MOVIE/ “IL MESTIERE” SI GIRA A LE CASTELLA UNO DEI LUOGHI PIU’ SUGGESTIVI DELLA CALABRIA LUIGI LO CASCIO SCOPRE SITI INASPETTATI E CASTELLI TRA LE ONDE DEL MARE

LUIGI LO CASCIO SCOPRE LA CALABRIA IL CASTELLO ARAGONESE TRA LE ONDE DELLO JONIO A ISOLA CAPO RIZZUTO VICINO AL TEMPIO DI HERA LACINIA SITO ARCHEOLOGICO DI RARA BELLEZZA A TESTIMONIANZA DELLA MAGNA GRECIA POCO LONTANO DA CUTRO DOVE LO SPETTRO DEL NAUFRAGIO E’ ANCORA LI’ E SI FA SENTIRE COME IL CANTO DELLE SIRENE MA SOSTIENE LO CASCIO DA LE CASTELLA DI CROTONE DI AVER VISTO LUOGHI INASPETTATI IN CUI IL CINEMA PUO’ TROVARE NUOVE FORME E NUOVE SUGGESTIONI…QUESTO FA MOLTO PIACERE PERCHE’ LO CASCIO DA “I CENTO PASSI IN POI” NON HA MAI SBAGLIATO UN FILM E LO PRENDIAMO COME UN AUGURIO PER UNA REGIONE BISTRATTATA E CONSUMATA DAL MALAFFARE CHE COPRE OGNI ALTRA BELLEZZA E OGNI ALTRA ATTITUDINE DIVORATA DALL’EMIGRAZIONE E ORA DI NUOVO DALLO SPOPOLAMENTO CHE PORTA PRIMA DI TUTTO ALLA DESERTIFICAZIONE DELLE COSCIENZE E ALLO SPAESAMENTO DI CHI RIMANE E NON HA PIU’ INTERLOCUTORI ALTRO CHE L’IMMIGRAZIONE IL PROBLEMA DELL’ITALIA E’ LA NUOVA ONDATA MIGRATORIA DEI GIOVANI IN CERCA DI QUEL LAVORO CHE NON C’E’ APPANNAGGIO DEGLI AMICI DI PARTITO DEGLI AMICI DI FAMIGLIA IN UN CERCHIO MAGICO IN CUI IL POTERE MOLTIPLICA SE STESSO CON LA CONDIVISIONE ORMAI SOLO TRA LE CONOSCENZE SENZA APPUNTO UNA COSCIENZA MA CON LA CONSAPEVOLEZZA SI DI AVER DIVORATO TUTTO QUANTO ERA DIVORABILE E CHI VERRA’ VEDRA’…
L’articolo pubblicato LaCnews24

 

La Calabria si conferma set per il cinema di qualità, con grandi interpreti e una importante ricaduta sul territorio: sono in corso le riprese del film “Il Mestiere” diretto da Beppe Tufarulo, tra CROTONE, Cutro e il pontile di Lamezia Terme, con protagonista principale Luigi Lo Cascio. “È un’occasione straordinaria per me girare un film in una regione così bella come la Calabria – ha esordito Lo Cascio -. Sono siciliano e conoscevo poco questa terra. In questi giorni per me è tutta una scoperta: paesaggi meravigliosi, luoghi inaspettati in cui il cinema può trovare nuove forme, nuove suggestioni. Dove mi trovo io, soprattutto a Le Castella, il mare fa sentire il suo profumo e le persone sono di una gentilezza antica, sincera, profonda”. L’attore dei Cento Passi ha sottolineato il valore del progetto che è sostenuto dalla Calabria Film Commission: “Mi ha colpito moltissimo la sceneggiatura, vincitrice anni fa del premio Solinas. È una di quelle letture in cui prendi il telefono e dici, ‘Sì, ci sono’. È raro leggere qualcosa di così bello, scritto così bene, che stimola una forte immaginazione e curiosità”. Il film racconta la storia di Sauro Cantafame, uomo solitario il cui mestiere è ‘l’aggiustamorti’ innestando loro cuori meccanici. A bordo di un’Apecar attraversa un Sud surreale e violento, dove incontrerà Giocondo, un ragazzo enigmatico che lo riporterà alla vita. All’incontro hanno partecipato, oltre a Lo Cascio, il regista, i produttori Lorenza e Luciano Stella e la Calabria Film Commission. Per il regista Beppe Tufarulo, “Il Mestiere” è “un film particolare, in cui convivono dramma, commedia, grottesco e surreale. La Calabria – ha spiegato – è diventata scenario simbolico di un viaggio di iniziazione e redenzione. Abbiamo cercato una Calabria scarnificata, sospesa Il paesaggio non è solo sfondo, è voce, è personaggio. Il viaggio è partito dai Calanchi di Cutro, luogo evocativo dove Pasolini girò Il Vangelo secondo Matteo”. Per la Calabria Film Commission, ha parlato Giampaolo Calabrese, project manager. “Il film – ha detto – ha avuto il nostro contributo partecipando al bando pubblico. Il nostro obiettivo è attrarre investimenti e generare ricadute sul territorio. Ogni euro speso si moltiplica per almeno 2,5. In Calabria resta molto più di quanto investiamo. Dal 2021 al 2025 sono state sostenute circa 96 produzioni, per un totale di 18 milioni di euro”. Per “Il Mestiere”, per 4 settimane, sono state coinvolte 28 maestranze locali nei vari reparti tecnici e artistici. Nel cast, accanto a Luigi Lo Cascio, Riccardo Maiello, Claudia Potenza, George Li, Massimiliano Rossi, Sasà Pelliccia, Carlo Acciardi. Il soggetto e la sceneggiatura, vincitori del Premio Solinas, sono di Massimo De Angelis.

 

 

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