Berlino Est era sempre come passare da un mondo ad un altro. Negli anni, la distanza tra le due parti della città si era fatta più forte, per fortuna dopo la caduta del Muro la città ora ha un volto nuovo.

Un viaggio a Berlino deve comprendere anche una visita al polmone verde della città, vanto dei berlinesi, il Tietgarden, dove è possibile prendere il sole in costume da bagno, leggere un libro, andare per boschi, ruscelli, prati lontano dal caos del traffico della metropoli, ma dentro la città. Opera dell’architetto Peter Lennè, quel polmone verde dovrebbe essere possibile in ogni città: sono 210 ettari di verde, meta ideale per praticare jogging, fare passeggiate, fare un giro in bicicletta. La prima volta che sono andata a Berlino, ero una studentessa universitaria. Non c’era ancora l’Erasmus, haimè. Ma un collega dell’Università mi diede l’indirizzo di un suo amico architetto, che mi ospitò in un loft. Erano i primi loft che prendevano piede come forma di abitazione condivisa in vecchie fabbriche abbandonate e ristrutturate. Non a caso l’esterno di quel palazzetto ancora lo ricordo, era di mattoncini rossi, come quello dei grandi edifici industriali. Lì vivevano un gruppo di architetti e le loro mogli, addirittura una famiglia con bambini. Tutti conoscevano l’italiano. Perchè studiavano architettura e le migliori riviste al mondo di architettura, ho scoperto a Berlino, sono sempre state quelle italiane. Quel mio primo viaggio a Berlino lo ricordo ancora. Andy, mi venne a prendere in aeroporto e per prima cosa mi fece fare il giro della città in auto. Come se qualcuno ti venisse a prendere all’aeroporto di Fiumicino e poi ti facesse fare il giro di Roma attraverso il Grande Raccordo Anulare. Fu bellissimo. Mai più dimenticato. In cambio preparai per loro una cena italiana, spaghetti al pomodoro, parmigiana, stufato di carne, vino rosso…

 

(foto di simonetta ramogida)

 

Cracovia. A questa cittadina della Polonia va il goloso titolo di capitale della cultura gastronomica del 2019. E’ stata proprio l’Accademia Europea di Gastronomia a volere incoronare Cracovia con questo titolo per disvelare i segreti della cucina polacca, città che diede i natali a Papa Giovanni Paolo II, dove si possono gustare ricchi piatti a base di carne, come lo stufato di carne bigos, oppure zuppe di verdure. Cracovia è anche famosa per essere capitale dello street foood, e quest’anno le vie della città saranno le protagoniste di incontri ravvicinati con grandi chef, e manifestazioni culinarie e degustazioni per celebrare la gastronomia polacca. Tra le stradine del centro storico della città Patrimonio dell’Unesco, sono attesi eventi stuzzicanti in tour sulle orme di Papa Wojtyla.

 

Amsterdam, ovvero la Venezia del Nord, non smette mai di stupire. Il 27 aprile 2019 Amsterdam si prepara a festeggiare in pompa magna il quinto Koningsdag (Giorno del Re), regalando al re Guglielmo Alessandro una giornata di festa nazionale. La prima cosa che si fa arrivando ad Amsterdam è affittare un bicicletta. Da tenere presente che il sistema dei freni è diverso da quello che conosciamo noi in Italia. Il freno ad Amsterdam è nel pedale… Comunque passeggiare in bicicletta per le piccole viuzze di Amsterdam tra i battelli che costeggiano il fiume e i ponti che la caratterizzano è un vero piacere.  Organizzare  un viaggio in primavera per andare a visitare il parco di tulipani di Keukenhof, che apre le sue porte a fine marzo e fino al 19 maggio e regala un universo di colori e profumi unici al mondo, può essere un’idea per prendere una boccata di felicità prima dell’arrivo dell’estate. Si trova a circa 35 km di distanza. Per gli amanti del giardinaggio, ricordarsi di portare in Italia, qualche bulbo di tulipano, funziona…

Amsterdam, tra i mille musei, compreso quello bellissimo delle cere, e quello di Van Gogh continua a stupire ogni volta che la si visita e a restare ai primi posti tra le città più amate in Europa con i suoi canali pittoreschi, quartieri notturni, festival e parchi cittadini, le gite in battello, lo shopping di design.

