La Street Art in mostra a Parma celebra Andy Warhol e i più grandi artisti rappresentativi di questa ondata underground che non si è mai più arrestata, da Keith haring a Bansky. Giuseppe Pizzuto, curatore della mostra, chiede:
“C’è davvero bisogno di un’altra mostra sulla Street Art? Probabilmente no”. Street Art Revolution, spiega, come sia un progetto che non può essere definito “una mostra sulla Street Art“, perché prevalentemente la street art si incontra per strada, non in una sede espositiva. Gli intenti, allora, sono quelli di “Ripercorrere le tappe principali di una vicenda che parla di luoghi e che muove i suoi primi passi nella New York negli Anni ’70: proprio nella Grande Mela, infatti, è scoccata la scintilla che acceso tutto, vale a dire la pratica del writing”. Il percorso inizia però con un’ingombrante presenza, quella di Andy Warhol, il quale, pur non essendo mai stato un artista di strada, ha profondamente influito sullo scenario artistico mondiale a partire dagli Anni ’60 e che aveva con i writer un punto in comune: la replicabilità dell’immagine.

Per entrare nel vivo della mostra, sono stati pensati quattro diversi percorsi, accostati ad altrettanti colori, che si ispirano esplicitamente alle linee di una metropolitana: il primo, come è ovvio che sia, comprende cinque tappe tra le opere degli artisti statunitensi: di Warhol, seguito da Keith Haring – decisamente a suo agio nei sotterranei, e non solo, di NY – e JonOne, che combina i graffiti con riferimenti all’Espressionismo astratto. Poi il “convoglio” si ferma presso Obey, divenuto celebre per aver sostenuto con le sue opere la campagna elettorale di Barak Obama nel 2008, mentre il capolinea è rappresentato da Mr Brainvash, noto soprattutto per le sue citazioni da Banksy. La linea gialla è dedicata alla Francia e prende il via dai topi umanizzati di Blek Le Rat, attraversa i lavori di Jef Aérosol, interseca ancora JonOne e termina con Invader.
Un breve accenno anche alle due linee: l’azzurra, che evoca il Regno Unito e vede ovviamente protagonista Banksy, mentre la rossa presenta varie diramazioni. La linea gialla è dedicata alla Francia e prende il via dai topi umanizzati di Blek. Le Rat, attraversa i lavori di Jef Aérosol, interseca ancora JonOne e termina con Invader.
Un breve accenno anche alle due linee: l’azzurra, che evoca il Regno Unito e vede ovviamente protagonista Banksy, mentre la rossa presenta varie diramazioni poiché percorre idealmente tutta l’Europa, Italia compresa che viene rappresentata, tra gli altri, da Microbo e Bo130, Sten e Lex, Biancoshock, Hogre e dal collettivo Orticanoodles.





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