Vino calabrese Di Peperosso Calabria IGP sono state prodotte 30 mila bottiglie. Il territorio d’origine delle uve Magliocco e Merlot è quello di Donnici, con selezionate e raccolta a mano.
Le vigne vengono allevate ad alberello, con resa media ridotta volutamente a 80 quintali di uva per ettaro. La vendemmia ha luogo da fine settembre a metà ottobre.
La vinificazione prevede pressatura soffice, successiva macerazione prefermentativa a freddo, tale da estrarre gli aromi verietali, il colore e le componenti polifenoliche più morbide. La fermentazione ha luogo in acciaio, con temperature controllate, così come l’affinamento iniziale, per una durata di 6 mesi.
Segue poi un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, che precede la commercializzazione. Pronto da bere subito, ma se riposa in bottiglia renderà al meglio. La morbidezza e la piacevole fruttuosità, rendono eccellente, ma non esclusivo, l’abbinamento con le pietanze piccanti, tipiche della cucina regionale.
LA CANTINA
L’attività ha inizio nel 1875, quando Francesco Spadafora iniziò a commercializzare vini sfusi locali. Nel 1968 risale la prima linea di imbottigliamento, che segna una tappa molto importante (per l’azienda e per la Calabria) nella direzione della distribuzione dei vini sul territorio regionale. Ma il vero passo di qualità lo si ha nel 1991, con il trasferimento della cantina nell’attuale sede di Mangone e l’avvio di una produzione orientata anche al mercato internazionale.
Ad oggi, ben 4 generazioni della famiglia Spadafora si sono succedute alla guida dell’azienda, marchio storico quindi dell’enologia calabrese e azienda piu antica della provincia di Cosenza, garantendo una continua e costante opera d’innovazione.
L’azienda si trova sulle colline argillose di Donnici, Alta Valle del Crati, a circa 400 mt. s.l.m. con ottime esposizioni sud-est, oggi è Ippolito Spadafora che cura le vigne di magliocco, greco, mantonico e malvasia, ancora allevate ad alberello, insieme a merlot e chardonnay. Siamo in uno straordinario territorio, ricca di storia e tradizioni vitivinicole, che per troppo tempo è stato abbandonato, ed oggi grazie alla sapiente mano della famiglia Ippolito le cose finalmente stanno cambiando. L’esperienza lunga ben oltre 100 anni ha permesso a questa azienda di diventare un punto di riferimento della nostra regione in tutto il mondo.
INGREDIENTI
380 gr di pasta a scelta (scilatelle fileja, penne, rigatoni, mezze maniche)
50 gr di olive verdi schiacciate e denocciolate
50 gr di olive nere al forno e denocciolate
qualche foglia di basilico
30 gr di capperi di Pantelleria
2 acciughe sott’olio
1 scatolette di tonno sott’olio
un pizzico di origano
1 scatola di pelati oppure 500 gr di passata di pomodoro
50 gr di pecorino grattugiato
olio evo
peperoncino
pepe nero
1 spicchio di aglio
100 gr di provola
a scelta anche 4 – 5 pomodorini sott’olio e mezzo cucchiaino di ‘nduja
- PREPARAZIONE
- In una terrina con l’olio evo e uno spicchio di aglio schiacciato sciogliere le due acciughe e aggiungente anche il peperoncino, tagliare a pezzetti le olive denocciolate, i capperi e il tonno e versare il tutto nel tegame, quindi dopo alcuni minuti aggiungere il pomodoro, il sale e un pizzico di origano, il pepe nero. A scelta possono essere aggiunti anche 4-5 pomodorini sott’olio tagliati a pezzettini. Cuocere fino a che il sugo non si addensi. Intanto cuocere la pasta in una pentola con abbondante acqua salata e scolarla al dente. Quindi condire la pasta con il sugo già preparato e farla saltare sul fuoco in modo che gli ingredienti si amalgamino bene tra loro. Aggiungere infine il pecorino, la provola a pezzettini in modo che con il calore fili, e qualche foglia di basilico. Impiattare e servire ben calda.
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