 

Che succede a Bruxelles capitale dell’Unione Europea nel 2019? Semplice, con l’estate si prepara a un evento eccezionale. Infatti il 6 luglio 2019 sarà Bruxelles la prima tappa del grandioso Tour de France che festeggerà non solo il centenario della mitica maglia gialla, ma anche il cinquantesimo anniversario della vittoria di Eddy Merckx della primissima edizione nel 1969. Pertanto, Bruxelles non sarà più la grigia capitale del parlamento europeo, il luogo dove si fanno accordi tra le nazioni d’Europa e si litiga sulle previsioni economiche. Macchè! Bruxelles, amata come luogo per shopping compulsivo, mete femminile per comprare le coppe di champagne di cristallo, diventerà una vivace e sportiva cittadina ricca di attrazioni da non perdere. Allora, prima dell’arrivo del solleone, una capatina in Belgio val certo il viaggio per visitare la Grande Place, patrimonio mondiale dell’Unesco, e gli interessanti musei cittadini come quello del Fumetto e di Magritte. Un consiglio: iniziare la giornata a suon di waffles e cioccolato. E poi bighellonare tra le stradine ricche di nogozietti lasciandosi trasportare da quel che di elegante e nello stesso tempo austero l’architettura dona alla città, tra caffetterie antiche e vetrine di cristalli pregiati. Se possibile, spostarsi di qualche chilometro per visitare le Fiandre.

 

Modena non è solo la capitale dell’aceto balsamico, dei tortellini in brodo e del vino Lambrusco. Modena è una città piena di cultura, che nel 2019 si appresta a ospitare il famigerato Motor Show, la storica rassegna motoristica bolognese, infatti, migra qui in primavera per un’edizione tutta nuova: sarà un salone diffuso tra i musei Ferrari, Lamborghini e Pagani. La sede della Ferrari è infatti poco distante, a Imola, e così gli amanti delle due ruote avranno il loro momento di gloria quando Modena si trasformerà nella tappa numero 10 del Giro d’Italia 2019 in programma martedì 21 maggio. Sarà un anno di emozioni forti che valgono una visita a questa meravigliosa città italiana tra le più ricche sotto il profilo enogastronomico e piena di tesori artistici patrimonio dell’Unesco come il Duomo e la sua spettacolare Ghirlandina. Ma anche passeggiare tra le stradine della città è molto interessante. Modena brulica di negozietti caratteristici in cui la gastronomia emiliana la fa da padrona. Modena in realtà, per il suo cibo, e le sue tradizioni culinarie, non ha niente da inviadiare a Parma, da sempre ritenuta la capitale della cucina italiana.

 

 

Perchè andare all’Avana? Non c’è mai un perchè… L’Avana è una sensazione, un profumo, un sentimento, ma è soprattutto musica. In ogni, stradina, in ogni piazza, in ogni bar c’è musica. Impossibile liberarsi dei musicisti che fino a notte tarda suonano i loro strumenti per amore, per passione, per necessità. Perchè al termine dell’esibizione chiedono anche la monetina per sbarcare il lunario. Cuba con la sua grande storia, è tutta racchiusa nell’Havana col suo Malecon, il lungomare di una suggestione romantica che ogni anno attrae turisti da ogni parte del mondo. All’Avana si può prendere in affitto una delle auto antiche, lasciate negli anni cinquanta dagli americani e poi rimesse a posto dai cubani dai colori sgargianti e dalle forme demodè che sono un piacere anche solo per gli occhi: sono anche le auto d’epoca una delle attrazioni che rendono l’Havana così speciale. Le coloratissime auto d’epoca americane affollano le strade come in nessun altro luogo al mondo: è un tuffo nel passato, una cartolina vivente in stile vintage ed un paradiso per tutti gli appassionati del genere. Il blocco delle importazioni attuato con la Rivoluzione ha trasformato i cubani in meccanici d’eccezione: da decenni aggiustano, lucidano ed accudiscono con cura maniacale le auto a loro disposizione, principalmente degli anni Quaranta e Cinquanta, che oggi vengono utilizzate soprattutto come taxi. Affittarne una e fare un tour nella città fa sentire come negli anni Quaranta e Cinquanta. Se si viaggia a bordo di una cabriolet si può vedere il tramonto sul Malecon, esperienza divina. La bella passeggiata scorre infatti sul lungomare dell’Avana per otto chilometri tra Habana Vieja e Vedado ed è amatissima dai cubani, che la affollano ad ogni ora del giorno, ritrovo per sportivi, artisti ed innamorati. Si può allora decidere dopo

