FOOD/ LAMPACIONI E CREMA DI FAVE LA TOQUE BLANCE DELLO CHEF ROBERTO CAZZATO CELEBRA IL TERROIR SALENTINO

Gli odori e i sapori del Salento nel piatto. Siamo tornati a trovare gli amici salentini a via Mantova a Roma per gustare pietanze vecchie e nuove uscite dalla toque blance dello chef Roberto Cazzato nel ristorante Il Salento in una Stanza. Abbiamo iniziato dalla Degustazione in 5 portate, assaporando la crema di fave e cicoria, pomodorini pachino e crostini di pane.

 

 

 

Prima di arrivare alla degustazione delle orecchiette, abbiamo visto passare questo meraviglioso polipo alla piastra con verdure miste, e lo abbiamo prenotato per il timore che finisse. Il pesce de “Il Salento in una stanza” è freschissimo e proviene dalla Puglia.

 

 

 

 

Intanto, sempre per rimanere nella Degustazione abbiamo assaporato questi bottoncini con alici dorate e verdurine alla julienne.

 

 

 

 

 

 

Ottima idea quella di servire in una coppetta il polpo in insalata con crema di patate, limone e arancia. E’ più elegante della solita insalata di polipo e patate e facile da fare anche in casa.

 

 

 

Adoro l’uovo sodo fritto, in crema con lampacioni, tipico frutto della terra salentina, molto usato per il suo sapore agro e dolciastro.

 

 

 

I lampacioni sono presenti anche in questa speciale peperonata dove le verdure come i basilico, il pomodoro, il peperone, le carote sono ridotte in mousse. A rendere più aspro il sapore le acciughe attorcigliate e inserito nel piatto tra una verdura e l’altra.

 

 

 

 

Tutto nuovo il piatto di orecchiette servite con uno speciale condimento realizzato dallo stesso chef in cui entrano a far parte anche i capperi

e altri prodotti della terra, essiccati e poi ridotti in polvere direttamente da Roberto Cazzato.

 

 

 

 

Dopo le orecchiette abbiamo gustato il polipo alla piastra con verdure miste, così siamo stati costretti a rinunciare

al dolce, e terminato oltre che con il caffè, con una coppa offerta da Il Salento in Una Stanza, con sbriciolata e crema di cioccolato.

Ah dimenticavo il vino… un Salento Igt Negramaro rosè.

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