LIFESTYLE/ E TU NON CI VAI A RAGUSA IBLA PER FESTEGGIARE CAMILLERI E IL RAPPORTO TRA MOLTALBANO E LA CUCINA SICILIANA?

CAMILLERI E LA SICILIA MONTALBANO E LA CUCINA SICILIANA 3 GIORNI DI FESTEGGIAMENTI A RAGUSA IBLA PER CELEBRARE IL CENTENARIO DALLA NASCITA DELL’ILLUSTRE SCRITTORE E SCENEGGIATORE CHE SCOPRI’ VIGATA E DIEDE I NATALI AL COMMISSARIO PIU’ AMATO DI TUTTI I TEMPI CON LE CUCINE DI CAMILLERI DAL 6 ALL’8 GIUGNO

Camilleri Cento è il titolo della vasta rassegna programmata per celebrare il centenario dalla nascita con eventi in tutto il paese a cominciare da Ragusa Ibla mentre a Roma sono previste degustazioni con i cibi siciliani, come anticipato lo scorso 3 marzo. Quindi al via eventi gastronomici con pasta ‘ncasciata, alici a beccafico e altri sfizi creativi siciliani per ricordare i piatti preferiti da Montalbano. In occasione del centenario della nascita dell’autore di Porto Empedocle, si tiene a Ragusa Ibla proprio una delle tappe di un calendario lungo un biennio. Qui ci si concentra sulla cucina, pallino non solo di Camilleri ma anche del suo Commissario Montalbano dal 6 all’8 giugno.

Voler rintracciare con precisione i luoghi e le vicende raccontate da Andrea Camilleri è un’impresa con poco senso. La Sicilia del grande autore di Porto Empedocle è infatti più spesso un’atmosfera, un umore, che tratteggia un’isola, i suoi abitanti e i suoi misteri passando non di rado per la tavola. Nel centenario della sua nascita, l’Associazione Fondo Andrea Camilleri ETS, insieme al Comitato Nazionale istituito dal Ministero della Cultura, ne ricorda l’opera a Ragusa Ibla tra il 6 e l’8 giugno prossimi. “Le Cucine di Camilleri” sarà una tre giorni densa di assaggi, spettacoli e dibattiti, a partire proprio dalla gastronomia siciliana, tra storia e romanzo.

 

Una vignetta che ritrae Camilleri con una cassatina
Una vignetta che ritrae Camilleri con una cassatina

 

Sapeva cucinare anche lui”, commenta Andreina Camilleri, la figlia più grande, “sua mamma era una grande cuoca e anche i suoi zii erano molto bravi”. Scopriamo così che, oltre a evocarne la soddisfazione per mano (o meglio, bocca) dei suoi personaggi, lo scrittore si cimentava con arancini e pure con la munnizza, un piatto poverissimo a base di verdure cotte e gallette. “Le ricette che papà metteva nei suoi romanzi”, prosegue, “erano quelle della sua famiglia”: una fascinazione che non si limitava alla soddisfazione dell’assaggio, ma passava per grandi pranzi vissuti soprattutto come momento di raccolta e condivisione. Un’attitudine che emerge — a scavare un po’ — anche nella scelta di battezzare il suo personaggio più noto come Montalbano. L’ispirazione arriva da Manuel Vásquez Montalbán, non solo ‘padre’ del detective Pepe Carvalho ma anche fine gastronomo, conoscitore della cucina spagnola nel momento del suo boom internazionale e autore di saggi come Contro i gourmet.

 

Luca Zingaretti mentre interpreta il Commissario Montalbano
Luca Zingaretti mentre interpreta il Commissario Montalbano

Sin dalla sua prima apparizione tra le pagine de La forma dell’acqua, nel ’94, il commissario dell’immaginaria cittadina di Vigata ha mostrato “un pititto smisurato e lupigno”, per dirla con le parole del suo ì creatore. Un appetito vorace, quindi, tanto nella ricerca della verità dei casi più ingarbugliati quando per le pietanze che sembrano sostenerlo, ispirarlo e a volte a portare risolutivi lampi di genio. Camilleri non lascia troppo spazio alla fantasia, dicendo di abbondanti cannoli, sarde a beccafico arancini e la leggendaria caponata della fidata Adelina. E inoltre pietanze che pure i non siciliani hanno imparato a conoscere, tra purpi a strascinasali, pappanozza e la generosa pasta ‘ncasciata grondante formaggio, melanzane e molto altroPagine che col Commissario Montalbano hanno intrattenuto e tenuto col fiato sospeso, e insieme invogliato i lettori a scoprire una regione una volta posate le letture.

 

La pasta 'nasciata, amata da Camilleri e da Montalbano, ph. Barbara Conti
La pasta ‘nasciata, amata da Camilleri e da Montalbano, ph. Barbara Conti

 

Si chiama Camilleri Cento il vasto programma di iniziative articolato in diverse città italiane e straniere, tra il 2025 e il 2026, per celebrare il secolo dalla nascita dell’autore. Il tutto è stato inaugurato a Roma il 3 marzo per proseguire con spettacoli teatrali e occasioni di incontro, facendo tappa al Salone Internazionale del Libro di Torino. Dopo l’appuntamento di Ragusa Ibla, proseguirà in giro per il Paese con premi di scrittura, letture a cura di Luca Zingaretti (lo storico interprete televisivo del Commissario), concerti e proiezioni. Tutti gli eventi in programma sono consultabili sul sito dellAssociazione Fondo Andrea Camilleri ETS.

 

Locandina del festival Le Cucine di Camilleri a Ragusa Ibla
Locandina del festival Le Cucine di Camilleri a Ragusa Ibla

 

L’obiettivo di questa tre giorni è anche restituire a Camilleri quello che lui ha dato a quest’area della Sicilia”, commenta Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, “se ha una notorietà internazionale, lo deve anche ai suoi libri”. Così si spiega la scelta del Teatro Quirino – Vittorio Gassman di Ragusa Ibla, sede principale insieme ad altri spazi per Le Cucine di Camilleri. Sono previste degustazioni di prodotti e ricette locali in collaborazione con Slow Food, per raccontare i piatti descritti sui romanzi e non solo. Poi una performance di Moni Ovadia e Mario Incudine da testi dell’autore, una giornata di studi sull’impatto socioeconomico dell’universo Montalbano, nonché serate musicali intervallate da letture di brani. Si festeggia quindi un’eredità importante, che dalla letteratura ha attraversato la tavola e molto altro.

 

Per info: www.ragusawelcome.com

 

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