FOOD/ LE NEPITELLE IL DOLCE PASQUALE CALABRESE DI PASTA FROLLA RIPIENO DI MIELE MARMELLATA FRUTTA SECCA E CIOCCOLATA

Un pò come le cose calabresi… Abbondano di sapori di odori anzi no di profumi di aromi e inebriano i sensi anche quando ti pare di mangiare un semplice biscottino…Le nepitelle sono un dolce di pasta frolla ripieno di frutta secca marmellata miele cioccolata e spezie. Un mix che tiene conto anche delle antiche tradizioni della preparazione dei fichi secchi di cui la Calabria è produttrice. Sono tipiche delle provincie di Catanzaro e Crotone e si mangiano durante le feste pasquali si possono riempire di marmellata, noci, mandorle persino fichi secchi si conservano per diversi giorni e sono buoni con il tè ma anche con un vino fragolino un prosecco o un vermentino un passito di Pantelleria un vin santo un franciacorta…

Tra le provincie di Crotone e Catanzaro, in Calabria, per la Pasqua si preparano le nepitelle. Un dolce che ricorda un piccolo calzone, a forma di mezza luna, e farcito in diversi modi, mandorle, noci, uvetta, fichi secchi, spezie come cannella e noce moscata. A rendere più golose le nepitelle la presenza del vino cotto oppure mostarda di vino. Un dolcetto di origine araba, oggi,  Prodotto Agroalimentare Tradizionale.

L’origine araba delle nepitelle calabresi

Per scoprire l’origine delle nepitelle si torna indietro alla fine del XIX Secolo. Infatti questa preparazione salta fuori all’interno di una pubblicazione del 1895 scritta dal calabrese Raffaele Cotronei. Parliamo del Vocabolario calabro-italiano dove si parla per la prima volta delle nepitelle. Un dolce che si prepara in queste zone da lungo tempo e che probabilmente ha una storia ancora più antica vista la somiglianza con tantissime preparazioni di origine araba. Nella cucina mediorientale, arrivata in Italia con la dominazione avvenuta nell’XI Secolo, era comune avere ricette a base di frutta secca, miele e spezie, poi evolute e trasformate in base alle usanze e i prodotti locali. Il nome deriva però dal latino nepitedum che vuol dire palpebra, forma a cui questo dolce si avvicina ricordando appunto un occhio.

 

Le nepitelle calabresi si trovano all’interno del territorio anche con nomi diversi, dialettali: nepiteddhi, nepite, nepiteji. E anche sulla ricetta si hanno alcune varianti. Di base le nepitelle sono dei piccoli fagottini di pasta frolla, tratto comune a tutte le possibili declinazioni, a cui si aggiunge un ripieno che può cambiare a secondo delle tradizioni locali. C’è chi usa solo le mandorle, chi solo le noci, oppure si aggiungono fichi secchi e frutta candita. Immancabile l’uvetta e anche sul cioccolato ci sono scuole di pensiero diverse: si può trovare sotto la forma di crema oppure utilizzando esclusivamente il cacao in polvere.

Fondamentale è la presenza nella farcia di prodotti a base di vino o mosto. In molti casi si utilizza la marmellata d’uva o d’amarene oppure una mostarda di vino cotto, che può essere aggiunto anche in purezza per dare un sapor più vinoso e pungente all’impasto. Completano la preparazione spezie come cannella e noce moscata, a volte anche miele. E non mancano le nepitelle al Liquore Strega, prodotto autoctono della regione. Un dolce da trovare sulle tavole pasquali e in generale durante i momenti di festa.

 

 

ED ECCO LA RICETTA

 

INGREDIENTI

Per la pasta frolla

400 gr di farina 00

120 gr di zucchero

3 uova

100 gr di burro

1 bustina di lievito per dolci

1 tuorlo d’uovo per spennellare

 

 

Per il ripieno

100 gr di marmellata di uva o di visciole o di fragole o di frutti di bosco

100 gr di uvetta sultanina

100 gr di fichi secchi

100 gr di mandorle

zucchero a velo

100 gr di miele

1 cucchiaio di cannella

1 cucchiaio di cacao amaro

1 scorza di arancia grattugiata

100 gr di cioccolato fondente

 

Preparare anzitutto la pasta frolla. disporre la farina a fontana su una spianatoia, e aggiungere lo zucchero e il lievito. Unire il burro a dadini e impastate brevemente. Aggiungete a questo punto le uova sbattute una alla volta e lavorate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Formare un panetto e dopo averlo coperto la pellicola alimentare  metterlo a riposare in frigorifero. A questo punto si può procedere con il ripieno. Mettere l’uvetta in acqua tiepida, tritate le noci, le mandorle, i fichi e il cioccolato. Aggiungete alla frutta secca tritata il miele, la marmellata, la scorza di arancia grattugiata, il cacao amaro, la cannella e l’uvetta strizzata. Amalgamare bene insieme tutti gli ingredienti.

Riprendere l’impasto e stenderlo con un matterello ad uno spessore di circa 4 mm. Tagliare tanti dischi di uguale dimensione aiutandosi con una formina o con un bicchiere non troppo largo di diametro. Prendere ogni dischetto, mettere al centro il composto, circa un cucchiaino, chiudere il dischetto a mezzaluna aiutandosi con i trebbi di una forchetta per saldare le nepitelle e spennellare con il tuorlo di un uovo sbattuto. Terminare così tutti i dischetti. Disporre su una teglia la carta forno e infornare a 180 gradi per circa 20 minuti. Le nepitelle si indoreranno. Sfornare i doci calabresi e cospargerle con lo zucchero a velo. Et Voilà… I nostri dolcetti pasquali sono pronti…

 

 

 

 

 

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