Durante la Milano Wine Week si terrà anche la presentazione esclusiva della guida di Slow Wine 2022 in programma venerdì 8 ottobre, e la relativa degustazione di oltre 1400 vini diversi, aperta al pubblico, sabato 9 e domenica 10 ottobre dalle 12 alle 19 al Megawatt Court.
Anche la Tenuta Alois Lageder sarà presente alla degustazione con due etichette: il Löwengang Chardonnay 2018 e il Römigberg Schiava 2019. Lo Chardonnay, oltre ad aver scandito il successo crescente della Tenuta negli ultimi decenni, negli anni 80 ha fatto compiere un balzo in avanti alla qualità della produzione enologica di tutto l’Alto Adige. I vigneti del maso che si trovano in diverse microzone a Magrè reagiscono, anno per anno, in modo diverso alle condizioni climatiche. La famiglia Lageder le interpreta combinando le uve nel migliore dei modi per ottenere in ogni annata un nuovo capolavoro.
Per il Römigberg Schiava i cui vigneti sorgono sulle rive nord-occidentali del Lago di Caldaro con dei pendii spettacolari, ancora oggi si preferisce l’allevamento tradizionale a pergola. Considerato il riscaldamento climatico, e il tenore alcolico tendenzialmente sempre più elevato che lo stesso determina nei vini, la pergola protegge meglio gli acini a buccia sottile, accentuando la freschezza e la leggerezza dei vini ottenuti. Questo vino viene vinificato ogni anno sulla diversità dei vari fattori che caratterizzano la vigna. Sugli otto ettari di quest’apprezzamento si creano delle condizioni ideali per dar vita a un vero e proprio “organismo completo”, dove si realizza in pieno il principio della convivenza fra l’uomo, gli animali e le piante che sta alla base della filosofia aziendale.
Per assaggiare le nuove annate anche di questi vini l’appuntamento è quindi al Megawatt nella grande enoteca Slow Wine, suddivisa per regioni e gestita dai sommelier della Fisar.
Tenuta Alois Lageder
Con un approccio consapevole alle risorse naturali, creatività e uno spirito innovativo Alois Lageder produce vini che incarnano la diversità dell’Alto Adige. Fondata nel 1823, oggi la Tenuta è gestita dalla famiglia Lageder in sesta generazione.
