Un secondo piatto da …leccarsi i baffi… L’arista di maiale con pinoli e uva sultanina. Si prepara in un’oretta, è buona anche il giorno dopo (adoro gli avanzi che mi risolvono il pranzo anche all’ultimo momento…) e in genere è molto apprezzata dagli ospiti a tavola. E Voilà, ecco la ricetta…
Vino in abbinamento: Un Brunello di Montalcino Col di Lamo della cantina di Giovanna Neri.
Si contraddistingue per il suo profilo organolettico originale, è un vino rosso, fermo e secco, vinificato da uve Sangiovese nel contesto delle tipologie previste dalla denominazione Brunello di Montalcino. L’azienda Col di Lamo è stata inserita nella Guida Vini di Quattrocalici perché è una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia di Siena.
INGREDIENTI:
600 gr di arista di maiale
un bicchiere di vino rosso
uvetta sultanina di Lipari
pinoli (una manciata)
olio evo
sale
pepe nero
uno spicchio di aglio
carota
sedano
alloro
salvia
PREPARAZIONE:
Prendere un pezzo intero di arista di maiale e lasciare rosolare in una pentola con abbondante olio di oliva e uno spicchio di aglio. Aggiungere la carota e il sedano tagliati a dadini. Consiglio di prepararla sui fornelli invece che al forno dove l’arista diventerebbe troppo asciutta. Nello stesso tempo in una ciotola far rinvenire l’uvetta – quella di Lipari è ottima ma in commercio ce ne sono di diverse qualità in genere molto buone – in mezzo bicchiere di vino rosso. Una volta rosolata la carne da tutte le parti e appena si sarà creata una crosticina, aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso e coprire. Far evaporare il vino. Se necessario aggiungere poi un pò d’acqua. Infine, mettere l’uvetta che avevamo messo nella ciotola con tutto il resto del vino, aggiungere il sale e il pepe nero e coprire con un coperchio. L’uvetta in genere si trova da Castroni, o negozi simili, ce n’è di tanti tipi, anche grappolini interi, quella di Lipari la trovo più dolce, anche i chicchi sono un pò più grandi. Ma è di grande effetto mischiare diversi tipi di uvetta, che è l’alternativa che mi piace di più. Se l’uva è disponibile al mercato (anche d’importazione da altri paesi) si possono mettere a cuocere anche alcuni chicchi di uva fresca per dare un tono al piatto. Se fa piacere si può aggiungere anche una foglia di alloro e un pò di salvia. Quando è quasi pronto togliere l’aglio e in ultimo mettere i pinoli. Far freddare l’arista e tagliarla a fette come si farebbe per qualsiasi altro arrosto. Liberare quindi il condimento dall’alloro e dalla salvia e aggiungere all’arista tagliata a fette. Impiattare e buon appetito! Come contorno, oltre ad un’insalata varia e colorata si possono immaginare delle patate precedentemente bollite, tagliate a fette i poi condite proprio don il condimento dell’arista…
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