VIAGGIO IN CALABRIA NELLA RIVIERA DEI CEDRI ALLA SCOPERTA DEL MUSEO SOTTOMARINO “ATLANTIDE” CHE CELEBRA LA BELLEZZA DEL MARE AD OPERA DI FRANCESCO MINUTI PROGETTO SOSTENUTO DALL’ENTE PARCHI MARINI
Non sai dove andare in vacanza? La Riviera dei Cedri in Calabria sulla costa tirrenica in provincia di Cosenza è un coacervo di bellezze naturali e iniziative culturali tra la magia del mare e installazioni artistiche subacque, e racchiude ben 24 comuni tra cui Praia a mare, nota località turistica con l’isola di Dino e Diamante apprezzata per la rassegna sul peperoncino. Il nome Riviera dei cedri deriva dalla diffusa coltivazione del cedro (Citrus medica, “var. Liscia diamante”, comunemente detta di Santa Maria del Cedro per la cospicua produzione di questo agrume in questa località), un agrume antichissimo le cui radici affondano nell’antichità classica e nell’ortodossia ebraica. Il cedro che cresce in quest’area è per gli ebrei la cultivar più pregiata, tant’è che molti rabbini giungono ogni anno a Santa Maria del Cedro per selezionare i cedri (Etrog in ebraico) adatti per i rituali di (Sukkor (Festa della Capanne o dei Tabernacoli), che secondo la legge ebraica devono provenire da alberi di specie particolari ed essere privi di alcuni tipi di imperfezioni. Secondo alcune opinioni del pensiero ebraico, il frutto della conoscenza del giardino dell’Eden sarebbe proprio un Etrog. Tuttavia è di “Atlantide” che vogliamo parlare, il museo sottomarino attorno all’Isola di Cirella nel meraviglioso Comune Bandiera Blu di Diamante, messo a punto dall’artista Francesco Minuti esempio di rispetto della biodiversità che trasforma i fondali dell’isola di Cirella in un museo subacqueo unico nel suo genere.
Si chiama «Museo subacqueo Atlantide», e Minuti spiega: «Ho progettato “Atlantide” nel periodo di lock down, quando eravamo soggetti a restrizioni. I musei erano praticamente chiusi, ragion per cui ho pensato come-nei periodi più bui della storia dell’uomo quale quello pandemico si potesse far in modo di fruire dell’arte e della cultura. Così ho coniugato le due passioni: l’arte e il mare, pensando di collocare le mie opere in mezzo alla natura, immerse nel mare. Ogni “pericolo” di assembramento sarebbe stato scongiurato e tutti avrebbero potuto godere di una sublimazione della bellezza». Il progetto ha mosso, dunque, i suoi primi passi nel 2020: le prime installazioni furono collocate nei fondali e attirarono migliaia di visitatori. «Si è trattato del primo museo subacqueo italiano, ha specificato l’artista, quindi la curiosità fu tanta». Ma dopo poco alcune statue furono trascinate via dal mare (e anche questo senso di libertà faceva parte del programma museale), ma tante altre furono rubate. Per tale motivo, si vuole ora collocare le statue con un opportuno basamento, in modo che sia difficile farne razzia. L’Ente Parchi Marini regionale, sposando e promuovendo il progetto “Atlantide”, è certo che l’iniziativa contribuirà non solo alla valorizzazione del Parco Marino della Riviera dei Cedri, di cui l’Isola di Cirella fa parte, ma anche alla promozione delle bellezze marine attraverso un turismo sostenibile. “Atlantide” non è solo un museo subacqueo, ma un luogo magico dove arte e natura si fondono nelle profondità marine, creando un’opera d’arte sospesa nel tempo e nello spazio.
Come spiegato da Minuti le sculture che rappresentano perlopiù figure umane sono realizzate in un materiale particolare, che favorisce la biodiversità. Dopo la collocazione delle statue, infatti, la fauna e la flora che popolano i fondali dell’isola interagiscono fino a dare luogo a cambiamenti delle opere d’arte così da determinare un museo in continuo mutamento.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.