WINE/ FRATELLO VINO AD ASSISI I LEGAMI DELLA VITE DEDICATO AI VINI NATURALI

“Chiamarlo solo festival sarebbe riduttivo”Fratello Vino – Legami di Vite è il nuovo evento dedicato ai vini naturali che si terrà l’8 e 9 giugno 2025 nella suggestiva uliveta di San Francesco Campagna.

Il progetto nasce dall’incontro di tre figure molto diverse ma unite da una passione comune: Damiano Lunghi, oste visionario dell’Osteria Dodici Rondini di Foligno esperto di vini naturali, e la coppia formata da Francesca Romana Elisei, giornalista, e Joseph Grima,a Basilica di San Francesco ad Assisi. Una location inedita, privata, che per la prima volta apre al pubblico in un’atmosfera sospesa tra natura, storia e convivialità. Il nome nasce come omaggio al Cantico delle Creature, e al legame profondo tra uomo, terra e vino: “Fratello Vino è un nome che ci è venuto naturale, pensando al rapporto con la natura che ispira sia il lavoro dei vignaioli naturali sia il pensiero di Francesco”, ci racconta Joseph Grima, architetto e co-ideatore del progetto. “Nel Cantico c’è il germe di un pensiero che oggi chiamiamo sostenibilità. I vignaioli naturali, con il loro lavoro, incarnano un’idea di produzione che è simbiosi, non sfruttamento”.

 Ma come spesso accade, l’idea nasce da un intreccio di relazioni, passioni e un luogo speciale. Lo spazio infatti, è la casa estiva della famiglia di Francesca, recuperata durante la pandemia. “Non è mai stata usata per eventi prima. Siamo cresciuti ad Assisi, e dopo aver ristrutturato questo posto ci è sembrato naturale farne anche un punto di ritrovo. Volevamo creare qualcosa che fosse più una festa che una fiera”. L’ispirazione? Il mondo dei vini naturali, scoperto grazie a Damiano: “Ci ha colpito la comunità dietro ogni bottiglia: piccoli produttori con storie forti, legate al territorio e alla sostenibilità. È una rete umana, prima che commerciale”.

 

Il nome Fratello Vino nasce da un riferimento diretto al Cantico delle Creature di San Francesco. “Volevamo legarlo a questo luogo”, dice Joseph. “Francesco è considerato il primo ambientalista della storia. E il mondo del vino naturale si basa proprio su questo: lavorare in simbiosi con la natura, senza sopraffarla”. E non è un caso che San Francesco stesso abbia avuto un certo rapporto col vino: tra miracoli e simbolismi, “probabilmente non avrebbe avuto nulla da ridire su questa celebrazione tra spirito e materia, anzi ne avrebbe sorriso”.

 

L'uliveto di san Francesco Campagna ad Assisi dove si svolgerà Fratello Vino
L’uliveto di san Francesco Campagna ad Assisi dove si svolgerà Fratello Vino

 

Il cuore dell’evento sono gli oltre 80 vignaioli artigiani provenienti da tutta Italia – e anche dall’estero – che portano in degustazione i loro vini con banchi ‘assaggio aperti dalle 11 alle 19. Dalle eccellenze umbre come Raìna, Colbacco, Fattoria Mani di Luna, Tiberi, Annesanti, a nomi come La Stoppa, Partida Creus, Agricola Di Salvo, fino ai produttori sloveni e spagnoli. I partecipanti potranno degustare liberamente, conoscendo direttamente i produttori, senza filtri né formalità acquistando il biglietto online sul sito dell’evento o in loco (fino a esaurimento posti) al costo di 30€ (50€ per le due giornate) con calice e portacalice inclusi.

 

Fratello Vino non si limita ai calici: ci sarà un laboratorio esclusivo per veri intenditori con posti super limitati, “Il tempo ritrovato”, guidato dal sommelier e narratore del vino Giampiero Pulcini, con bottiglie d’annata da La Distesa, Cantina Giardino, Raìna, e altri maestri dell’invecchiamento consapevole. Si berranno bottiglie rare e mature, come Terre Salvate 2010 o Uis Neris 1999, in un soggiorno affacciato sul giardino.  Lunedì 9, alle ore 15, spazio invece alla performance di Auroro Borealo e il suo spettacolo Libri Brutti, una performance teatrale dissacrante che trasforma i romanzi peggiori in comicità irresistibile. A fare da colonna sonora alle giornate, il dj set rilassato di Chiskee.

Il tutto con vista diretta sull’imponente Basilica di San Francesco. Accanto a loro, una curatissima area food firmata da realtà del territorio tra cui Dodici Rondini, Holy Food, Ora ForneriaLa Caprini, tra reinterpretazioni contemporanee e sapori umbri autentici. L’assaggio da non perdere? Il crostone con la recchia, specialità umbra riscoperta da Lunghi, ma non mancano piatti vegani a base di farro e ingredienti locali. Più che una manifestazione, Fratello Vino è una dichiarazione di intenti. “Non abbiamo pensato a un format, non abbiamo fatto scouting: abbiamo solo invitato chi stimiamo di più, e tutti hanno detto sì”, conclude Grima. “È nata così, come una chiamata informale che ha preso vita da sola. Forse perché il vino naturale, prima di tutto, è una comunità”.

 

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca