DIRITTI E LAVORO/ UN MASTER SUL MOBBING STALKING VIOLENZE SESSUALI E BULLISMO

 

L’identificazione e la gestione dei conflitti al centro del Master messo a punto dall’Università telematica Pegaso che affronta cosi’ i temi della violenza interpersonale, dello stalkig, del mobbing, della violenza sessuale fino al bullismo soffermandosi sulle strategie efficaci e sui modelli psicosociali integrati per identificare scientificamente i comportamenti aggressivi e le molestie morali in soggetti vittime di vessazioni e di atti persecutori.

 

Personalmente, non amo le Università telematiche, capisco però che le distanze e a volte gli impegni di lavoro e familiari impediscano la partecipazione a corsi di studi o convegni, quindi forse, meglio questo che niente…

La Sapienza, per esempio, già molti anni fa monitorava il fenomeno del mobbing alla Prima Clinica Psichiatrica del Policlinico di Roma. Non ho notizia però di Master simili sulle vessazioni e violenze morali sul posto di lavoro, in famiglia, nella vita privata o a scuola, come succede per il bullismo. E’ quindi lodevole che il professor Luigi Iavarone, direttore scientifico del Master abbia proposto questo progetto di studi, rivolto a tutti i comunicatori, ai medici, agli psicoterapeuti, agli psicologi, agli avvocati e ai sociologi, al fine di sviluppare tutte le competenze necessarie in fenomeni ormai sempre piu’ al centro della nostra vita quotidiana, purtroppo, stante l’esigenza di attivare un’alta formazione specifica di quanti per mansioni o interesse personale si sono trovati a dover comprendere una materia di così difficile identificazione.  Spesso infatti, le stesse vittime non hanno gli stumenti adeguati alla riconoscibilità del fenomeno e pertanto impossibilitati a denunciare i maltrattamenti perchè troppo spesso non si è in grado di riconoscere le vessazioni. La condotta violenta poi non deve essere considerata una prassi consolidata, come può accadere nelle violenze sessuali, ma è importante sviluppare le competenze in questo settore anche per sopperire alla mancanza di riconoscibilità degli episodi “molesti”.

Spesso il persecutore, il mobber, lo stalker, il bullo è una persona  che reitera il comportamento persecutorio ed è per questo capace di gestire con destrezza i suoi comportamenti violenti per renderli poco evidenti agli occhi della vittima di turno. Riesce a confonderla con molta abilità per impedirle azioni di tutela personale con la messa in campo degli avvocati, medici, psicologi.

Proprio per questo, e per affrontare al meglio tali fenomeni è importante la partecipazione di diversi specialisti che possano analizzare i singoli fatti, ognuno dal punto di vista delle proprie competenze e conoscenze.

 

 

 

 

 

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