UN SECONDO PIATTO APPETITOSO A BASE DI PESCE AZZURRO LE SARDE (O LE ALICI) A BECCAFICO ANTICA RICETTA DELLA TRADIZIONE CULINARIA SICILIANA MA MOLTO DIFFUSA ANCHE IN CALABRIA E IN TOSCANA LE ABBINIAMO AD UN VINO VERMENTINO DI GALLURA SUPERIORE CHE NASCE IN SARDEGNA DALLE CANTINE GREGU
VINO IN ABBINAMENTO: SELENU VERMENTINO DI GALLURA SUPERIORE DOCG DALLE CANTINE GREGU
Selenu è un Vermentino di Gallura Superiore DOCG ottenuto da uve Vermentino in purezza. I grappoli vengono raccolti alle prime luci del mattino, ancora bagnati dalla rugiada della notte. Questo conferisce al Vermentino di Gallura Superiore DOCG delle Tenute Gregu una piacevole freschezza al palato e un bouquet di profumi intenso e floreale.
Il Vermentino, insieme al Cannonau, è l’altro vitigno che caratterizza il panorama vitivinicolo sardo.
In Gallura, nell’estremo lembo nord-orientale della Sardegna, questo vitigno da origine ad una particolare varietà, il cosiddetto Vermentino di Gallura, che è l’unica DOCG sarda.
Qui le particolari caratteristiche pedo climatiche, i terreni da disfacimento granitico ricchi di potassio e le brezze marine che soffiano da nord est, conferiscono alle uve delle peculiarità che non si ritrovano negli altri vermentini nel resto della Sardegna e d’Italia.
L’origine di questo vino non è del tutto chiara. Si sa che le sue origini sono in Spagna, da lì si è diffuso in Corsica e poi nella nostra isola intorno al XV secolo. La sua comparsa in Sardegna è abbastanza recente, databile negli ultimi decenni del XIX secolo, con i primi impianti realizzati nella Gallura. In questa terra, arsa ed ostica alle più comuni coltivazioni agricole, costantemente battuta dai venti di maestrale, il Vermentino riesce ad esprimersi con caratteristiche di spiccata personalità.
Un vino dal colore giallo paglierino, in bocca è morbido, lungo e persistente, con note minerali e sentori vegetali. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi freschi a pasta molle.
INGREDIENTI
300 gr di sarde
olio evo
sale fino
zucchero
uva sultanina
pinoli
200 gr pangrattato
50 gr pecorino
1 uovo
menta
prezzemolo
1 spicchio di aglio
PREPARAZIONE
Mettere il pangrattato in una ciotola e un’altra ciotola preparare il condimento con l’olio evo, pinoli, sale fino, un pizzico di zucchero, la menta tagliuzzata e il prezzemolo, l’aglio, l’uva sultanina fatta a pezzettini, un pizzico di pepe nero. Mescolare il tutto e mettere nella ciotola con il pangrattato, aggiungere il pecorino e l’uovo, mescolare per amalgamare i vari ingredienti. A questo punto, liberare le sarde dalle lesche interne e aprirle a metà. Preparare un teglia, mettere un po’ di olio evo alla base e preparare le nostre sarde alla beccafico: mettere una sarda, poi il composto sopra e finire con una seconda sarda ancora sopra il composto di tutti gli ingredienti in modo ds formare una coppia e proseguire cosi’ con tutti gli ingredienti. Aggiungere alla fine un giro di olio evo e cuocere in forno a 180 gradi per circa 15-20 venuti… et voilà… il nostro gustosissimo piatto è pronto!
SI POSSONO USARE LE ALICI INVECE CHE LE SARDE SI POSSONO FRIGGERE IN PADELLA INVECE CHE CUOCERE IN FORNO SI POSSONO PASSARE IN ULTIMO NELL’UOVO E NEL PANGRATTATO PER AVERLE CROCCANTI…
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