Da mercoledì 4 fino a domenica 22 aprile 2018, le retine di “Limoni per la ricerca” di Fondazione Umberto Veronesi saranno distribuite in tutta Italia da “Citrus – l’Orto Italiano” in più di 2.500 supermercati al costo di 2,00 euro. Per ogni retina di limoni venduta 40 centesimi saranno devoluti alla ricerca scientifica. La lista completa dei punti vendita aderenti all’iniziativa si trova sul sito www.citrusitalia.it/. I limoni, della varietà primofiore, sono raccolti in una retina da 500 grammi con un packaging, realizzato con un minor impiego di plastica e completamente riciclabile, che evidenzia la finalità del progetto. Per questa seconda edizione di Limoni per la Ricerca, la Fondazione Umberto Veronesi ha confermato come partner esclusivo “Citrus – l’Orto Italiano”, azienda ortofrutticola di Cesena. La prima edizione del 2017 aveva consentito di raccogliere oltre 90 mila euro per la ricerca che hanno sostenuto le borse di ricerca di diversi ricercatori.
I Limoni per la Ricerca sono un esempio di collaborazione possibile tra fornitore e grande distribuzione, nell’obiettivo comune di un’azione di responsabilità sociale. L’idea nasce dalla volontà di diffondere l’uso del limone per le sue proprietà nutritive e preventive, come la molecola antitumorale contenuta nella buccia: il limonene. Oltre alla vitamina C, il limone contiene altri fitochimici che hanno dimostrato in diversi studi scientifici capacità antiossidanti, effetti sulla differenziazione cellulare e potere detossificante.
“Grazie alla seconda edizione di questo progetto e al prezioso sostegno di Citrus – ha affermato Monica Ramaioli, Direttore Generale della Fondazione Umberto Veronesi – sarà possibile finanziare il lavoro di ricercatori che quotidianamente si impegnano a trovare soluzioni di cura sempre più efficaci”.
“I Limoni per la Ricerca rappresentano non solo un’occasione di raccolta fondi – ha dichiarato Marianna Palella, 25enne CEO e Founder di “Citrus – l’Orto Italiano” – ma anche di sensibilizzazione e divulgazione in merito alla sana alimentazione e alla prevenzione a tavola”.