FOOD/ GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA, L’ECCELLENZA ENOGASTRONOMICA CHE CI RAPPRESENTA

Acqua e farina, oppure si può aggiungere un uovo a persona e un pizzico di sale, mezzo bicchierino di olio extravergine di oliva quando la pasta si fa in casa e si stende su una tavola di legno o di marmo come anticamente facevano le nostre nonne in cucina. Non c’è elemento più salutare della pasta che ci invidiano in tutto il mondo e che rappresenta l’Italia e anche l’italianità. La pasta, che siano spaghetti, pennette, fettuccine, cannolicchi, stelline, rigatoni, pasta al forno, timballo, tonnarelli, tortellini, lasagne, ravioli o farfalle mette sempre allegria nelle tavole imbandite, più di qualsiasi altro ingrediente, meglio di qualsiasi altro piatto. Ho cominciato ad apprezzare da una produzione calabrese la pasta al bergamotto (fettuccine o mezze maniche), preparo spesso la pasta al pistacchio di Bronte (tagliatelle o pennette).

Oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Pasta che, a dispetto di mode e teorie che vorrebbero bandirla dalla dieta,

si è presa la propria rivincita stabilendo che 80 grammi di pasta al giorno la possono mangiare tutti, ma proprio tutti.

 

 

(tagliatelle fatte in casa, ph simonetta ramogida)

 

Anche coloro che soffrono di diabete, anche chi è a dieta. la cosa importante è non superare la dose e fare attenzione al condimento. Oggi la produzione mondiale di pasta è quasi raddoppiata negli ultimi venti anni, come raddoppiati sono i paesi in cui la si consuma regolarmente.

Quando andai a Berlino per la prima volta, gli amici architetti che mi ospitarono in un loft a Kreuzberg, vollero che preparassi loro degli spaghetti al pomodoro che non era tanto facile trovare. Andammo infatti a comprarli in una enorme gastronomia e costavano parecchio… Così qualche anno dopo ricordo che mi recai a New York, anche qui per la prima volta e decisi così di organizzarmi portai nel trolley un pò di pasta per farne dono. Ma quando aprì il mio bagaglio si misero tutti a ridere… la pasta nei negozi di New York c’era, eccome…Un pò di pasta la portai anche in un viaggio indimenticabile fino al Mar Nero, Costanza per l’esattezza: all’epoca era di moda andare in campeggio e non sapevo cosa avrei potuto mangiare in Jugoslavia, Romania, Bulgaria. I sughi erano quelli in scatola, ma veramente hanno risolto qualche problema alimentare… Questo per dire che la pasta comunque ci segue, ci insegue, ci caratterizza anche quando non siamo noi ma sono gli altri a ricordarci la nostra cultura alimentare. Pasta, pizza e mandolino quindi? Perchè no?

 

(fettuccine al bergamotto, ph simonetta ramogida)
Gli italiani, soprattutto al sud, la amano e la mangiano spesso, almeno una volta al giorno. Con il condimento di pesce o di carne. Abbiamo cominciato ad apprezzare però anche la pasta pomodoro e basilico, la più semplice, la più buona. E a livello internazionale è uno dei piatti più cucinati e apprezzati. A istituire il World Pasta Day, nel 1995, sono state l’Unione Italiana Food e l’Ipo – International Pasta Organization. Il 25 ottobre del 1995, 40 produttori d’eccellenza hanno organizzato il primo Congresso Mondiale della Pasta.

Mangiare un piatto di penne o di spaghetti ed essere a dieta. Chi l’ha detto che per dimagrire occorre per forza rinunciare alla pasta infatti? Anche questa è una bufala: parola di dietisti.  Basta tenere d’occhio le quantità, non superando mediamente gli 80 grammi a pasto e fare attenzione alla varietà, alla cottura e, naturalmente, ai condimenti e agli abbinamenti nei menù, perché sono proprio questi a fare la differenza sulla linea e sulla salute.

 

 

 

GLI SPAGHETTI AL POMODORO DI NIKO ROMITO (LO CHEF AL TOP DELLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2023 DEL  GAMBERO ROSSO CHE GESTISCE IN ABRUZZO IL RISTORANTE REALE)

ed ecco la ricetta…

 

 

INGREDIENTI:

 

500 gr pomodori pelati

350 gr spaghetti di grano duro

2 spicchi di aglio

olio extra vergine d’oliva
peperoncino alcune foglie di basilico
sale fino
PREPARAZIONE

 

Mettere i pomodori pelati in una ciotola e schiacciarli grossolanamente con le mani. In una padella fare dorare l’aglio con un velo di olio, unire i pelati, il basilico, peperoncino e mescolate bene. Mettere i pomodori su una placca coperta da carta da forno e infornate a 110 °C per 2 ore. Frullare quindi i pelati, passarli al colino cinese e farli raffreddare. In una pentola cuocere gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata. Scolarli e versateli in un saltapasta con la salsa di pomodoro. Amalgamare bene, regolare il sale e servire con poco olio e basilico tagliato grossolanamente.

Ricetta di Niko Romito, Foto: Robert Holden

 

 

Il mio piatto preferito è però quello titpico della cucina calabrese ma anche lucana: scilatelle al pomodoro, oppure ai frutti di mare, conosciute anche come fileja, scilate, fatte con sola acqua e farina. Ormai si trovano anche fresche nei supermercati, o come pasta secca in busta. La mia preferita è quella realizzata in Calabria, ma mia madre la fa in casa col “ferretto”, un ferro tipo quello da calza, senza  la testatina laterale che si fa scivolare sulla pasta realizzata con acqua e farina. Sono buonissime condite con le cozze, o come si fa al sud con il sugo di carne di vitello e pomodoro, condite con tanto parmigiano e pecorino, o in alternativa con la ricotta marzotica.

 

scilatelle al pomodoro

(scilatelle al pomodoro, ph simonetta ramogida)

 

Quindi, buon Pasta Day a tutti, ricordando che la pasta mette il buon umore, aiuta a dormire, è indice di convivialità anche e soprattutto quando si preparano a mezzanotte gli spaghetti aglio olio e peperoncino…

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