DIRITTI&LAVORO: EFFETTO COVID LE ORE DI LAVORO DIMINUISCONO IN ITALIA E GRECIA (-11,3%) PORTOGALLO (-11,1%) E SPAGNA (-10,9%) E NON SOLO

L’effetto Covid-19 si abbatte sulle ore lavorate in Europa. Ma a farne le spese sono di più le nazioni dell’area mediterranea. Confrontando i Paesi europei, l’Italia e la Grecia hanno registrato i cali maggiori (–11,3%), seguiti dal Portogallo (–11,1%) e dalla Spagna (–10,9%). Le contrazioni minori sono invece state rilevate in Danimarca (–1,6%), in Finlandia (–2,2%) e nei Paesi Bassi (–2,3%).

L’arrivo della pandemia da coronavirus ha notoriamente avuto conseguenze su molti aspetti della vita economico-lavorativa. In particolare in Svizzera ad essere modificato, nel corso del 2020, è stato anche il totale delle ore di lavoro che ha subìto una contrazione del 3,7% rispetto all’anno precedente. Il calo, è stato particolarmente forte nel ramo «Servizi di alloggio e di ristorazione» (–29%) secondo un trend che ha interessato anche le altre realtà territoriali.

Se si dà un’occhiata ai dati europei, tra il 2019 e il 2020 la durata settimanale effettiva del lavoro per persona occupata tra i 20 e i 64 anni nell’UE è diminuita infatti al 6,9%. Il calo ha interessato un po’ tutti i paesi  europei ma quelli mediterranei hanno avuto conseguenze più significative rispetto agli altri. Confrontandoli si nota infatti che l’Italia e la Grecia hanno registrato i cali maggiori (–11,3%), seguiti dal Portogallo (–11,1%) e dalla Spagna (–10,9%). Le contrazioni minori sono invece state rilevate in Danimarca (–1,6%), in Finlandia (–2,2%) e nei Paesi Bassi (–2,3%). La Svizzera (–4,2%) si è classificata tra i paesi nei quali la diminuzione della durata settimanale effettiva del lavoro è meno marcata.

 

 

 

 

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