TRAVEL/ NON SAI COSA FARE IL PRIMO MAGGIO? IN ABRUZZO LA BIOFATTORIA LA PORTA DEI PARCHI PROMUOVE L’INIZIATIVA “ADOTTA UNA PECORA” POI A CASA ARRIVANO I FORMAGGI

Manuela Cozzi e Nunzio Marcelli lavorano da quasi 50 anni per sviluppare il potenziale rurale di Anversa degli Abruzzi, una bio-fattoria ed un agriturismo rilanciano ora il territorio in questa parte della provincia dell’Aquila.

 

Dall’esperienza ventennale di lavoro con le scuole, molti sono gli aneddoti che si potrebbero portare per spiegare quanto ormai la città sia distante dalla campagna, quanto profondo sia l’abisso d’ignoranza dei processi agricoli che ancora garantiscono l’approvvigionamento alimentare all’intera umanità. Un bambino che ci ringrazia per avergli fatto vedere un pollo … “vestito”, cioè con le penne, perchè lo vedeva solo al supermercato. Un altro che annusando ad occhi chiusi una mela verde dice che è “shampoo”. Fortunatamente con la riscoperta della cultura legata all’ambiente naturale e alle espressioni di ruralità, l’organizzazione avvalendosi di operatori esperti del settore è lieta di mettere a disposizione la propria Azienda Agrituristica per la realizzazione di stages ambientali, naturalistici, campi scuola, settimane verdi.

 

Il paesaggio abruzzese intorno a La Porta dei Parchi
(Il paesaggio abruzzese intorno a La Porta dei Parchi)

 

Adotta una pecora

Nunzio è laureato in Economia Agraria con una tesi sì sulla pastorizia, ma nessuna particolare esperienza sul campo, perchè nella sua famiglia nessuno si dedicava alla pastorizia e anzi, racconta che : “Quando passava la transumanza mi si accapponava la pelle a vedere l’abilità di quegli uomini nel guidarla. Pensavo alla capacità di tirare fuori da quel gregge semi selvatico latte, formaggio, lana. Era una cosa che mi esaltava”. Nel 1977, quando già il flusso migratorio dalle montagne stava a spopolare queste zone, fonda con alcuni amici la cooperativa Asca, destinando alcuni terreni incolti a pascolo di ovini e bovini. Ma poichè il pilastro dell’economia rurale del territorio in realtà sono le pecore, si allinea rapidamente alla tradizione. Manuela, invece arriva da Prato nell’80, in tasca una laurea in Agraria e in testa un progetto di ricerca nell’ambito delle erbe aromatiche e medicinali. Nei pascoli di Anversa ne individua circa 120 varietà per metro quadro. Fu allora che decide di non tornare in Toscana ed adottare l’Abruzzo per sviluppare i suoi sogni.

 

Nunzio Marcelli mentre lavora la lana
(Nunzio Marcelli mentre lavora la lana)

La cooperativa ha un orientamento biologico e si concentra su razze rustiche, in sintonia con il paesaggio, in questo angolo di mondo dove sono le montagne e i parchi naturali a dettare la biodiversità.

 

 

La transumanza delle pecore in Abruzzo
(La transumanza delle pecore in Abruzzo)

 

Come insegnano gli economisti, “Bisogna diversificare”, le produzioni, gli investimenti… così Nunzio e  Manuela mettono in campo la loro triplice attitudine, per sviluppare valore intorno all’allevamento e condurre internamente le filiere: del latte, della carne e anche della lana.Avevamo in mente di arrivare ai prodotti finiti, invece che lavorare con il grossistadi turno, che non avrebbe remunerato a sufficienza la materia prima”, raccontano. “Abbiamo preferito la vendita diretta al pubblico, anche per la necessità di comunicare bene la qualità dei prodotti, puliti e rigorosi”. C’è dunque il caseificio aziendale con un repertorio di oltre 40 formaggi di pecora, le carni fresche e trasformate in salumianche d’’invenzione’, “come la nostra mortadella di pecora, che è ancora un unicum”. E infine il comparto della lana, “perché io che sono di Prato, il suo primo distretto industriale, mi rifiutavo di svenderla”. Anche quella, dopo la tosatura degli animali, viene lavorata in azienda e trasformata in filati e manufatti. insomma, una produzione autarchica.

 

I formaggi de La Porta dei Parchi
(I formaggi de La Porta dei Parchi)

 

È del 2000 invece il lancio di “Adotta una pecora”: iniziativa poi ripresa da altri allevatori, che permette, a fronte del pagamento di un contributo annuo, di ricevere i prodotti, agnello, latte, formaggi, ricotta, lana e concime della pecora stessa. E anche di andarla a trovare in agriturismo.

 

Agriturismo e ristorazione presso La Porta di Parchi

 

Con 34 posti letto e un’ottantina di coperti nel punto ristoro, La Porta dei Parchi nasce nel 1987 e quando le richieste di soggiorno si moltiplicano, nel borgo storico di Anversa degli Abruzzi nasce l’albergo diffuso, riadattando alcune dimore altrimenti vuote.

 

Salumi e formaggi al ristoro del bioagriturismo La Porta dei Parchi
(Salumi e formaggi al ristoro del bioagriturismo La Porta dei Parchi)

 

 

Nel ristorante si consumano i pasti ottenuti con i prodotti della filiera alimentare, sostenuta oggi dall’esistenza  circa 1400 pecore, 350 capre, qualche maiale nero, galline, nonché orti biologici. Asca è oggi anche una fattoria didattica, il cui modello di marketing pastorale è osservato e studiato dall’estero. “Ci vengono a conoscere università straniere e ci cercano la FAO e la Comunità Europea”, aggiunge con una punta di orgoglio Manuela.


Cosa si fa in fattoria?

 

Dimostrazione della ricerca ai tartufi con un lagotto (cane dall’olfatto particolarmente sviluppato) con un’università del Massachusetts.

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