Maja Arte Contemporanea
Via di Monserrato 30 – 00186 Roma
Maja Arte Contemporanea è lieta di inaugurare mercoledì 19 febbraio 2025, alle ore 18, in via di Monserrato 30 (Roma), un ciclo di tre mostre a cura di Giovanna Dalla Chiesa, che mette a confronto il lavoro di tre artiste alla loro prima collaborazione con la Galleria: Alice Schivardi, Luciana Pretta e Luisa Lanarca.
Come osserva Giovanna Dalla Chiesa:
“L’arte della pittura, nella sua ricchezza, ci ha abituato a una tale sovrapposizione di elementi da nascondere la funzione di ciascuno di essi a profitto della rete di significati che ne sostiene globalmente l’insieme. In questa mostra, che sembra fatta apposta per sottolineare i contorni di una costellazione femminile, a ciascuna delle tre artiste è affidato il ruolo di sostenere integralmente la funzione di uno di essi sullo sfondo di un sottile rinvio alla pittura: ad Alice Schivardi il potere del filo che nei suoi ‘disegni a ricamo’ prende il posto della matita o della penna per tracciare figure che si librano nell’aria grazie ai supporti trasparenti marcando la dimensione aerea e infinita dello spazio, quanto la sua concentrazione in piccoli dettagli; a Luciana Pretta lo scorrere delle emozioni nelle distese di colore che scivolano come una coltre liquida da cima a fondo, da cielo a terra, simulando la tettonica di un ambiente morbido e accogliente capace di avvolgere il nostro spazio come fanno gli arazzi; a Luisa Lanarca il compito d’intrecciare filo, colore, luce, chiamando in causa la parola poetica attraverso l’arte della tessitura, sino a trasformarla in un’invocazione, trascritta secondo i canoni delle insegne e delle affiches di fine Ottocento.
Il ‘quando’ del titolo, vuole indicare non una modalità generale del filo, del colore e della parola, ma il frangente specifico e l’evento particolare in cui le cose avverranno non solo per le artiste, ma per i visitatori che vedranno e saranno chiamati a interpretare le tre differenti personali di due settimane ciascuna, intrecciandone i fili, per farne emergere le variabili in un sostrato comune.”
Il ciclo espositivo si apre con la personale di Alice Schivardi, in mostra dal 19 febbraio all’8 marzo, seguita da Luciana Pretta, dal 12 al 29 marzo, e da Luisa Lanarca, dal 2 al 19 aprile 2025.
NOTE BIOGRAFICHE
Alice Schivardi (Erba (CO), 1976) ha frequentato il corso dell’artista Alberto Garutti all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano diplomandosi con una tesi su Louise Bourgeois. La frequentazione con diversi artisti le ha permesso di approfondire il disegno come metodo d’indagine e di sperimentare continuamente materiali e tecniche, accumulando una molteplicità di esperienze sia in ambito lavorativo che umano e sociale. Ha partecipato a numerosi premi tra cui il “Premio Cairo” a Palazzo Reale, Milano, il “Premio Maretti” al Museo PAN di Napoli, e ha vinto il primo premio “Videominuto” al Museo Pecci di Prato (2008). Tra le sue mostre personali più recenti: “Corvi o colombe?” (performance), Nuvola di Fuksas, Roma (2023); “Alice in Chains”, Todi (2023); “La vita è una ruota”, Una Vetrina, Maxxi_the indipendent, Roma (2019); “A suon di ali”, Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, Ladispoli, Roma (2019); “Ero figlia unica”, Fondazione Pescheria – Centro Arti visive, Pesaro (2015); “Wormholes”, Museo del Los Sures, in collaborazione con I.S.C.P., New York (2014). Ha inoltre partecipato a mostre collettive presso il Museo Pecci di Prato, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Richard Saltoun Gallery di Londra, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, Palazzo Trinci a Foligno e l’American Academy in Rome. Ha preso parte a manifestazioni internazionali d’arte, tra cui “Manifesta 12” (Palermo, 2018), “I Martedì critici” a Roma e “TEDx women Navigli” a Milano (2021).
