FOOD/ LE TRE STELLE MICHELIN AD ANTONINO CANNAVACCIUOLO

Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, a Orta San Giulio, è il nuovo tre stelle Michelin della cucina italiana. Il ristorante dello chef di origine campane entra così nel pantheon dei tre macaron della Rossa italiana, che ha visto confermate tutte le altre 11 presenze.

 

 

“Puoi dire tanto e niente in questo momento magico – ha detto a caldo Cannavacciuolo – un ringraziamento speciale oggi però va a mia moglie: è il nostro anniversario ed è l’unica volta in cui mia moglie mi ha perdonato di non averlo festeggiato”. “E’ un progetto iniziato 20 anni fa – ha poi aggiunto – e non si fermerà oggi, ci saranno altre aperture. Questa è un’emozione unica e la benzina per andare avanti”.

 

 


“Nei piatti ci mette il cuore anzi l’anima come recita uno dei suoi menù – è la motivazione – ma anche tecnica, equilibrio, precisione ed estetica che si traducono per l’ospite in pura emozione”. Nei suoi piatti ci sono “Sapori netti e ben distinti” e i suoi “percorsi degustazione spaziano dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa sembrare semplici le cose più difficili. Abilità riservata ai grandi chef”.

 

In tutto sono 335 i ristoranti che hanno ricevuto una stella Michelin, quelli per i quali vale la pena fare una tappa, ale la pena fare una tappa, 38 quelli con due stelle, quelli per cui vale la pena fare una deviazione dal proprio itinerario, e infine, con la vittoria di Cannavacciuolo, sono 12 le tre stelle quelle per cui vale la pena pianificare il viaggio in funzione dell’offerta culinaria proposta dal ristorante.

 

 

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