WINE/ 50 ANNI COL BAROLO E IL DOLCETTO D’ALBA FESTA GRANDE PER LA CANTINA GIOVANNI ABRIGO

 

Cinquanta anni d’impegno con tre generazioni che amano la terra e i grandi vini come il Barolo e il Dolcetto d’Alba, il Barbera, il Nebbiolo, così la Cantina Giovanni Abrigo festeggia mezzo secolo di lavoro con tanta soddisfazione. Quella che mostrano Paola e Giorgio Abrigo, che da quando il fondatore dell’azienda vitivinicola Giovanni, padre di Giovanni, non c’è più sono saldamente al timone. Lui si occupa del terroir e fa anche l’enologo, controlla i vitigni e produce e imbottiglia. Lei cura la parte amministrativa, il marketing, le vendite. Sono marito e moglie e i loro figli hanno già deciso che anche per loro quella è la loro vita.

Quando tutti abbandonano le campagne in Piemonte Giovanni Abrigo decide di acquistare i terreni di Diano d’Alba e intraprendere assieme alla moglie e alla sua famiglia questa nuova avventura. La sua nasce come azienda agricola policolturale, dove si alleva bestiame, la celebre razza bovina piemontese, si coltivano vari tipi di frutta, tra i quali la nocciola Piemonte I.G.P e soprattutto si coltivano vitigni (Dolcetto, Barbera, Nebbiolo e Favorita), per le denominazioni DOC e DOCG, che consentono di fare vino di grande qualità. La storia della famiglia e della cantina sono indissolubilmente legate: sono passati cinquanta anni e si sentono tutti. Nel frattempo anche i figli Giulio e Sergio, crescendo, hanno condiviso completamente questo progetto di lavoro e ricerca dell’eccellenza nella produzione dei grandi vini di Langa.

L’azienda Giovanni Abrigo si trova a Diano d’Alba, in Piemonte, un comune storicamente vocato alla produzione di Dolcetto, ma anche delle caratteristiche nocciole piemontesi, entrambi specialità dell’azienda.

Giovanni Abrigo produce, da più di trent’anni, la famosa Tonda, pregiatissima nocciola, indispensabile ingrediente dei torroni albesi e non solo. I noccioleti si estendono su una superficie di 10 ettari e producono circa 25000 kg di nocciole all’anno. L’azienda è a conduzione monofamiliare. Le tradizioni e la conoscenza dei “vecchi del vino” contano molto, per la famiglia Abrigo, perché custodiscono i segreti delle vere attitudini di questo angolo di mondo e sanno ascoltare e capire la terra. Le caratteristiche climatiche di questi terreni sono perfette per la coltivazione della vite, senza bisogno di interventi umani. La Abrigo che adesso è nelle solidissime mani di Giorgio, figlio di Giovanni, che la segue assieme a sua moglie Paola, possiede 11 ettari vitati e produce circa 60000 bottiglie all’anno e punta tutto sulla tipicità e l’identità territoriale.

L’uva viene prodotta a circa 500 metri dal livello del mare, i vigneti si trovano tutti in collina, con forti pendenze e le lavorazioni sono interamente manuali. Produrre qualità significa scegliere attentamente grappolo per grappolo.L’attenzione è concentrata ad ottenere un vino sano, il livello di solforosa è tre volte inferiore ai limiti consentiti. Esporta in Giappone, Cina, Usa, Nord Europa e Sudamarica. La cantina conta su 13,67 ettati vitati di cui nove si trovano nel Comune di Diano d’Alba, dove si ottengono vini rossi e bianchi, un ettaro nel comune di Grinzane Cavour, e un ettaro nel comune di Roddi e due ettari a Novello in località Ravera. La vigna in media ha 30 anni. Ed ecco i vigneti e le etichette:

 

 

SÖRÌ CRAVA: da questi vigneti  il Dolcetto di Diano “Sörì Crava”. L’esposizione a sud-ovest di questa collina e l’altezza sui 400 metri s.l.m., permettono alle viti di età media sui trent’anni la produzione di uve per un vino dal sapore secco ma fresco, e dal profumo fragrante e di buona persistenza. Il terroir argilloso si sente in questo vino di carattere.

GARABEI: prezioso e antico, esposto a sud-ovest, e situato a circa 350 metri di altezza dal mare è formato da ceppi di circa cinquant’anni, conferisce naturalmente una complessità e una bellezza espressiva del tutto particolari al Dolcetto di Diano Superiore Garabei.  Il terreno argilloso regala armonia, eleganza, profumo e longevità al vino. Il bouquet di profumi è variegato, ed il sapore è giustamente ammandorlato.

 

BARBERA: il vigneto si trova sotto alla “rocca” di Diano,  dalla quale nel corso dei secoli si sono staccate le “arenarie di Diano”, costituite da sabbie più o meno compatte alternate ad arenarie grigie. Abbiamo spostato pietre e pietre per piantare le viti, ma ne è valsa la pena. Ora questo vigneto dà dei grappoli bellissimi, turgidi, perfetti pendoli blu appesi al tralcio.

Dei nuovi vigneti di Grinzane Cavour e Roddi non abbiamo ancora fatto esperienze di vinificazione.

 

 

 

 

 

 

 FAVORITA: un vigneto del 1992 di 5500 mq e due nuovi impianti (2006 e 2014)  per un totale di ettari 1.25  danno questa uva autoctona dalla polpa soda e croccante, per produrre un vino da aperitivo, piatti estivi e pesce.

 

 NEBBIOLO per Nebbiolo d’Alba:

tre appezzamenti per un totale di ettari 1.60 (uno del 2004, uno del 2006 e uno del 2013) a Diano d’Alba, su un suolo che deriva dalle arenarie di Diano, stratificazioni di sabbia e calcare del “mare Padano”.

Da  giovane è un vino austero, scontroso, vigoroso con un colore relativamente scarico,  ma le nuance granate appaiono già dopo un periodo di affinamento in botti di rovere francese e assume connotazioni affascinanti e longevità.

 

NEBBIOLO per Barolo:

due ettari in località Ravera a Novello, uno dei Cru importanti di questo comune. Un vigneto unico che come un anfiteatro si allunga da un capo all’altro della collina, con un lieve cambio di esposizione (Sud-Est) e di pendenza. Le uve donano un vino più carico di colore rispetto al Nebbiolo di Diano e una struttura più importante evolve col passaggio in botticelle di rovere di Slavonia. Il suolo è composto da marne di Sant’Agata, con strati spessi di calcare a sottili lingue di sabbia. Il carattere distintivo del Ravera è una tipica nota balsamica.

 

NEBBIOLO per Langhe Nebbiolo:

un vigneto di 5400 mq a Diano d’Alba, impiantato nel 2013. Siamo solo alla prima vendemmia, le caratteristiche e ed il potenziale del vino devono ancora emergere. Occorre qualche esperienza di vinificazione e di assaggio dei risultati per capirne le doti.

 

DOLCETTO DI DIANO D’ALBA DOCG

DOLCETTO DI DIANO D’ALBA DOCG SORì DEI CRAVA

DOLCETTO DI DIANO D’ALBA DOCG SUPERIORE

BAROLO RAVERA DOCG

BARBERA D’ALBA DOC

NEBBIOLO D’ALBA DOC

LANGHE FAVORITA DOC

LANGHE NEBBIOLO DOC

INVERNO

ROSETTO

 

 

 

 

 

 

 

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