WINE/ VINITALY: MASI LANCIA UNA NUOVA SFIDA SUGLI SPUMANTI

Focus sulla Spumantizzazione per il XXXI Seminario Tecnico Masi “Vini spumanti: semplici bollicine o biotecnologia?”. Dopo 30 anni di Seminari Tecnici a Vinitaly, frutto di un’esperienza maturata in 40 anni di impegno del Gruppo Tecnico Masi, l’azienda vitivinicola veronese, riconosciuta in tutto il mondo come produttore leader di Amarone, ha presentato la sua nuova e stimolante sfida nel campo della spumantizzazione, allargando i suoi orizzonti enologici.

Da alcuni anni il Gruppo Tecnico Masi (GTM) si è impegnato a fondo anche nell’affascinante mondo dei vini spumanti, in Trentino grazie al sodalizio con l’azienda Conti Bossi Fedrigotti, dove dal 2007 con “Conte Federico” produce un’apprezzata Riserva di Trentodoc e a Valdobbiadene, dopo la recente acquisizione dell’azienda Canevel, nota per la produzione degli affermati spumanti risultato del metodo charmat.

I tecnici Masi con il loro progetto di ricerca si sono posti l’obiettivo di avere da entrambi i metodi di spumantizzazione bollicine originali e personalizzate. Stanno indagano pertanto in tutti i suoi aspetti il ruolo dei lieviti, i tempi e le modalità della presa di spuma. Una conoscenza più approfondita di tecnologie e biotecnologie permetterà quindi di meglio governare il processo produttivo e di trarre un ulteriore vantaggio dalla già ottima tradizione di partenza.

Stimolante l’atteso confronto tecnico con il Prof. Bertrand Robillard dell’Istituto Enologico di Champagne che ha portato in questa sede le esperienze della patria indiscussa del vino spumante per ecellenza, bandiera della Francia nel mondo. In particolare ha illustrato le nuove recenti tecnologie ancora in costante progresso, proponendo riscontri tecnici sul comportamento dei lieviti prima, durante e dopo la presa di spuma. Altro processo per il quale si prospettano importanti novità è il remouage e a questo proposito il prof. Robillard ha presentato l’innovativo sistema Remulab®.

I relatori Lanfranco Paronetto e Anita Boscaini del Gruppo Tecnico Masi si sono soffermati sugli elementi tecnici essenziali della presa di spuma, sia essa effettuata in bottiglia (metodo classico-tradizionale) o in autoclave (metodo Martinotti-Charmat). Le variabili da considerare sono veramente numerose e molto complesse, dalla preparazione del lievito per la fermentazione del vino base, passando per il controllo dei parametri necessari all’attivazione dei lieviti, alla gestione delle temperature e della pressione durante la spumantizzazione.Hanno descritto le sperimentazioni in corso nelle cantine di Valdobbiadene, dove sarà installata un’inedita batteria di miniautoclavi che consentiranno di testare in contemporanea diversi ceppi di lievito, sottoposti alle più svariate condizioni di fermentazione. L’attesa è di creare una propria expertise spumantistica capitalizzando nel tempo dati ed esperienze.

“Il Gruppo Tecnico Masi ha approcciato il mondo della spumantizzazione con le dinamiche di sempre: l’osservazione delle tecniche e delle pratiche consolidatesi in loco negli anni, affidandosi a comprovate professionalità esterne e infine utilizzando lo strumento della sperimentazione per delineare, vendemmia dopo vendemmia, uno stile Masi da declinare anche in questa tipologia di vini”, ha commentato Raffaele Boscaini, Coordinatore Generale del GTM.

Infine l’enologo Andrea Dal Cin ha condotto il qualificato pubblico attraverso una degustazione che ha coinvolto i seguenti vini; ne è seguito un appassionato e interessante dibattito a dimostrazione di quanto sia attuale l’interesse per il mondo delle bollicine e delle tecnologie che lo rendono così affascinante.

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