FOOD/ ITALIA A TRE STELLE 10 RISTORANTI CHE VALGONO UN VIAGGIO NELL’OLIMPO ENTRA MARIO ULIASSI

Ci sono dieci ristoranti in Italia che valgono un viaggio: lo ha decretato la guida Michelin che porta nell’olimpo dei ristoranti stellati Mario Uliassi, che a Senigallia ha un ristorante che porta il suo nome, mentre Enrico Bartolini, si aggiudica con il Sant’Uffizio di Cioccaro di Penango, in Monferrato una nuova stella e si conferma con sei riconoscimenti lo chef più stellato del nostro Paese. Uno degli chef italiani più televisivi, Antonino Cannavacciuolo, ottiene la stella per i suoi bistrot a Novara e a Torino, mentre Carlo Cracco non recupera la seconda stella persa già nella passata edizione.

L’Italia raggiunge il traguardo delle 10. Tre stelle Dopo Norbert Niederkofler lo scorso anno, ecco la grande novità di questa edizione 2019: Uliassi ottiene il massimo riconoscimento della Rossa. E così il Belpaese è così la seconda nazione più stellata del mondo (con anche l’8 per cento di tutte le Tre stelle Mondiali). Un risultato, quello di Uliassi, accolto con grande favore nella sala e salutato con simpatia e curiosità nei confronti del cuoco marchigiano.
Le tre stellano brillano oltre che per Mario Uliassi anche per:

Massimiliano Alajmo, Le Calandre a Rubano (Padova);
Massimo Bottura, Osteria Francescana a Modena;
Chicco Cerea a Brusaporto (Bergamo);
Enrico Crippa, piazza Duomo a Alba (Cuneo);
Annie Feolde e Riccardo Monco, Enoteca Pinchiorri a Firenze;
Norbert Niederkofler, St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano);
Niko Romito, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila);
Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova),
Heinz Beck, La Pergola, a Roma.

In questa edizione non ci sono invece stati nuovi Due Stelle, dopo i tre nuovi ingressi della scorsa stagione. Una decisione che ha creato non poco malumore, visto che molti locali erano accreditati per il balzo da una a due stelle. In compenso è ampio il drappello dei nuovi mono stellati, ben 29, molti dei quali giovanissimi.
In precendenza le dolenti note erano arrivate dalla perdida della stella per Stazione di Posta, Osteria dei Camelì, Conchiglia, Ilario Vinciguerra, La Clusaz, Antonello Colonna, Magnolia, Castel Fransburg, Dopolavoro, Emilio di Fermo, San Giorgio a Cervo, Armani a Milano. Poi Gwendal Poullennec ha dato il via il via alla parata di nuove stelle, ben 29.

1. A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Basso
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beck chef Giovanni Solofra
4. A Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli
17. Trieste, Harry’s Piccolo, Alessandro Buffa
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D’Alitta
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini
24. A Pudiano (Bs), Sedicesimo Secolo, Simone Breda
25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli
27. a Cioccaro, Locanda del Sant’Uffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa
28. a Novara, Cannavacciuolo Bistrot, chef Vincenzo Manicone
29. a Torino, Cannavacciuolo Bistrot, chef Nicola Somma

La cerimonia era partita con l’assegnazione dei seguenti premi speciali:

– “Passion for Wine” a Lokanda Devetak dello chef Augustin Devetak.
– “La Sala a Casa Perbellini di Verona, dove la sala è coordinata dalla giovane Barbara Manoni.
– “Qualità nel Tempo”  alla Bottega del 30, della chef Hélène Stoquelet, un ristorante a Castelnuovo Berardenga con una delle stelle più longeve d’Italia.
– “Giovane chef dell’anno” allo chef de I Portici a Bologna Emanuele Petrosino.

 

 

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