FOOD/ A VALENCIA OLTRE ALLA PAELLLA TRADIZIONALE CE N’E’ UN’ALTRA CON LA PASTA ROTTA E UN CALICE DI CIRO’ ROSATO SAN FRANCESCO 2024 CALABRIA ITALY

SI CHIAMA FIDEUA’ ED E’ LA PAELLA FATTA CON GLI SPAGHETTI ROTTI DI ORIGINE VALENCIANA COME LA PIU’ NOTA PAELLA TRADIZIONALE MA UGUALMENTE BUONA E CON TANTO PESCE … ED ECCO LA RICETTA…

VINO IN ABBINAMENTO: CIRO’ ROSATO FATTORIA SAN FRANCESCO 2024 

 

Il Cirò Rosato Fattoria San Francesco DOC è un vino rosato elegante e vivace, prodotto con uve Gaglioppo nei rinomati vigneti del Cirò DOC. La natura dei terreni argillosi e calcarei, la cura nella vinificazione e l’affinamento in acciaio donano a questo vino una freschezza inconfondibile, portando con sé la storia del Cirò e l’autenticità della Calabria.

Uvaggio: Gaglioppo 100%.

Affinamento: In acciaio.

Note degustative: Rosa cerasuolo brillante. Al naso sprigiona un bouquet di piccoli frutti rossi come fragoline e lamponi, note floreali e un leggero sentore minerale. In bocca è fresco, sapido e piacevolmente equilibrato, con un persistente.

Abbinamenti: Vino da tutto pasto, sposa bene dei tagliolini al ragù di coniglio come anche l’arista di maiale al forno.

Perché sceglierlo: Un vino rosato calabrese di alta qualità, prodotto con passione nel rispetto della tradizione.

 

 

da Cibo.it

 

A Valencia, in Spagna, oltre alla paella tradizionale con il riso c’è una versione nata a bordo dei pescherecci con la pasta spezzata

 

 

La paella è uno dei piatti più noti quando si parla di cucina spagnola. La maestosa preparazione a base di riso cucinata nella tradizionale pentola di rame e condita con pesce, carne, verdure e diverse spezie. Non tutti però sanno che ne esiste una versione che differisce per la presenza della pasta al posto del riso: si chiama Paella Fideuà ed è tipica della zona di Valencia, nel sud della Spagna. In questo video vi mostriamo come si cucina e la sua storia.

 

 

La paella fideuà di Valencia

La nascita della paella con la pasta al posto del riso

Differenza fondamentale con la paella tradizionale, dunque, è la presenza di un diverso tipo di carboidrato. Al posto del riso si usano i fideus, ovvero una pasta corta simile a spaghetti tagliati o vermicelli spezzati, ed è un piatto molto noto nella zona di Gandía, sulla costa della provincia di Valencia, nella Comunità Valenciana. Per scoprire la sua origine bisogna inoltrarsi negli ambienti marinari di un tempo. La fideuà molto probabilmente nasce all’inizio del secolo scorso in mare e per una circostanza particolare. Infatti la leggenda vuole che nel 1920, a bordo di una nave peschereccia un certo cuoco di nome Gabriel Rodríguez Pastor, per fare un dispetto al capitano sostituì il riso con la pasta. L’effetto che sortì, suo malgrado, fu decisamente il contrario: il piatto piacque tantissimo e da quel momento in poi la Paella Fideuà iniziò a diffondersi nei ristoranti della costa valenciana, diventando un’istituzione della cucina mediterranea spagnola.

 

 

 

 

La paella di Valencia con la pasta

 

La ricetta della Fideuà Valenciana

 

 

Quindi è sbagliato pensare alla paella come un piatto esclusivamente a base di riso. Questa versione, sicuramente meno turistica e conosciuta della prima, ne è la testimonianza. Tratto fondamentale è la presenza dei fideus che sono spaghettini corti e che in dialetto valenciano significa proprio fascio di pasta. Per il resto la ricetta segue alla lettera quella più tradizionale di riso: frutti di mare ma anche gamberi, scampi, calamari e seppie, a cui si aggiungono fumetto di pesce, aglio, un po’ di pomodoro e soprattutto zafferano. Si cucina nel tradizionale paiolo di rame e viene servita arricchendola con i pesci più grandi (a volte anche di scoglio) sulla sua superficie. Si accompagna spesso con allioli (maionese all’aglio) per esaltarne i sapori marini.

 

 

 

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