A 50 anni dal ritrovamento, tra le tante iniziative tenutesi in onore dell’anniversario, è stato realizzato un docufilm dal titolo Semidei, prodotto da Palomar con il supporto di Reggio Calabria e dalla Fondazione Calabria Film Commission.
Il lungometraggio, della durata di circa un’ora e mezza, narra la storia dei Bronzi di Riace, dal loro ritrovamento ai giorni nostri. Il racconto è solo apparentemente incentrato su questi straordinari reperti, perché ad un’analisi più attenta, si evince come il film voglia invece parlare di noi e delle vicende che ha vissuto la punta d’Italia dagli anni ’70 in poi.
Le location principali del film sono la spiaggia di Riace, Reggio, il Museo archeologico che ospita i fantastici “Semidei”, luoghi che si alternano a immagini d’archivio e girati di repertorio. I volti e le voci sono quelli di Stefano Mariottini, che per primo avvistò le sculture durante un’immersione, quelle di archeologi ed esperti che hanno studiato da vicino gli esemplari, ma anche dei calabresi che hanno accolto e adottato i bronzi, eleggendoli simbolo della loro terra e cultura.