PHOTO/ PALAZZO REALE A MILANO OSPITA LA VITA FOTOGRAFICA DI OLIVIERO TOSCANI

Ancora qualche giorno per visitare la mostra sulla vita fotografica di Oliviero Toscani a Milano a Palazzo Reale. Chiude infatti i battenti il 25 settembre “Oliviero Toscani, Professione Fotografo”. La rassegna messa a punto dal comune di Milano in occasione degli 80 anni del grande fotografo, in realtà parte proprio dai festeggiamenti ideati il 28 febbraio in occasione del suo compleanno, quando a Milano fu realizzata un’esposizione diffusa per la città con le fotografie più celebrative di Toscani. Ora l’assemblaggio di quelle immagini ha portato all’attuale mostra per rendere omaggio ad un artista innovatore e geniale, che ha rivoluzionato l’immagine nella moda, a volte cinico e sempre un pò avanti nel vedere i cambiamenti culturali. Erano state infatti molte le richieste di poter vedere le fotografie nell’insieme.  Le sue provocazioni nelle immagini per Benetton e in particolare quelle dei bambini di ogni colore, o il bacio del prete e la monaca in realtà rappresentano l’evoluzione dei costumi e la multiculturalità quando l’Italia era più che oggi un paese chiuso. La mostra infatti ripercorre il lavoro di Toscani dagli anni 80 fino ad oggi e raccoglie ben 800 scatti tra quelli iconici e quelli meno conosciuti. L’allestimento particolare, dà risalto al suo lavoro anche per la presenza di manifesti incollati alle pareti di Palazzo Reale come fossero per strada. La mostra e’ prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario.

 

L’esposizione originale perchè priva di sezioni e di una successione temporale, consente al visitatore di entrare nella mente dell’artista, in un flusso di immagini che rappresentano l’impegno di Toscani nel mondo della moda, del reportage, dell’advertising, della ritrattistica, della sperimentazione. Organizzare la rassegna è stata una vera sfida intellettuale secondo Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale: «L’occasione ci ha spinto a modificare i nostri abituali modelli interpretativi, guidati eminentemente da esigenze razionalizzatrici, schematizzatrici e ordinatrici, con i quali approcciamo abitualmente alla realizzazione dei progetti espositivi», spiega.

 

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca