GAMBERO ROSSO: E’ LOMBARDO HA TRA I 30 E I 40 ANNI E SEGUE LE TENDENZE ALIMENTARI ALLA MODA IL GELATAIO ITALIANO

Gelaterie d’Italia 2025: ricerca del gusto, diversificazione e modelli imprenditoriali più sostenibili, per l’ambiente

 

Gambero Rosso torna al SIGEP World di Rimini per anticipare i nuovi premiati della Guida
Gelaterie d’Italia 2025, in uscita ad aprile.

 

E’ un gelato che sempre più segue le tendenze del gusto e che innova costantemente in base alle ultime novità che derivano dal mercato ma anche dalle curiosità alimentari, seguendo il trend alla stessa maniera di chi cerca la pizza con l’ananas. Il gelataio innovativo è lombardo ha tra i 30 e i 40 anni, a volte 45 ed esprime in un cono la moda del momento. E’ questo l’identikit che si ricava dalla Guida Gelaterie d’Italia presentata al Sigep World di Rimini in uscita ad aprile, che aggiudica ben 72 “Tre Coni” tra le 599 gelaterie esaminate.

 

 

Aumentano i Tre Coni (72), con 6 new entry. 599 le gelaterie recensite, 86 i nuovi ingressi, 10 gli esercizi che hanno ricevuto i Premi Speciali.. Il gelato del futuro è dei nati tra gli anni ’80 e ’90, abili interpreti dei
tempi moderni, capaci di individuare i modelli imprenditoriali (o, per meglio dire, artigianali)
migliori, di diversificare il business senza timori e di tenere in seria considerazione il proprio
work-life balance. Ce lo racconta la Nona Edizione della Guida Gelaterie d’Italia del Gambero
Rosso, realizzata in collaborazione con Orion e presentata oggi al SIGEP World di Rimini,
appuntamento leader mondiale per il settore food service. Le gelaterie recensite sono state 599,
in aumento rispetto alle 550 dello scorso anno. Si arricchisce anche la rosa dei Tre Coni –
massimo riconoscimento in termini di eccellenza – che passano a 72, con 6 nuovi ingressi ben
distribuiti su tutto il territorio. Le categorie dei Premi Speciali diventano 6: gelatiere emergente,
valorizzazione delle filiere, sostenibilità, miglior gelato gastronomico, miglior gelato al cioccolato
e miglior gelato alla crema.

 

La Guida fotografa la punta di diamante della gelateria nazionale, caratterizzata per sua natura
da una spiccata sensibilità nei confronti della materia prima. Eppure, sebbene la selezione degli
ingredienti e le abilità tecniche rimangano centrali, questa edizione rende omaggio alla capacità
dei migliori (giovanissimi) gelatieri d’Italia di interpretare il tempo (presente e futuro) e di
inserirsi nel mercato in chiave sostenibile, non solo per l’ambiente ma anche per sé stessi.

“Dando ormai per assodate la “bontà” del gelato e la conoscenza profonda delle materie

prime, abbiamo voluto puntare i riflettori sulla capacità della maggior parte dei gelatieri di
intercettare il modello imprenditoriale (o, se vogliamo, il modello artigianale) che più gli si
confà. C’è chi si è specializzato anche nella cioccolateria o nei grandi lievitati raggiungendo
livelli eccelsi, chi ha aperto e continua ad aprire più succursali riuscendo a conciliare
standardizzazione e qualità. O c’è chi ha un solo negozio, apre, manteca, sta alla vendita e
quando finisce il gelato chiude bottega. Un modo di fare imprenditoria che consente pure di
farsi trovare preparati a un mondo del lavoro che sta cambiando. Inutile negare l’evidenza:
sempre più persone stanno cercando un equilibrio tra vita e lavoro. Quello che è emerso
quest’anno è proprio questo: la gelateria è una fucina di nuovi paradigmi. Chapeau”,
commenta Annalisa Zordan, curatrice della Guida.

“La Guida racconta un mondo in grande evoluzione, in linea con il gusto attuale: meno
colori radioattivi, zuccheri contenuti, maggiore attenzione alla materia prima e alla
salubrità. Il gelato del futuro sarà sempre più al servizio del territorio di riferimento, servito
in cono o coppetta”, commenta Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso.

 

I Tre Coni

 

Aumentano rispetto alla precedente edizione le gelaterie che hanno conquistato i Tre Coni,
passando da 70 a 72. A livello regionale, la Lombardia si conferma al vertice della classifica (14
esercizi, come lo scorso anno), registrando due new entry a Bergamo (Gelato Contadino) e in
provincia di Brescia (Mille). Seguono il Piemonte e l’Emilia-Romagna a pari merito (10 esercizi),
mentre il Lazio si fregia di 8 premiati con il massimo punteggio.

 

Le 6 novità sono:

 

• Gelato Contadino a Bergamo;
• Mille a Verolanuova (BS);
• Maritozzi e Gelato di Barbara e Renato a Bologna;
• Gelati Crispini a Spoleto;
• Mokambo a Ruvo di Puglia;
• La Cremeria Vitaro a Rende.

 

I Premi Speciali
Una menzione particolare va alla categoria dei Premi Speciali, assegnati agli esercizi che si sono
distinti in ambiti specifici:

• Gelatiere emergente: Maria Teresa di Fraia di Gelati Radicali – Ancona

• Sostenibilità: Da Re – Roma

• Miglior gelato al cioccolato: Gelateria San Gottardo – Borgomanero (NO)

• Miglior gelato alla crema: Zampolli – Trieste

• Miglior gelato gastronomico: Gelateria Panna&Storti – Romano d’Ezzelino (VI);
Teatro del Gelato – Sant’Agostino (FE); Gelizioso – Sarno (SA)

• Valorizzazione delle filiere: Nonna Papera – Cantù (CO); Mario Magrini – Roseto
degli Abruzzi (TE); L’Artigianale – Pozzallo (RG)

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