LA DOMENICA IN TAVOLA/ COVATELLI POMODORINI PACHINO PEPERONCINO E RICOTTA SALATA

PER FAVORE NON CHIAMATELI CAVATELLI, SONO I COVATELLI DELLA TRADIZIONE CALABRESE FATTI CON ACQUA E FARINA DI SEMOLA DI GRANO DURO. CUCINA POVERA MA DENSA DI SAPORI E DI ODORI CHE STORDISCONO… ECCO LA RICETTA:
Vino in abbinamento: un vino rosso importante  come un Cirò Doc Classico Superiore Riserva 2015 ‘A Vita
Il vino Cirò DOC rosso classico superiore riserva è una delle tipologie di vino previste dalla denominazione Cirò doc una doc della regione Calabria. I disciplinari delle denominazioni doc prevedono al loro interno specifiche tipologie di vino, che si caratterizzano per la loro composizione ampelografica, ossia per i vitigni ammessi per la loro produzione, per le procedure di vinificazione e per le specifiche caratteristiche organolettiche del vino. I vitigni che rientrano nella composizione del vino Cirò DOC rosso classico superiore riserva sono Gaglioppo minimo all’ 80%. Le caratteristiche organolettiche del Cirò DOC rosso classico superiore riserva prevedono un colore Il profilo olfattivo Rosso rubino, più o meno intenso, Rosso granato. Riserva è piacevole, delicato, vinoso e al palato risulta secco, caldo, armonico, pastoso.
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Ingredienti per 4 persone:
400 gr di farina di semola di grano duro
250 gr di acqua tiepida
1 pizzico di sale
Per il codimento:
300 gr di pomodorini pachino
olio extravergine d’oliva
uno spicchio di aglio
sale
pepe nero
peperoncino
ricotta salata
Preparazione:
Mettere la farina a fontana in una terrina o direttamente sulla spianatoia infarinata e versare al centro, un pò alla volta l’acqua tiepida. Aggiungere un pizzico di sale. Impastare con le mani fino a che non si formerà un panetto di pasta liscia e compatta e se necessario aggiungere un pò di acqua, nel caso che risulti troppo secca, se si verifica il caso contrario naturalmente aggiungere un pò di farina. Coprire il panetto con un canovaccio e prelevare piccoli pezzi dell’impasto per formare delle liste lunghe come si fa per fare gli gnocchi.  I covatelli infatti altro non sono che gnocchetti senza patate, quindi molto più facili da fare in casa. Prendere quindi questi serpentelli e tagliarli col coltelli di una lunghezza standard i 4-5 cm. A questo punto per creare i covatelli con l’indice fare un piccolo movimento al centro, oppure ci si può aiutare con la forchetta, anche qui come per gli gnocchi. In Calabria è in uso un altro sistema. In tutte le cucine si dispone in genere di una “cernijja”, una specie di cestino di paglia che solitamente viene usato per mettere le verdure al sole ad essiccarsi, come i pomodori o le olive. In questo caso il cestino, che è rigato, deve essere capovolto all’ingiù e ogni pezzettino di pasta deve essere “rigata”.  Sistemar i covatelli sulla spianatoia fino al momento della cottura. Cuocere con abbondante acqua salata per circa 10-15 minuti. Condire con un semplice sugo con i pomodorini pachino, che avremo fatto mettendo in una ciotola preferibilmente di coccio l’olio evo e lo spicchio di aglio assieme a un pizzico di peperoncino. Mettere i pomodorini tagliati a pezzettini, il sale e infine quando il sugo è praticamente pronto una spolverata di pepe nero. Condire i covatelli e aggiungere una spolverata di ricotta salata o se si preferisce di pecorino romano. Impiattare e servire con una foglia di basilico. E buon appetito!
Un’alternativa può essere quella di preparare un sugo con la spuntatura di maiale, oppure quella di aggiungere un pò di ‘nduja al sugo preparato questa volta con i pelati e fatto cuocere a lungo nel tegame di coccio. O infine preparare i covatelli con un sugo di carne.

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