La pasta al forno, o pasta chijna (piena) come si dice in dialetto calabrese, è uno dei piatti tipici della cucina regionale, tramandata da madre in figlia e che non può mancare sulle tavole delle famiglie per il pranzo della domenica. E’ una ricetta ricca e saporita, che combina diversi ingredienti tipici della regione: la pasta corta, la carne di maiale, la salsiccia, il formaggio pecorino, le uova sode e il sugo di pomodoro. Il tutto viene cotto in forno in una teglia, creando uno strato croccante e dorato in superficie e uno morbido e filante all’interno.
La pasta al forno calabrese è anche un piatto che si presta a diverse varianti, a seconda dei gusti e delle disponibilità di ogni famiglia. Alcuni aggiungono anche le polpettine di carne, altri le melanzane fritte al posto della carne, come variante vegetariana e più economica. È un piatto che sa di casa, di famiglia, di convivialità. È un piatto che conquista tutti con il suo profumo invitante e il suo gusto irresistibile. Anticamente era il piatto della domenica in Calabria.
VINO IN ABBINAMENTO: UN CALICE DI ROSSO RUBESCO RISERVA DOCG VIGNA MONTICCHIO LUNGAROTTI TORGIANO 2018 – UMBRIA
La prima vendemmia del Rubesco Riserva Vigna Monticchio (Torgiano Rosso Riserva DOCG) risale al 1964 quando Giorgio Lungarotti, fondatore dell’azienda e pioniere della moderna enologia italiana, capì che dalla vigna Monticchio, sulle colline di Torgiano, grazie anche ad una perfetta esposizione, si ottenevano delle uve Sangiovese straordinarie. Innovativo per i tempi, già dalla prima annata, questo Sangiovese in purezza si è fatto subito notare per la sua personalità netta. Il colore è rubino brillante e i caratteri sono quelli tipici della gente dell’Umbria, riservata ma generosa. Un vino di grande struttura, adatto a un lungo invecchiamento, che sfodera un equilibrio unico tra potenza ed eleganza e che viene prodotto solo nelle migliori annate.
Note sull’annata 2018
Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 è un vino di lunga vita in quanto la maturazione è stata perfettamente equilibrata, la gradazione alcolica più contenuta e l’acidità più marcata rispetto alla calda annata 2017. Il calice sprigiona l’intensità di una ciliegia sotto spirito, immediatamente rincorsa da note più profonde di liquirizia, china e polvere da sparo. La spinta aromatica è tipica dell’annata, regista della complessa narrazione degli aromi di Vigna Monticchio. Al naso subentrano sentori di visciola, cacao amaro, marzapane, dattero e tè nero, tenuti insieme da una delicata balsamicità che accompagna verso una chiusura più mediterranea incentrata su arancia sanguinella e mirto. Il sorso palesa una dosata concentrazione che guida a un’intensità costante e armoniosa nell’esprimere un tannino sartoriale simile a una carezza. Un passo di danza perfettamente coordinato per un’annata di Vigna Monticchio che lascerà il segno.
Il Torgiano Rosso Riserva Vigna Monticchio è un vino rosso dal profilo caldo e intenso a base di uve Sangiovese in purezza. Il corredo aromatico è ricco e complesso con sentori di amarena, ciliegia, spezie e cioccolato. Il profilo gustativo è possente e solido, contraddistinto da un intenso tannino e da un sorso morbido e vellutato
INGREDIENTI:
380 gr di rigatoni
200 gr di carne macinata 1 etto di maiale+1 etto di vitellone
4 uova (di cui 1 per fare le polpettine)
olio evo
2 spiecchi di aglio
sale fino
pepe nero
1 scatola di pelati + 1 bottiglia di passata di pomodoro
pecorino romano grattuggiato
una spolverata di pangrattato
1 salsiccia (facoltativa)
pane bagnato per fare le polpettine
pangrattato
basilico
‘nduja (se di gradimento)
peperoncino
100 gr di provola
pecorino romano
prezzemolo
PREPARAZIONE:
Anzitutto preparare il condimento, abbondante. In una terrina far rosolare l’aglio e la cipolla con l’olio evo, eventualmente il peperoncino, se di gradimento si può aggiungere un cucchiaio di ‘nduja. Mettere prima i pelati farli cuocere dieci minuti e poi la bottiglia di passata di pomodori. Aggiungere il sale fino, a piacere, un pò di pepe nero e il basilico. Far cuocere almeno per un’oretta, mettendo dell’acqua, se necessario. A parte preparare le polpettine, con pane baganto, carne, uova, prezzemolo, pecorino, aglio tagliato sottilissimo, meglio se tritato, sale fino e un pò di pangrattato. Cuocerle in abbondante olio evo o di semi di arachidi, a scelta. Le polpettine dovranno essere piccole quanto una susina, piu’ o meno. A scelta, tra le polpettine, si possono aggiungere alcune fatte sbriciolando un salsiccia e formando delle piccole praline. Aggiungerle al sugo di pomodoro, dopo averle liberate dell’olio residuo. Cuocere le uova sode e farle a fettine. Mettere a cuocere i rigatoni. Scolarli al dente, si tratta in realtà di una pre-cottura, aggiungere acqua fredda per evitare che i rigatoni si scuocino. Mettere in una teglia precedentemente oleata uno strato di sugo e poi aggiungere i rigatoni, il restante sugo con le polpettine, un pò di parmigiano, eventualmente anche del pecorino romano grattuggiato, le uova sode a fettine, qulache fettina di soppressata sbriciolata, la provola (quella silana sarebbe il top) tagliata a pezzettini e terminare con una spolverata di pangrattato. Impiattare. Il risultato è di un piatto gustoso per un pranzo in buona compagnia!
Nota bene: la soppressata non si può sostituire con altri salumi, perchè fatta con peperoncino e paprica, per intenderci non è come il salame Milano o il cacciatorino, in caso non se ne disponesse meglio non mettere altri salumi, tuttavia si trova facilmente al supermercato. La provola si può sostituire con il cacio cavallo, o con mozzarella, il risultato è meno … saporito. Non aggiungere besciamella, o panna per cucina. Cambiano i sapori anche se tutto si può rielaborare in base ai propri gusti. Il sugo si può preparare anche con la carne tritata, a seconda dei gusti.
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