DUE BORGHI TRA ARTE E FOLCLORE CULTURA NEL CUORE DELLA VALTIBERINA IN TOSCANA AMMALIATI DA UN’OTTIMA CUCINA E MUSEI COME SCRIGNI IMPERDIBILI DOVE ANCHE LA STORIA SI FA ARTE NELLA PATRIA DEL RINASCIMENTO CON DUE MAESTRI COME MICHELANGELO E PIERO DELLA FRANCESCA. UN’OASI DI PACE NELL’ALTRA TOSCANA DA SAN SEPOLCRO AD ANGHIARI IMMERSI NELLA TRADIZIONE DELLA TESSITURA E L’ARTE DELL’INTAGLIO DOVE ANCHE LA CUCINA E’ RINASCIMENTALE COME LE RIEVOCAZIONI STORICHE DEL PALIO DELL VITTORIA E DEL PALIO DELLA BALESTRA PER RICORDARE LA STORIA DI LUOGHI LEGATI ALLA RINASCITA
Andar per borghi e visitare due scrigni dell’altra Toscana, quella meno nota e vippaiola dove nel lembo più orientale in provincia di Arezzo, nella Valtiberina toscana così appellata perchè attraversata dal Tevere, si svelano allo sguardo disattento dei turisti quei paesaggi cari anche a Michelangelo che nacque ad Anghiari, e amati da Piero della Francesca che proprio a San Sepolcro ha avuto i natali, i cui occhi e sensi furono profondamente turbati da quei colori che riportò nei suoi dipinti. Pittore e matematico, le sue opere sono profondamente ispirate alla geometria, e mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono questioni teologiche e filosofiche. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell’umanesimo, tra razionalità ed estetica. Ad Anghiari le case hanno vedute panoramiche sulle colline della Valtiberina. Qui si organizzano eventi straordinari tra presentazioni di libri e concerti per attrarre i turisti, in questi luoghi sempre piu’ sotto osservazione anche per investimenti immobiliari per le seconde case dei sogni tra casali, ville ed agriturismi, ambiti ormai da un pubblico internazionali formato da tedeschi, inglesi e americani.. .
A giugno si tiene il Palio della Vittoria, che celebra il giorno 29 del mese invece che il giorno di San Pietro e Paolo, la vittoria di Anghieri nel 1440, quando i fiorentini vinsero la battaglia sui milanesi. Ma anche San Sepolcro ha il suo Palio cosiddetto della “Balestra” che si svolge il 14 settembre. Fin dal 1794 il tiro con la balestra veniva praticato in questi luoghi dove si sfidano ancora oggi San Sepolcro e Gubbio per dare continuità storica ad una rievocazione che celebra la cultura e la tradizione con cui la cittadina toscana diventa un palcoscenico rinascimentale. Ancora a san Sepolcro c’è un posto dove il proprietario oltre a servire il vino in una fiasca senza paglia, ha un menu’ ispirato alla cucina storica rinascimentale. Il ristorante si chiama Locanda del Giglio e offre ai commensali saporiti brigoli cacio e pepe e cipolla rossa della Valtiberina. Un’altra eccellenza di zona è la frittata al tartufo nero che si puo’ assaporare nella Locanda Guidi a san Sepolcro. La Toscana è la regione con maggiore appeal per il turismo enogastronomico, i suoi piatti tipici attraggono visitatori da ogni parte del mondo e non sono pochi coloro che aspirano ad avere una casetta sulle colline toscane.
Ad Anghiari, c’è un modo speciale di cucinare l’anatra. Alla vecchia Osteria La Pergola sulla strada che porta ad Arezzo, oltre alla pasta fatta in casa servono l’anatra in porchetta in un vecchio bar-macelleria diventato un’attrattiva trattoria. E sempre ad Anghiari a via dei martiri Antifascisti, c’e’ un’antica Braceria Luca, questo il nome, dove gustare bistecche indimenticabili, tartare di carne, carne cruda e gli insaccati di produzione propria. Infine i mestieri. I tessuti legati alla tradizione come il guado usato da Piero della Francesca, prodotti oggi da Livio Busatti (Busatti.com), che vanta un “archivio” tessile di tovagli, copriletti, lenzuola fatti con tessuti naturali e richiesti perfino negli Stati Uniti. Tra i lavori di estrema precisione Santi De Sera, ebanista, ha conservato la tradizione dell’intarsio ad Anghiari dove produce porte e finestre intarsiate di rara bellezza (mastrosanti.com). Anche per questo vale la pena passare almeno un week-end tra questi luoghi. Quanto all’aspetto enologico, beh… la Toscana è terra di Vino e olio extravergine d’oliva…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.