NEL 2022 LA PRODUZIONE E’ AUMENTATA DEL 20% E LA VENDEMMIA HA DATO GRANDE SODDISFAZIONE
Lo spirito sardo nel sangue e tanta voglia di mettere nel vino le radici e la storia di questi territori dove la famiglia Gregu, Antioco e suoi due figli Raffaele e Federico, producono Vermentino e Cannonau da vigneti autoctoni a soli quindici chilometri. “Qui il vino si fa come in Barbagia”, afferma Raffae Gregu, che abbiamo incontrato a Roma nel corso di una degustazione dei vini della Tenuta Gregu. Assieme a suo fratello rispettivamente di 31 e 26 anni, hanno scommesso su un progetto: valorizzare il terroir vicino ad Olbia in Gallura a 500 metri di altezza dal mare, con l’obiettivo di raggiungere livelli di eccellenza per i propri vini virando verso il biologico. Così lui si occupa degli aspetti commerciali, Antioco e Federico della vigna, perchè – come sottolinea – “il vino si fa in vigna”.
Le Tenute Gregu sono di proprietà della famiglia dal 2011, da quando il padre decise di intraprendere questa nuova avventura, acquistando 50 ettari di terreno nelle campagne di Calangianus. Sono situate in un contesto unico ed incontaminato ai piedi del Monte Limbara, sede del Parco Regionale, tra olivastri e sugherete secolari immerse in profumi di una vegetazione potente e selvaggia. Nel 2014 si imbottiglia la prima annata, Raffaele si occupa della gestione della cantina e degli aspetti commerciali, Antioco e Federico della parte vitivinicola con l’assistenza dell’enologo Angelo Angioi.
L’azienda ora produce Vermentino da un vigneto storico sviluppandosi in due zone, una più ventosa che risente della vicinanza del mare, l’altra circondata dai boschi e soprattutto da un sughereto. Sono circa 30 gli ettari vitati, i restanti 16 sono composti da tre laghetti e bosco di sughere. I vitigni coltivati sono per lo più autoctoni: Vermentino, Cannonau e Muristellu (Bovale Sardo), e vitigni internazionali di Syrah e Merlot, nel rispetto e valorizzazione di ogni elemento che caratterizza un’annata. “Noi siamo identitari”, dice. “Per noi la sostenibilità ambientale è un aspetto importante, limitiamo infatti l’uso dei pesticidi. Anche in cantina siamo molto attenti all’uso dei solfiti, in genere sotto al valore per le certificazioni bio”. “Il nostro Vermentino si fa in vigna, prosegue, vendiamo soprattutto in Italia (88%), facciamo poco estero, ma siamo presenti in Russia, Florida, Massachussets, Belgio”.
Quanto alla vendemmia appena conclusa, Gregu afferma che e’ andata bene, “Siamo molto soddisfatti. Certo il clima non ha aiutato, la siccità è stato un problema serio, per fortuna – ha aggiunto – nella Tenuta abbiamo tre laghetti così abbiamo potuto utilizzare la loro acqua per la prima volta”. Nel 2022 l’azienda ha rilevato un aumento della produzione del 20%. “Facciamo il vino – osserva – come si fa in Barbagia, con il mosto a contatto prolungato con le bucce”.
Tenute Gregu produce differenti tipologie di vini: un vino Rosato fermo doc Sirè da uve Cannonau selezionate di Sardegna, ideale per i piatti della tradizione sarda soprattutto legati al mare. Il Rias, invece è un Vermentino di Gallura dogc, bianco fermo forte e intenso da gustare come aperitivo con i frutti di mare. Ne produce circa 50 mila bottiglie, mentre la produzione complessiva raggiunge le 80 mila bottiglie. Anche il Selenu, è un Vermentino di Gallura Superiore Dogc, un vino bianco fermo, di piacevole freschezza al palato con sentori di bouquet floreale. Passando ai rossi, il vino Raighinas, 100% Cannonau, è un rosso fermo il cui nome significa Radici, ha una produzione di 6 mila bottiglie.
Animosu è infine un vino rosso fermo doc da Cannonau 100%, esprime in sé il terroir e il caldo abbraccio della Gallura. Da abbinare a carni rosse, arrosti, formaggi stagionati e selvaggina. Animosu è un vino ottenuto da uve Cannonau coltivate nei nostri vigneti di Calangianus, a 500 metri sul livello del mare, ai piedi del monte Limbara. Esprime in se tutto il carattere della sua terra. Il caldo abbraccio del sole della Gallura e la tenacia e robustezza del vitigno si incontrano in questo vino ottenuto secondo le tradizionali metodologie di vinificazione della Sardegna centrale. Colore rosso rubino intenso e carico, caldo ed amabile in bocca con un bouquet ampio e composto con evidenti sentori di frutta matura. Un vino forte e vigoroso che ben si accompagna alle carni rosse, agli arrosti, alla cacciagione e ai formaggi stagionati.
La degustazione al Ristorante Il Ceppo a Roma ha visto protagonisti 4 vini, un rosè, due bianchi e un vino rosso. L’aperitivo ha aperto le danze con il Sirè doc 2021, un Rosato da uve Cannonau di Sardegna, Il carattere del Cannonau e l’elegante suadenza dei suoi profumi primari caratterizzano questo vino rosè dal colore vivo e cristallino, intenso e caldo dagli spiccati profumi floreali tipici del vitigno.
Ha accompagnato un Baccalà scottato al timo con patate viola e passatina di zucchine il Rias 2021 Vermentino di Gallura docg, per poi passare a un Millefoglie di borragine con mozzarella di bufala e pomodoro, accompagnato da Selenu 2021 Vermentino di Gallura Superiore docg. Selenu è un vermentino floreale fresco al palato. Un vino dal colore giallo paglierino, in bocca è morbido, lungo e persistente, con note minerali e sentori vegetali. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi freschi a pasta molle. I grappoli vengono raccolti alle prime luci del mattino, ancora bagnati dalla rugiada della notte.
E per finire un dessert realizzato con una pralina di cachi in zuppetta di vaniglia con crumble di cioccolato.
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