Tanta musica, eventi e artisti di fama internazionale. Ma anche degustazioni di eccellenze per celebrare la Maremma e le sue bellezze.
Nel 2020, con i problemi della pandemia, le chiusure e le restrizioni, il Morellino Classica Festival è stato definito “Il festival del coraggio”. Infatti, è stato tra i primi cinque festival, in Italia, a segnare la ripartenza portando altresì a termine, pur con tutte le precauzioni del caso, il programma completo della stagione.
Da dieci anni, Scansano è diventata, proprio grazie a questo evento, la Città della Musica e, anche quest’anno, il Festival ha preso il via proprio da lì, il 12 giugno, con un concerto dell’artista Fatma Said, soprano di fama internazionale.
Il Festival deve la sua denominazione a una grande eccellenza maremmana: il Morellino, un vino che è ormai entrato a pieno titolo nella Guida Top delle migliori etichette del made in Italy.
Il Morellino Classica Festival non è però solo concerti ma anche un itinerario incantevole attraverso i fantastici luoghi del territorio tra mare, colline, tenute e, naturalmente, tra le aziende più significative che producono questo straordinario vino.
Il 2 luglio, la tappa sarà a Magliano in Toscana dove ha sede Fattoria Mantellassi, l’azienda che qui lavora e produce da oltre sessant’anni e che è considerata una delle più prestigiose proprio per il Morellino. E’ grazie ai fratelli Giuseppe e Aleardo, patron della Fattoria, che questo vino ha ottenuto il riconoscimento della Doc, nel 1978, e, nel 2007, la riacquisizione della Denominazione di origine controllata.
Partecipare al Festival è dunque un evento importante per l’azienda che porterà in degustazione, non solo a Magliano, ma anche in atre tappe del Festival, due tra le sue etichette più famose: Mentore e Oblò.
Mentore è un vino rosso corposo ma fresco e fruttato. Realizzato dai vitigni Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Canaiolo nero, viene maturato in vasche di acciaio inox e affinato per alcuni mesi in bottiglia. Un vino perfetto a tutto pasto. “Intrigante” l’etichetta su cui troviamo un cappello da dottore che riprende la simbologia del nome in quanto, in passato, il dottore era considerato appunto una guida, un mentore.
Fresco, frizzante, vinificato con metodo Charmant è invece l’altro vino che parteciperà alle degustazioni del Festival: Oblò, uno spumante di qualità 50% Vermentino e 50% Chardonnay. Nasce da una lunga fermentazione con permanenza sulle fecce e affinato per sei mesi in bottiglia. Oblò ha un finissimo perlage, peculiarità che gli consente di essere perfetto sia per il più classico degli aperitivi sia per accompagnare i piatti di pesce e le ricette dell’estate.
Il concerto del 2 luglio avrà luogo a Palazzo Marchesi Giaquili Ferrini a Pereta con il duo Vansisiem, Paola Camponovo (soprano) e Alfredo Blessano (pianoforte).