WINE/ NEL CHIANTI CLASSICO LA CANTINA BIOLOGICA DI JACOPO DI BATTISTA QUERCETO IN CASTELLINA PRODUCE IL BIANCO “LIVIA”

La sorpresa nel Chianti Classico arriva dalla cantina Querceto in Castellina in un terroir naturalmente vocato alla coltivazione dei vigneti, ma dove la caparbietà di un produttore come Jacopo Di Battista e la ricerca della qualità nella scelta dei vitigni francesi Viognier e Roussanne ha dato vita a un vino bianco che rappresenta una piccola perla enologica nel panorama vitivinicolo toscano, con una produzione di sole 2000 bottiglie. Si chiama “Livia” ed è un vino elegante, di colore giallo paglierino vivido e lucente, al naso mostra intense note floreali mentre al palato offre freschezza e sapidità in perfetto equilibrio. Ma se “Livia” accoglie come aperitivo o come vino di accompagnamento all’antipasto, vero è che non te ne libereresti per tutto il pranzo fino al dessert, e tuttavia è il Chianti Classico Gran Selezione a far esplodere tutti i sapori e gli aromi di un vino biologico, econosostenibile, elegante e di forte personalità.
«La personalità dei vini di Querceto di Castellina nasce da un terroir naturalmente predisposto alla viticoltura: l’eredità genetica migliore. Questo favorevole contesto ci ha consentito di impostare da subito il lavoro in vigna e in cantina secondo i principi dell’agricoltura biologica e dell’eco-sostenibilità”.  Lo sottolinea Jacopo Di Battista produttore dei vini “bio” Querceto in Castellina. Ci troviamo su un territorio di confine tra Castellina in Chianti e Radda, un luogo ricco di biodiversità, un patrimonio ambientale provvisto di un suolo dalle caratteristiche incredibili. “Vogliamo produrre – afferma – vini territoriali, riconoscibili, onesti, eleganti, che abbiano una forte personalità, per questo cerchiamo di preservare il frutto originario durante tutto il processo di trasformazione dell’uva, amplificando l’intensa percezione del luogo di origine, toccandone le corde più intime”. 50 ettari in totale di cui oltre 11 coltivati a vigneto e circa 3 ettari di oliveto.

 

 

“La nostra è una famiglia unita che collabora per trasmettere l’importante eredità di una delle più rinomate e affascinanti regioni vinicole: il Chianti Classico”, dice Jacopo Di Battista che sottolinea inoltre la presenza di un agriturismo nella tenuta. Questa proprietà è sempre stata . considerata il rifugio di campagna della famiglia. E’ negli anni ’80 che Jacopo comincia a dedicarsi all’azienda di famiglia ed oggi sono tutti  coinvolti nella complessa conduzione dell’azienda: Laura Masini (la madre), grande esperta di cucina, che oltre a curare un programma culinario, da anni tiene corsi di cucina, creando l’opportunità per trasmettere i valori e le tradizioni toscane. Jacopo Di Battista che si occupa della produzione del vino, dell’ospitalità, del marketing e delle pubbliche relazioni insieme alla moglie Mary (di origine americana), che con le proprie competenze nel mondo del marketing e dell’ospitalità, rappresenta un prezioso aiuto.

“La nostra è una famiglia unita che collabora per trasmettere l’importante eredità di una delle più rinomate e affascinanti regioni vinicole: il Chianti Classico”, dice ancora. Il primo imbottigliamento è avvenuto nel 1998. Querceto di Castellina è un’azienda biologica certificata a conduzione familiare, che si estende per cinquanta ettari in totale, di cui circa undici virgola venti vitati nel cuore della DOCG Chianti Classico.

La sostenibilità e il basso impatto ambientale sono sempre state la priorità dell’azienda, interpretate come una responsabilità indeclinabile al fine di preservare questo microcosmo di rara bellezza, incontaminato e salubre.  Non appena i vigneti nuovi sono diventati produttivi (2009) è iniziata la conversione all’agricoltura biologica.

 

 

Punto di forza dell’azienda vitivinicola Querceto in Castellina è che la tenuta è completamente isolata e non ci sono altre aziende nelle immediate vicinanze, questo assicura che non ci siano potenziali interferenze esterne nell’equilibrio dell’ecosistema viticolo, preservato da agenti chimici.

I vigneti, completamente circondati da boschi, sono collocati tutti sulle morbide colline che incorniciano il nucleo aziendale ad altitudini che variano da un minimo di 420 ad un massimo di 510 metri sul livello del mare e sono esposti da Sud Ovest, Ovest e Nord Ovest. L’area vitata è suddivisa in 6 parti: Belvedere, Poggio, Campocorto, Campolungo, La Fonte e Livia.

 

Il Sangiovese occupa circa l’80% dei vigneti, il Merlot, che costituisce la maggior parte della restante superficie, il Cabernet Franc e i vitigni Viognier e Roussanne (2.000 viti in totale, in una piccola parcella separata). A sorpresa iniziato come un esperimento Jacopo Di Battista rivela di produrre un vino bianco dal Vigneto Livia, piantato nel 2008, «sono stato ispirato, dice, dai migliori vini bianchi della Valle del Rodano e ho deciso di piantare 2.000 viti equamente divise tra il Viognier e Roussanne con un’alta densità e piccole distanze tra i filari. Trattiamo questo vigneto come un piccolo gioiello che lavoriamo esclusivamente a mano e con un’attenzione quasi maniacale. Nel 2010 abbiamo vinificato il nostro Livia IGT Bianco, un blend di Viognier (dalle caratteristiche note esotiche, che conferisce struttura e freschezza) e Roussanne (che porta in dote aromi eleganti): un vino che definirei inusuale.  Devo ammettere con orgoglio che ogni nuova annata è un successo».

 

 

L’accoglienza in azienda è una parte fondamentale del progetto, un potente strumento esperienziale attraverso il quale immergersi totalmente in un luogo dalla bellezza emozionante, respirando uno stile di vita sano che rinsalda il forte legame con la natura, le stagioni, i prodotti della terra ed enfatizza le tradizioni del territorio e i valori dell’ospitalità. Ogni estate, ormai da 5 anni, si organizzano delle cene in vigna che sono diventate un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del cibo e del vino.

Ogni anno vengono prodotte circa 45 mila le bottiglie prodotte ogni anno, ed ecco i vini: L’aura (Sangiovese)-Chianti Classico DOCG: Sei (Sangiovese)- Chianti Classico DOCG Gran selezione; Podalirio (Merlot)- IGT Toscana; Furtivo (Sangiovese)- IGT Toscana Rosato; Livia (Viognier e Roussanne)-IGT Toscana Bianco; Venti (Sangiovese e Merlot) IGT Toscana Rosso. Circa l’80% delle bottiglie viene esportato all’estero: Stati Uniti, Canada, Brasile,  Francia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Russia, Israele, Cina, Australia, Hong Kong.

 

 

 

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