Qualè il regime di trasparenza nella pubblica amministrazione in Italia, Svezia, Regno Unito e nella Ue? Nasce da questa domanda il libro di Anna Corrado dal titolo “Conoscere per Partecipare: la strada tracciata dalla trasparenza amministrativa”, per la Collana Studi Anac – Edizioni Scientifiche Italiane, che viene presentato domani a Roma presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, alle ore 15,00 alla presenza del ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Una lunga carriera tra i meandri della trasparenza amministrativa, Corrado, laurea in Scienze Politiche e in Giurisprudenza, è anche giornalista pubblicista e dal 2009 è magistrato amministrativo presso il Tar Campania nella sede di Napoli. Corrado è giudice tributario e componente del Tribunale Nazionale Antidoping, dal 2013 si occupa della prevenzione della corruzione e trasparenza e dal 2015 ed è esperto del Consiglio dell’Anac.
Abbiamo chiesto a Corrado come nasce questo progetto, di cui discutono domani nel corso della presentazione il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, Giovanni Buttarelli, Nicoletta Parisi, Filippo Patroni Griffi. Intervengono inoltre Robert Rydberg, ambasciatore di Svezia in Italia e Wendy Wyver. Primo Console Bilaterale Ambasciata Britannica Roma.
“Questo libro – spiega Corrado – non è solo un viaggio nei meandri della trasparenza
amministrativa e tra i suoi strumenti, ma anche un viaggio “fisico” in alcuni dei luoghi dove si praticano da tempo
la trasparenza e la privacy”. E’ stato in particolare Raffaele Cantone “che prima di altri – aggiunge – ha creduto in
questo mio progetto di studio e mi ha incoraggiato a perseguirlo, seguendo con interesse, prodigo di consigli, ogni progresso.
Il mio «viaggio» è iniziato, il 16 ottobre del 2017, da Londra dove, grazie alla disponibilità dell’Ambasciatrice britannica in Italia,
Jill Morris e di Sally Cullen, magistrato britannico di collegamento, ho potuto incontrare funzionari del Ministry of Foreign Affairs confrontandomi sul delicato tema della accessibilità dei documenti storici contenuti negli archivi di Stato. Mariangela Siciliano (coautrice di questo testo), allora dirigente presso il Dipartimento UK Export- Finance
del Treasory Ministry inglese, mi ha invece illustrato gli obblighi di pubblicazione vigenti in Gran Bretagna a carico delle amministrazioni e del personale pubblico”.
Corrado sottolinea nel suo lavoro quella che chiama “la libertà ad informarsi e il diritto di conoscere” attraverso, la strada tracciata dalla trasparenza amministrativa, che devono avere come obiettivo in primo luogo quello di conoscere le scelte operate dalle amministrazioni, di consentire la formazione di un’opinione pubblica che serva da pungolo per migliorare le decisioni pubbliche e per esercitare un controllo sull’attività amministrativa che alimenti il dibattito pubblico. Tutto ciò può comportare – conclude Corrado – anche un effetto deterrente per la “cattiva” amministrazione e rendere la trasparenza amministrativa una misura di prevenzione della corruzione grazie a quel “riflettore” puntato sulla stessa. Il diritto a conoscere non è senza limiti e altri interessi, anche a rilevanza costituzionale, devono essere tutelati insieme alla trasparenza, spettando tale compito, non sempre facile, alle amministrazioni. Un altro obiettivo di questo lavoro rivolto ai cittadini e residenti, agli operatori giuridici e alle amministrazioni è quindi quello di fare il punto sulle norme e sugli strumenti in tema di trasparenza, ripercorrendo la strada segnata dalla dottrina e dalla giurisprudenza.