WINE/ CARPENE’ MALVOLTI: OTTIME PERFORMANCE PER IL PROSECCO NEL 2019 BENE ANCHE PRIMO TRIMESTRE 2020

Ma il lockdown caratterizza lo scenario mondiale
L’annata migliore della sua storia; questo è stato il 2019 per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. – secondo il Rapporto Economico sulla Denominazione elaborato dal Consorzio – con 92 milioni di bottiglie vendute (+1,6% rispetto al 2018) ed un fatturato di 524 milioni di euro (+1,2%). Peraltro, anche il primo trimestre del 2020 ha registrato numeri soddisfacenti finchè l’emergenza coronavirus ponesse un blocco globale al canale distributivo dell’ Ho.Re.Ca unitamente al netto calo dell’esportazioni ed alla contrazione delle vendite nella GDO italiana ed estera.
Mentre il mondo del vino nel suo complesso attraversa una fase di stand by proprio in funzione del rallentamento dei consumi a livello mondiale, il comparto del Prosecco sembra comunque tenere meglio delle altre tipologie di vino. Infatti, nonostante il canale Ho.Re.Ca sia ancora pressoché fermo, il decremento risulta inferiore rispetto ad altre bollicine. Il consumatore abituale di Prosecco sta continuando evidentemente ad approvvigionarsi, ove possibile attraverso la GDO – che a Marzo ha fatto segnare un +16,8% in valore e 18,6% in volume – e ne ha riscoperto un consumo autogratificante all’interno dell’habitat familiare.
In tutto questo, nonostante il blocco di una cospicua parte delle attività produttive nazionali e l’inevitabile riorganizzazione del ciclo produttivo con il conseguente ricorso – allorquando si è potuto – allo smart working, la Carpenè Malvolti – realtà leader della Spumantistica nonché pietra miliare per la nascita e lo sviluppo del Prosecco – non si è mai fermata.
“L’assoluta straordinarietà della congiuntura corrente con le relative inevitabili ricadute economiche – ha spiegato il DG della Casa Spumantistica di Conegliano, Domenico Scimone –  è stata parzialmente da noi assorbita  anche se il blocco della ristorazione a livello internazionale ha avuto un notevole impatto sulle performances del mese di Aprile su tutto il nostro business ed in particolare sull’Export. Defaillance più contenute infatti si sono registrate sul mercato domestico, laddove nel primo trimestre si stava performando positivamente sull’abbrivio dei risultati  dell’anno precedente. La nostra Impresa – operando da sempre su tutto i canali, sebbene l’On-Trade e tutto l’indotto siano stati costretti alla chiusura dalle prescrizioni normative – ha potuto continuare ad operare rifornendo l’Off-Trade a livello internazionale anche se con un inevitabile decremento di ordini. A livello logistico – ha aggiunto – abbiamo potuto continuare a veicolare le merci senza particolare disagi. Sebbene al momento non può essere delineato un nuovo orizzonte – persistendo ancora e tanto il rischio sanitario – ha ripreso – rimaniamo comunque fiduciosi che, seppur in modo graduale e progressivo, si possa riprendere una nuova e diversa normalità da Settembre in avanti, confidando altresì nel quadrimestre di fine anno, che solitamente corrisponde con le migliori performance per la nostra merceologia”.
Tuttavia, per riconquistare la normalità, la pragmatica previsione del DG della Carpenè Malvolti è che bisognerà aspettare il 2021.
“Nel frattempo occorre pensare al futuro del vino con una prospettiva totalmente diversa – ha affermato – affinchè questa pandemia, sebbene ci abbia fatto realizzare tutta la vulnerabilità del nostro modus vivendi et operandi, non prenda il sopravvento e ci induca perchè costretti dalla contingenza a proiettare la strategia commerciale solo ed esclusivamente sulla leva del prezzo. È vero che da ora in avanti necessiterà ripartire in modo totalmente diverso e massivo – ha aggiunto – è altrettanto vero che sarà soprattutto fondamentale e decisivo uno straordinario impegno generale ed univoco delle Istituzioni, delle Associazioni di categoria, dei Consorzi di Tutela e di ogni singolo Imprenditore al fine di salvaguardare il valore ed il posizionamento del Proseccco”.

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