Luciana Pretta – Nata nel 1980 a Vitória da Conquista (Bahia), Brasile, Luciana dos Santos – soprannominata familiarmente Pretta (“nera”), per il colore dei suoi capelli – è un’artista che vive e lavora in Italia. Si è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, completando poi gli studi con la Laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha inoltre frequentato corsi presso la Scuola di Belle Arti dell’Università Federale di Bahia, in Brasile. Il suo lavoro esplora temi legati alla memoria, all’identità e alla relazione tra passato e presente, attraverso un uso intenso del colore e materiali di recupero. La sua pratica integra elementi naturali e organici – come pigmenti, oli essenziali e cotone grezzo – sottolineando un impegno per la sostenibilità e la consapevolezza ambientale. Ha partecipato a numerose mostre, tra cui: “La materia conta”, H.UNICA, Roma (2023); “My Song”, Galleria Davide Rossillo, Formia (2023); “Genesis, Spirito e Materia”, Ambasciata del Brasile, Roma (2022); “Giochi di carta dall’Italia”, Museo Tsereteli, Mosca, Russia (2021); “Knowing the Earthquake”, Galleria della Molinella, Faenza (2020); “Kunst aus Italien”, Kleinen Altstadt Galerie, Dachau, Germania (2018); “Ad Usum Fabricae”, Follow the Dome, Roma (2018); “Abschied aus Dachau”, Kleinen Altstadt Galerie, Dachau, Germania (2017); “2X2”, KVD Association, Dachau, Germania (2017); “Tropico”, Auditorium Vittorio De Sica, Sora (2016).
Luisa Lanarca (Roma, 1957) si è formata tra Roma – dove ha frequentato il III Liceo Artistico e, successivamente, il prestigioso Laboratorio Tessile di Laura Marcucci Cambellotti (1975) – e Milano, dove ha studiato Percezione Visiva e Teoria del Colore con Luigi Veronesi presso la Nuova Accademia di Belle Arti. Sino al 1986 ha affiancato l’attività artistica a un intenso impegno didattico, collaborando con il Comune di Reggio Emilia per l’introduzione delle tecniche tessili nella didattica. Ha inoltre tenuto corsi di tessitura presso il Centro Lorenzo Mori di Trequanda, a Radda in Chianti, all’Impruneta, al Castello di Gargonza (Arezzo), a Firenze e ad Abbadia San Salvatore (Siena). Da anni ha scelto una vita appartata, lontana dalle convenzioni sociali, guidata dalla ricerca di libertà e da un profondo legame con le leggi naturali e cosmiche. La lettura – con Thoreau ed Emily Dickinson tra i suoi principali riferimenti – e la tessitura costituiscono il fulcro della sua esistenza, insieme ai suoi telai e al suo fedele cane Mosé. Vive tra Roma e Sorano (Grosseto). Numerose le mostre personali e collettive, tra cui: “Winter O’ Clock”, Limonaia di Villa Mancini, XVI Festival Musicale Savinese, Monte San Savino (2010); “L’ago non abita qui”, CS 376, Cortona (2009); “Festival in Contemporanea. Sezione Arti Visive”, Cantieri La Ginestra, ex Filanda, Montevarchi (2007); “Crossing”, Torretta Valadier, Ponte Milvio, Roma (2004); “Slow Food”, Galleria-Libreria Odradek, Roma (2001); “Concoidi”, Libreria Nove100, Centro Culturale Mara Meoni, Siena (2000); “Per filo e per segno”, Galleria L’Ariete, Bologna (1986); “Arazzo, filo e tessitura”, Rotonda della Besana, Milano (1982).
DATI RIEPILOGATIVI
Titolo mostra: Quando filo, colore, parola s’intrecciano. Alice Schivardi, Luciana Pretta, Luisa Lanarca. Tre artiste a confronto
Artiste: Alice Schivardi, Luciana Pretta, Luisa Lanarca
A cura di: Giovanna Dalla Chiesa
Dove: Maja Arte Contemporanea, via di Monserrato 30, 00186 Roma
Quando:
Alice Schivardi: 19 Febbraio – 8 Marzo 2025
Luciana Pretta: 12 – 29 Marzo 2025
Luisa Lanarca: 2 – 19 Aprile 2025
Inaugurazioni:
Alice Schivardi: Mercoledì 19 Febbraio 2025, ore 18
Luciana Pretta: Mercoledì 12 Marzo 2025, ore 18
Luisa Lanarca: Mercoledì 2 Aprile 2025, ore 18
Durata: 19 Febbraio — 19 Aprile 2025
Orario: martedì – venerdì ore 15.30-19.30; sabato ore 11-13 / 15-19. Altri orari su appuntamento. Ingresso libero.
Sito: www.majartecontemporanea.com
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