La situazione del vino piemontese fa pensare a una tappa pianeggiante del Tour de France battuta dal vento, con il gruppo che si allunga a dismisura, dove gli ultimi – pur senza essersi mai staccati – si ritrovano a diverse centinaia di metri dalla testa. Ebbene, il Piemonte del vino è esattamente questo, con l’unica differenza che, in questo caso, non conta solo il merito, c’entra anche la fortuna: la fortuna di essere nato e aver l’azienda in certe zone della regione.
Barolo e Barbaresco
Così succede che i produttori di Barolo e Barbaresco, anche se in realtà bisognerebbe includere tutti produttori di vini da uve nebbiolo, hanno il vento a favore. Ma bisogna operare un altro distinguo: se hai una lunga storia alle spalle o hai un’agenzia di comunicazione molto agguerrita, magari capace di infiammare i social, allora il Barolo lo vendi da un anno all’altro, anche in assegnazione e a prezzi altissimi. Se invece non hai queste caratteristiche, allora il Barolo lo vendi, ma devi accontentarti dei prezzi che ti offre il mercato. Nel campo dei vini rossi, sembra di poter dire che il Grignolino stia vivendo un momento positivo, soprattutto tra i giovani appassionati.
I vini bianchi
Attualmente, però, il consumo di vino sembra essersi spostato sui bianchi e quindi in primis è il momento d’oro del Timorasso, che sta vivendo, però, una crescita rapidissima e, a dire il vero, anche un po’ disordinata, sebbene il Consorzio cerchi di rimanere molto vigile. Per fortuna questo interesse per la zona e il vitigno non è riuscito a scalfire il suo prestigio e i prezzi di vendita dell’uva. Anche l’Arneis è in una fase positiva, con una crescita magari meno fulminante ma sicura e, probabilmente, da vedere più su tempi lunghi, dato che coinvolge un maggior numero di aziende.
Nel Roero si assiste a uno sviluppo generale, che cerca di coinvolgere e includere un gran numero di attori. Con modalità molto diverse, con molto meno enfasi e meno pubblicità, anche il Gavi sta facendo segnare segni positivi. Infine, ancora una volta, bisogna tessere le lodi dell’Alta Langa che, in poco tempo, è passato da un quasi anonimato a una crescita rapida di fama e di vendite.
I vini premiati
I vini premiati quest’anno sono ben 75, e raccontano tutti i terroir della regione.
- Alta Langa Extra Brut Bio ’19 Bava
- Alta Langa Pas Dosé Blanc de Blancs ’20 Marcalberto
- Barbaresco Asili ’21 Carlo Giacosa
- Barbaresco Asili Ris. ’19 Ca’ del Baio
- Barbaresco Giacone Lorens ’21 Lodali
- Barbaresco Mondino ’21 Piero Busso
- Barbaresco Montestefano Ris. ’19 Produttori del Barbaresco
- Barbaresco Ovello ’20 Cantina del Pino
- Barbaresco Pajè V. V. ’19 Roagna
- Barbaresco Pajoré ’21 Bel Colle
- Barbaresco Pajoré ’21 Sottimano
- Barbaresco Rabajà ’20 Bruno Giacosa
- Barbaresco Sorì Tildin ’21 Gaja
- Barbaresco Vanotu ’21 Pelissero
- Barbera d’Alba Elena La Luna ’22 Roberto Sarotto
- Barbera d’Asti Lavignone ’23 Pico Maccario
- Barbera d’Asti Sup. La Luna e i Falò ’22 Vite Colte
- Barbera d’Asti Sup. Montruc ’22 Franco M. Martinetti
- Barbera d’Asti Sup. Mysterium ’19 Tenuta Montemagno
- Barbera d’Asti Sup. Sansì ’21 Scagliola – Sansì
- Barbera del M.to Sup. Cantico della Crosia ’20 Vicara
- Barolo Arborina ’20 Mauro Veglio
- Barolo Cannubi ’20 Giacomo Fenocchio
- Barolo Castelletto ’20 Fortemasso
- Barolo del Comune di Castiglione Falletto ’19 Cascina Fontana
- Barolo Francia ’20 Giacomo Conterno
- Barolo Ginestra Ris. ’16 Paolo Conterno
- Barolo Lazzarito ’20 Casa E. di Mirafiore
- Barolo Meriame ’20 Paolo Manzone
- Barolo Monprivato ’19 Giuseppe Mascarello e Figlio
- Barolo Monvigliero ’20 F.lli Alessandria
- Barolo Mosconi ’20 Pio Cesare
- Barolo Rive ’20 Negretti
- Barolo Rüncot Ris. ’16 Elio Grasso
- Barolo Sottocastello di Novello ’20 Ca’ Viola
- Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso ’20 Giovanni Rosso
- Barolo Vignarionda ’16 Figli Luigi Oddero – Tenuta Parà
- Barolo Vignarionda ’20 Guido Porro
- Barolo Villero ’20 Livia Fontana
- Barolo Villero Ris. ’16 Vietti
- Boca ’20 Le Piane
- Canelli Casa di Bianca ’23 Gianni Doglia
- Canelli Sant’Ilario ’23 Ca’ d’ Gal
- Colli Tortonesi Timorasso Derthona Filari di Timorasso ’22 Luigi Boveri
- Colli Tortonesi Timorasso Derthona Origo ’21 Vigneti Repetto
- Colli Tortonesi Timorasso Il Montino ’22 La Colombera
- Dogliani Papà Celso ’23 Abbona
- Dolcetto di Ovada ’22 Tacchino
- Gattinara Osso San Grato Ris. ’19 Antoniolo
- Gattinara Ris. ’19 Giancarlo Travaglini
- Gavi del Comune di Gavi Rovereto Minaia ’23 Nicola Bergaglio
- Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade ’23 La Toledana
- Gavi V. della Madonnina Ris. ’21 La Raia
- Gavi V. della Rovere Verde Ris. ’21 La Mesma
- Ghemme V. Pelizzane ’17 Torraccia del Piantavigna
- Grignolino d’Asti Monferace ’19 Tenuta Santa Caterina
- Grignolino del M.to Casalese Arbian ’23 Paolo Angelini
- Grignolino del M.to Casalese Bricco del Bosco ’23 Accornero Giulio e Figli
- Langhe Riesling Hérzu ’22 Ettore Germano
- Langhe Rosso Larigi ’22 Elio Altare
- Lessona ’21 Villa Guelpa
- M.to Rosso La Mandorla di Mauro ’22 Luigi Spertino
- Nebbiolo d’Alba Mompissano ’22 Cascina Chicco
- Nizza Cremosina ’21 Bersano
- Nizza Crivelletto ’22 Cossetti 1891
- Nizza La Court Ris. ’21 Michele Chiarlo
- Nizza Pomorosso ’21 Coppo
- Ovada Convivio ’22 Gaggino
- Piemonte Pinot Nero Bricco del Falco ’20 Isolabella della Croce
- Roero Arneis Cecu d’La Biunda ’23 Monchiero Carbone
- Roero Arneis Seminari ’23 Stefanino Costa
- Roero Ciabot San Giorgio Ris. ’21 Angelo Negro
- Roero Mompissano Ris. ’21 Cascina Ca’ Rossa
- Roero Renesio Ris. ’20 Malvirà
- Roero V. di Lino ’20 Cascina Val del Prete