WINE/ GUALDO DEL RE CANTINA CHE GUARDA L’ISOLA D’ELBA E GLI ARTISTI VETRAI DI MURANO

La storia di Gualdo del Re è la storia di Nico e Teresa Rossi e della loro passione per la terra e il vino. Un’eredità tramandata da una generazione all’altra e trasmessa anche ai figli Federico e Valentina, che sono parte integrante dell’azienda. Fondata nel 1953 a Suvereto, un piccolo comune medievale chiuso ad anfiteatro dagli splendidi colli che dominano la parte centrale della Toscana, a poco più di 4 miglia dal mare di fronte all’Isola d’Elba, l’azienda prende il nome dal tedesco wald (bosco), termine che definisce un luogo di particolare bellezza. Gualdo del Re gode un microclima unico in virtù del quale i vigneti, situati nella media collina di Suvereto, a circa 100 metri sul livello del mare, si sviluppano su terreni di natura ciottolosa, argillosa e a bassa fertilità, che rendono territorio di Suvereto una nicchia ecologica a forte vocazione per i grandi vini rossi toscani di eccezionale struttura.

 

 

 

L’azienda si estende su una superficie totale di circa 45 ettari, 25 dei quali vitati, con una densità di circa 6.500 piante/ettaro. La vite viene allevata nelle forme tradizionali, a guyot e cordone speronato, con bassissima carica di gemme per ettaro. I risultati, quantificabili in una produzione annua di circa 120.000 bottiglie, annoverano nove etichette, tutte legate alle denominazioni di origine del territorio; i vitigni a bacca rossa spaziano infatti dal Sangiovese al Merlot, dal Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc all’Aleatico

I vitigni a bacca bianca invece sono il Pinot Bianco e il Vermentino. Una delle caratteristiche di Gualdo del Re è la scelta di vinificare gli uvaggi in purezza, come nel caso del Sangiovese (che dall’azienda prende il nome), l’Rennero (DOC Val di Cornia Suvereto 100 % Merlot), Valentina (IGT Costa Toscana 100 % Vermentino), Shiny (IGT Costa Toscana Rosato 100 % Aleatico) e Amansio (IGT Costa Toscana Passito 100 % Aleatico).

Nico e Teresa di recente hanno voluto celebrare due eccellenze italiane, unite in un progetto che sposa la nobile enologia toscana con la millenaria tradizione della soffiatura del vetro veneziana.

 

 

“f” è la sintesi di un’idea che nasce dal desiderio di creare qualcosa di unico: un vino speciale, il pluripremiato Merlot di “Gualdo del Re”, in una bottiglia pensata e realizzata appositamente dalla celebre vetreria Carlo Moretti di Murano.

Nico Rossi e “Gualdo del Re” sono sinonimo di Merlot. L’area di Suvereto, che si trova nel centro della Maremma, dove la costa tirrenica guarda all’Isola d’Elba, offre le condizioni ideali per far prosperare la vite. La qualità del terroir e le condizioni climatiche, caratterizzate dall’influenza dei venti marittimi, consentono di ottenere i migliori risultati e la riduzione della resa ha elevato la qualità delle uve.

Cura rigorosa e amore per il vigneto frutto di un’esperienza quarantennale germogliata sotto la guida del nonno prima e del padre poi. È stata questa la preziosa eredità che Nico Rossi ha messo a frutto a Gualdo del Re, la sua azienda, coadiuvato dalla professionalità dell’enologa Barbara Tamburini, la “regina del Merlot”. Sua la firma su ben 7 vini giunti sul podio nell’arco di 5 anni al prestigioso concorso enologico Mondo Merlot, un traguardo mai riuscito in precedenza ad altri. Per Gualdo del Re, con cui collabora da vent’anni, la sua creatività, derivata da una smisurata passione per la vite ed il vino, le ha consentito di creare un prodotto eccellente ottenuto dalle uve di prima classe dell’annata 2015.

In “f” il prezioso contenuto ha trovato una forma congeniale. La bottiglia che custodisce il vino è un’opera d’arte in cui i “soffiatori del vetro” hanno reinterpretato, nobilitandolo, il classico fiasco toscano.

Uno dei segreti meglio custoditi dell’arte del vetro veneziana è la combinazione del vetro liquido in diversi colori e strutture in una sola soffiatura: aiutati solamente da stampi intagliati a mano, si soffiano originali praticamente identici in tre colori.

La bottiglia è protetta da uno scrigno prezioso, un unico blocco di legno di frassino lavorato a mano, per reinterpretare lo stampo con cui i maestri vetrai di Murano l’hanno creata. Invece di un’etichetta, per valorizzare il particolare connubio, è stata scelta un’incisione su vetro e la bellezza della bottiglia sarà visibile solo quando “f” avrà assolto il proprio compito: quello di evocare un sogno, esprimere un’emozione, far riassaporare con la mente un ricordo unico.

Solo 2.000 bottiglie prenotabili esclusivamente on line sul sito www.progettof.it al prezzo di Euro 1.000,00. La priorità della prenotazione darà la facoltà di scegliere il proprio numero preferito che verrà inciso a mano, operazione che sarà visibile in diretta streaming dal caveau che ospita e protegge le preziose bottiglie.

Clicca sotto per chiudere la ricerca