FOOD/ LA DOMENICA IN TAVOLA: ARISTA AL LATTE CICORIA PINOLI E UVETTA E UN CALICE DI AMARONE CAMPOFIORN 2015 DI MASI

L’arista e’ un piatto sempre molto apprezzato, facile da preparare ha un gusto morbido e si abbina bene a vini sapidi e contorni a base di verdure senza tralasciare le patate al forno o bollite e condite poi proprio col il sughetto dell’arista. In alternativa della cicoria con pinoli e uvetta sultanina, magari quella di Lipari… Ed ecco la ricetta…

 

Vino in abbinamento: un calice di Amarone della Valpolicella della cantina Masi, Campofiorin 2015

 

Rosso del Veronese IGT

Ricco, rotondo e vellutato, ma cordiale ed eclettico a tavola. Sposa semplicità e grazia a forza e maestà.

È l’originale Supervenetian di Masi nato nel 1964, internazionalmente riconosciuto “vino di taglia e complessità stupende”, creatore di una nuova categoria di vini veneti ispirati alla tecnica dell’Amarone (Burton Anderson). Il suo metodo di produzione è stato definito da Hugh Johnson “ingenious technique”. Dai vitigni Corvina, Rondinella, Molinara, si abbina bene alle carni. Di aspetto rosso rubino intenso.
all’olfatto sa ciliegia matura e spezie dolci,  ricco e intenso al palato sa di ciliegia e frutti di bosco, buona persistenza e tannini morbidi.

 

INGREDIENTI:

800 gr di arista di maiale

qualche cucchiaio di farina

40 gr di burro

un litro di latte intero

olio evo

sale

pepe nero

uno spicchio di aglio

una cipolla di Tropea

salvia

rosmarino

una carota

sedano

 

PREPARAZIONE:

Prima di tutto infarinare leggermente l’arista da ogni parte. Mettere in una casseruola abbastanza grande l’olio extravergine d’oliva e il burro, aggiungere la carota tagliata piccolissima, e il sedano (solo il gambo) tagliato sottilissimo, la cipolla a fettine fine, l’aglio con la camicia e tagliato in due, in modo da toglierlo senza problemi alla fine della cottura, qualche fogliolina di salvia, e infine l’arista e farla rosolare in modo che crei quasi una crosticina. Solo quando avrà assunto un colore dorato aggiungere il latte e lasciare cuocere con il coperchio a fuoco lento per circa un’ora, avendo cura di girare spesso il trancio di carne. Man mano che la cottura prosegue il latte creerà una salsa densa. L’arista è cotta quando alla prova con lo stecchino o la forchetta la presa risulta morbida e asciutta. Se il condimento si asciuga prima che la carne sia cotta aggiungere un po’ di acqua. Nel caso in cui invece il condimento risultasse ancora non addensato, lasciare cuocere qualche minuto senza coperchio. Prendere quindi l’artista e adagiarla su un tagliare aspettando che si raffreddi un po’. E’ necessaria una mezz’oretta circa. A questo punto tagliare l’arista a fettine, non troppo fine, circa mezzo centimetro, e predisporle su un piatto, possibilmente ovale. Recuperare la salsina, scaldarla sul fuoco e versarla ancora bollente sulle fettine di arista. Se gli aromi sono troppo evidenti si possno ridurre con un minipiner, oppure togliere le parti più fastidiose al palato come il rosmarino e la salvia, l’aglio.

L’arista si accompagna bene con le patate al forno, oppure bollite e condite con la stessa salsa in cui è stata preparata. In alternativa possono andare bene, dei fagiolini al burro, oppure della cicoria o degli spinaci. Sarebbe delizioso, ripassarli in padella, mettendo nell’olio anche un po’ di aglio e peperoncino, aggiungendo poi alle verdure anche i pinoli e l’uva sultanina precedentemente rinvenuta in una tazza di acqua calda… Impiattare. E buon appetito!!!

 

(Vedi pure sul sito arista all’uvetta e pinoli)

 

 

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