aver visitato il Museo della Rivoluzione e il Museo delle Belle Arti, il centro storico dell’Avana che è il vero cuore pulsante della città, di fare un tuor nelle cittadelle di Cuba. L’Habana Vieja si esplora infatti a piedi, passeggiando tra le quattro piazze attorno alle quali si trova il centro storico: si va dal mercatino di libri usati in Plaza de Armas a Plaza de la Catedral, sfarzosa e barocca, da Plaza de San Francisco de Asis fino  alla coloratissima Plaza Vieja.

 

(foto di simonetta ramogida)

 

L’Habana Vieja è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1982 ed è la raffigurazione perfetta dei due volti dell’isola: palazzi splendidamente ristrutturati dove le vie dello shopping si alternano a edifici abbandonati e facciate pericolanti. Andando per le sue vie viene voglia di acquistare una casa dallo stile coloniale, come quelle che negli anni sono state trasformate in alberghi di lusso. Ma sembra non sia ancora possibile. Le trasformazioni sono lente a l’Havana e c’è sempre un rischio nel rimuovere le tradizioni e la cultura di un popolo. Prima di lasciare l’Avana magari per fare un tour tra Trinidad, Santiago de Cuba fino a visitare le aziende dove si lavorano i sigari e quelle dove si produce il rum, vale la pena fare una sosta nel cafè noto per essere il luogo preferito da Ernest Hemingway, e bere un mojito. Ma alla fine affittare una coloratissima macchina per fare un tour “alone” a Cuba non è mai una cattiva idea.

 

(foto di simonetta ramogida)

Venezia, città dei ponti, città dell’acqua rapisce ogni viaggiatore con la sua bellezza e la sua maestosità ma restiuisce quella bellezza negli occhi di chi guarda. Le sue opere architettoniche sono notevoli, la sua beltà enorme, inutile fare l’elenco dei Palazzi e delle Piazze, dei suoi Ponti. Venezia è una giostra di architetture dove un viaggiatore come un bambino si perde fra tanta meraviglia, andando per le calle come tra i banchi di un parco giochi. Tra il Ponte dei Sospiri e il Ponte di Rialto scorre il principale corso d’acqua della città lagunare che è da vivere a piedi perdendosi nelle intricate viuzze in un sali e scendi continuo dove quasi ritrovarsi tra le diverse epoche: barocco, bizantino fino ad essere accolti dai capolavori dei pittori veneziani, e poi dall’arte moderna e contemporanea che si incontra all’interno di Palazzo Grassi o nelle avanguardie della Biennale. Molti gli eventi che si svolgono ogni anno nella città dal passato marinaro: dal Carnevale (febbraio) che vale la pena vivere almeno una volta nella vita, alla festa del redentore (1 luglio), dalla Regata Storica (prima domenica di settembre), alla Mostra Internazionale di Cinema (settembre). Cara, anzi carissima nel piatto. La sua tradizione marinara e le influenze della cucina orientale, speziata, confluiscono nella tradizione enogastronomica veneziana. Si mangia pollo, oca, anatra, tanto pesce, polenta e riso. Tra le eccellenze il radicchio rosso di Chioggia, mentre tra i dolci si consiglia di assaggiare i “bacoli” e i dolcetti a base di uvetta, senza dimenticare il “pan dei dogi” con i pinoli le noci e le mandorle.

 

 

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